Cos’è l’imposta catastale: quando spetta e a quanto ammonta

10 Febbraio 2025 - Redazione

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Entrare in possesso di una casa rappresenta un momento significativo nella vita di una persona, segnando spesso un cambiamento importante, come la possibilità di costruire un proprio nucleo familiare.

Tuttavia, l'acquisto o la ricezione di un immobile comporta anche un impegno economico rilevante, dovuto non solo alle spese di acquisto, ristrutturazione e ai compensi per notai e agenti immobiliari, ma anche alle imposte previste dallo Stato sugli immobili.

Tra queste, l’imposta catastale assume un ruolo fondamentale, poiché viene applicata ogni volta che si effettua una voltura catastale, ovvero una dichiarazione obbligatoria da presentare all’Agenzia delle Entrate nei casi di compravendita, successione o donazione di un immobile.

L’imposta catastale non è dovuta nel caso in cui il trasferimento della proprietà avvenga a favore dello Stato, di enti locali, di ONLUS o di fondazioni riconosciute. Negli altri casi, il suo importo può variare da un minimo di 50 euro a un massimo di 200 euro, a seconda della natura del trasferimento e della tipologia dell’immobile.

  Quanto si paga per l’imposta catastale in caso di acquisto

Quando si acquista un immobile, l’importo dell’imposta catastale dipende dalla tipologia della transazione e dal soggetto venditore. Nel caso in cui l’acquisto avvenga da un privato, la tassa è fissata a 50 euro, a cui si aggiunge l’imposta di registro, che ammonta al 9% del valore catastale dell’immobile oppure al 2% se si tratta di una prima casa.

Le stesse cifre si applicano anche quando l’acquisto avviene tramite un’impresa che vende l’immobile in esenzione IVA.

Se invece la vendita riguarda un’abitazione di lusso, l’imposta catastale, così come l’imposta di registro, viene applicata nella misura massima di 200 euro. Nel caso in cui si usufruisca delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, l’imposta catastale rimane invariata a 50 euro nelle prime due casistiche.

Tuttavia, quando il venditore è un’impresa e la compravendita è soggetta a IVA, l’imposta catastale – così come quella di registro – viene applicata nella misura fissa di 200 euro.

  L’Imposta catastale per successioni e donazioni

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L’imposta catastale è dovuta anche nei casi in cui l’immobile venga acquisito per successione o donazione. In questi casi, oltre all’imposta di successione o donazione, si deve corrispondere l’1% del valore dell’immobile a titolo di imposta catastale.

Se l’immobile rientra tra quelli con i requisiti per beneficiare delle agevolazioni per la prima casa, l’imposta viene applicata in misura fissa, pari a 200 euro, indipendentemente dal valore dell’immobile stesso.

  Altre imposte legate alla proprietà immobiliare

L’imposta catastale non è l’unico tributo legato alla proprietà di un immobile. A questa si aggiungono l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria, che nel caso di successioni e donazioni ammonta al 2% del valore catastale dell’immobile.

Anche in questo caso, se l’abitazione beneficia delle agevolazioni per la prima casa, l’imposta ipotecaria viene ridotta a un importo fisso di 200 euro.

Inoltre, nel caso di successioni, occorre tenere conto anche dell’imposta di successione, che varia in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi e al valore dell’immobile trasferito.

  Come si paga l’imposta catastale

Dal 2011, il pagamento dell’imposta catastale può avvenire tramite due modalità.

La prima consiste nella compilazione del modello F23, scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o reperibile presso gli uffici territoriali. Questo modulo deve essere compilato con attenzione, seguendo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e specificando il codice tributo corrispondente all’imposta catastale.

La seconda modalità prevede l’uso del modello F24, che può essere compilato e inviato direttamente tramite il servizio online “F24 Web” o utilizzando il software dedicato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il pagamento tramite F24 consente una gestione più semplice e veloce delle imposte e permette di compensare eventuali crediti fiscali con l’importo dovuto per l’imposta catastale.

  Tabella riepilogativa delle imposte catastali

Tipologia di Trasferimento Importo Imposta Catastale Altre Imposte
Acquisto da privato (prima casa) 50 euro Imposta di registro 2%
Acquisto da privato (seconda casa) 50 euro Imposta di registro 9%
Acquisto da impresa con esenzione IVA 50 euro Imposta di registro 9%
Acquisto da impresa con IVA 200 euro IVA 4% (prima casa) o 10%-22%
Acquisto abitazione di lusso 200 euro Imposta di registro 9%
Successione o donazione (senza agevolazioni) 1% del valore dell’immobile Imposta di successione/donazione
Successione o donazione (con agevolazioni prima casa) 200 euro Imposta ipotecaria fissa di 200 euro
  Conclusioni

L’imposta catastale è un tributo obbligatorio che deve essere versato in caso di acquisto, successione o donazione di un immobile. L’importo varia in base alla natura della transazione e alla tipologia dell’immobile, con importi ridotti per chi acquista una prima casa o per chi eredita un immobile beneficiando delle agevolazioni fiscali.

Oltre all’imposta catastale, è necessario considerare altri tributi, come l’imposta ipotecaria e quella di registro, che possono incidere in modo significativo sul costo complessivo dell’operazione.

Conoscere nel dettaglio queste imposte permette di pianificare al meglio il proprio investimento immobiliare ed evitare spiacevoli sorprese al momento dell’acquisto o della successione.

 
 
 
 

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