Casa di Riposo OPERA PIA CORBETTA

Via Gentilini n.4- Borgolavezzaro - Novara

Presentazione

La Casa di Riposo OPERA PIA CORBETTA di Via Gentilini n. 4, Borgolavezzaro svolge la propria attività di assistenza agli anziani, attraverso la propria struttura residenziale, dal 1947, quando
L’Istituzione iniziò ad operare come “ospizio per anziani“. Nel 1989 venne intrapreso un intervento di ampliamento e ammodernamento finalizzato alla realizzazione di un nucleo da 20 posti letto per anziani non autosufficienti, in aggiunta ai nuclei per autosufficienti di capienza 36 posti letto. Nel 2000 si è ritenuto necessario programmare una serie di sostanziali interventi volti all’adeguamento dell’intera struttura al regime definitivo previsto dalla recente normativa regionale sulle case di riposo. A tal fine veniva redatto un “piano direttore” che definiva i singoli lotti di intervento. Tale piano, oltre ad adeguare la struttura alla normativa, prevedeva un aumento dei posti letto con una capienza complessiva finale di 86 posti letto per non autosufficienti R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale).

Specializzazioni

La Casa di Riposo è dotata di ampi spazi all'aperto e di giardino. La superficie complessiva degli spazi interni è di circa 3.550 mq. I locali della struttura ospitano anziani non autosufficienti R.S.A. per una ospitalità complessiva di 86 posti letto.
Le residenze sanitarie assistenziali, sigla RSA, introdotte in Italia a metà degli anni novanta, sono strutture non ospedaliere, ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo variabile da poche settimane al tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di una articolata assistenza sanitaria. Si distinguono dagli ospedali e dalle case di cura, rivolti ai pazienti sofferenti di una patologia acuta, e dalle case di riposo, destinate agli anziani almeno parzialmente autosufficienti. La quinta sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n° 1607 del 15 febbraio 2011, depositata il 17 marzo 2011, ha riaffermato il principio secondo il quale per le persone con grave disabilità, ai sensi dell'art. 3 comma 3 L. n° 104/92, e per gli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti accertati dalle ASL, per la fruizione di servizi domiciliari, diurni o residenziali in percorsi sociosanitari, la contribuzione ai costi deve avvenire sulla base del solo ISEE personale e non familiare.