Casa di riposo Mosca
Via Cavour, 11/a- Gubbio - Perugia
Presentazione
La casa di riposo cominciò a funzionare, di fatto, dal maggio 1889. Il numero dei ricoverati, compreso il personale di servizio (tre suore ed il portiere) oscillava tra i 15 ed i 20. Le entrate erano rappresentate dalle rette a carico dei ricoverati (uno nel corso del 1889); dalle rette a carico della locale Congregazione di Carità; dai contributi di enti pubblici e privati, e da quelle che venivano indicate come “elemosine”.
Nei primi anni, l’assistenza agli anziani e agli inabili gravò completamente sulle religiose, tenuto conto dell’assenza di personale professionale. Tutt’ora, le suore rappresentano la continuità dell’istituto, garantendo un’assistenza piena di carità verso situazioni estremamente difficili. Alcune di loro hanno trascorso gran parte della loro esistenza nell’Astenotrofio, diventando esse stesse quasi un’istituzione.
Specializzazioni
Quando nel 1889 l’Astenotrofio Mosca cominciò la propria attività solo alcune parti dell’edificio vennero occupate. I primi interventi edilizi risalgono agli anni 1965-1970, quando vennero apportate alcune migliorie. Al posto di grandi cameroni, bui e disadorni, furono sistemati moderni dormitori a 4 e 6 letti, furono realizzati ampi soggiorni, nuove sale da pranzo, una spaziosa cucina e ampie dispense. Si creò una sala termica con l’installazione dell’impianto di riscaldamento, fino ad allora inesistente, furono attrezzati nuovi servizi.
In quel periodo si ampliò inoltre il numero del personale dipendente, e si curò in modo particolare il vitto ai ricoverati con l’introduzione di una nuova tabella dietetica, redatta in collaborazione con il sanitario dell’istituto. Nel 1977 fu installato l’ascensore. La realizzazione di quest’opera, di fondamentale importanza per il trasporto dei ricoverati più invalidi, vide anche una di raccolta fondi, con alcune imprese edili eugubine che offrirono gratis il lavoro di alcuni operai. Tra le altre opere, negli anni, la sistemazione degli uffici al piano terreno, la centrale termica, la lavanderia, la stireria, il guardaroba, il giardino ed il cortile, l’ingresso, ed il completamento del reparto donne e di un secondo refettorio.