Arteterapia e terapia della bambola: come contrastare la demenza senile, l’alzheimer e altre patologie gravi
31 Ottobre 2019 - Redazione
L'importanza delle attività ludiche e creative nel trattamento delle patologie cognitive e psichiche caratteristiche dell'età senile
Dai risultati di recenti studi e ricerche, l’applicazione dell’arteterapia sugli anziani viene oggi considerata una delle più efficaci terapie alternative e non farmacologiche per il trattamento delle patologie cognitive e neurologiche tipiche dell’età avanzata, quali possono essere il morbo di Alzheimer, la demenza senile, i disturbi di comportamento e le sindromi ansioso / depressive.
Attività di intrattenimento, ludiche e creative come la terapia della bambola, ma anche la pittura eseguita con le mani, la modellazione della pasta di sale o altre tecniche artistiche semplici da praticare e prive di rischi, sono considerate un valido strumento terapeutico nei confronti degli anziani che soffrono, in forma lieve o grave, di questo tipo di problemi psicofisici, la cui origine non è solo patologica, ma anche ambientale e culturale.
Nel corso del tempo, a seguito di specifici approfondimenti, l’arteterapia per anziani si è rivelata efficace anche nel trattamento delle patologie neurologiche senili e delle forme di depressione più gravi e complesse che riguardano l’età avanzata.
I benefici effetti della pratica artistica nei confronti della salute psicofisica, non solo degli anziani, sono noti da tempo, considerando che le attività creative in genere favoriscono le capacità espressive e lo sviluppo di un sistema di comunicazione non verbale. Un risultato di estrema importanza, quindi, per i soggetti che soffrono di difficoltà verbali o che sono impossibilitati ad esprimersi con chiarezza a causa di un problema neurologico.
Vediamole adesso più nel dettaglio.
L’utilizzo dell’arte e del contatto per allontanare i sintomi della depressione e della demenza senile
L’arteterapia con anziani permette ai pazienti che soffrono di forme di demenza e stress cognitivi di interagire con il mondo esterno attraverso la realizzazione di un oggetto dal forte valore simbolico, risolvendo quindi la difficoltà di espressione e comunicazione causata dalla parziale perdita delle capacità o delle conoscenze verbali.
Per tale ragione, l’arteterapia viene considerata una valida cura naturale e alternativa anche nel trattamento di alcune forme di disabilità psichica o fisica, congenita o acquisita, che inibiscono una normale comunicazione verbale.
Le tecniche di arteterapia e le attività creative e ludiche, come la terapia della bambola, nota anche come doll therapy, incentivano il contatto fisico e il senso del tatto, due elementi di estrema importanza nella cura delle patologie cognitive. Per il trattamento della demenza senile e dell’Alzheimer, le cure alternative che si sono rivelate particolarmente efficaci sono proprio quelle terapie che offrono come risultato la stimolazione del senso del tatto.
Tra i cinque sensi, il tatto è quello che in fase prenatale si sviluppa per primo, sembra addirittura che compaia già nell’embrione, e svolge una funzione importante e fondamentale durante la crescita sia fisica che psicologica di ogni individuo, assumendo un ruolo determinante nei processi cognitivi, nell’acquisizione della coscienza di sé e nello sviluppo delle emozioni e delle sensazioni.
Il tatto rappresenta per un bambino in fase di crescita un vero e proprio strumento di scoperta e di conoscenza del mondo esterno e delle prime interazioni sociali: proprio per questa ragione, nel trattamento di patologie cognitive complesse come l’Alzheimer, le cure alternative più efficaci sono quelle che agiscono sulla dimensione sensoriale, ricreando un canale di comunicazione non verbale e simbolico, costituito essenzialmente dalla gestualità e dal movimento.
In cosa consiste esattamente l'arteterapia?
Sostanzialmente, l’arteterapia consiste in una disciplina che permette di acquisire la capacità di esprimere le proprie emozioni attraverso il segno, il colore e le figure. Utilizzando tecniche espressive semplici, come la pittura eseguita con le dita o la modellazione di pasta di sale o materiale polimerico, diventa facile anche per le persone che soffrono di disturbi cognitivi e di difficoltà verbali ed espressive in genere, trovare un valido sistema di comunicazione con il mondo esterno ed essere in grado di raccontare le proprie emozioni e sensazioni.
Con l’aiuto di un operatore arteterapeuta esperto e qualificato, patologie tipiche degli anziani, quali possono essere demenza senile, Alzheimer e forme anche gravi di depressione, vengono rese più facilmente gestibili attraverso le varie forme di espressione ludica, artistica e creativa.
Frequentemente, nel trattamento della demenza senile e delle altre patologie caratteristiche degli anziani, le cure naturali funzionano bene e si dimostrano più efficaci dei trattamenti farmacologici, con il vantaggio dell’assenza di effetti collaterali e di controindicazioni. Il ruolo dell’arteterapeuta in questi casi è quello di accompagnare il paziente in un percorso creativo che gli permette di riacquistare una maggiore consapevolezza di sé e di trasmettere agli altri pensieri, sensazioni e ricordi.
Qual è il fine principale dell’arteterapia
Nel trattamento delle patologie cognitive degli anziani, come la demenza senile, le cure naturali, come si è visto, prevedono spesso un percorso articolato di arteterapia, doll therapy e altre discipline ludico / creative, coordinato e seguito da un arteterapeuta specialista.
Sostanzialmente, la finalità delle terapie alternative di questo tipo non è la produzione artistica in sé, anche se comunque può essere motivo di soddisfazione personale e autostima per il paziente, ma la possibilità da parte di soggetti con difficoltà cognitive più o meno marcate, di apprendere un nuovo mezzo di comunicazione, interagire con gli altri ed esternare con facilità le emozioni e le esperienze interiori.
Seguire un percorso di arteterapia non richiede da parte dei pazienti competenze artistiche o tecniche, in quanto il fine ultimo del trattamento è quello di comunicare attraverso segni e colori, anche se utilizzati senza una regola precisa.
Per comprendere meglio i vantaggi nei riguardi dei pazienti affetti da Alzheimer delle cure naturali come l’arteterapia, occorre prima di tutto considerare che la creatività appartiene ad ognuno, e che la terapia dell’arte permette di trarre piacere e beneficio proprio dal processo creativo, a prescindere dal valore estetico del risultato. Questo percorso permette di favorire la creatività a livello personale e riscoprire il valore dell’espressione artistica quale metodo di comunicazione emotiva naturale.
L’arteterapia come strumento per contrastare i problemi cognitivi e psicologici
Oggi, nel trattamento dei disagi psicologici e delle patologie cognitive, compresi l’Alzheimer e la demenza senile, con cure naturali, la presenza dell’arteterapeuta è ormai considerata indispensabile, in quanto accompagna i pazienti in un percorso dalle funzioni sia preventive che curative, avvalendosi di metodi semplici e piacevoli da seguire.
Sedute individuali o collettive dedicate alle discipline ludiche e creative, alla terapia della bambola e ad altre attività di intrattenimento artistico sono indicate per trattare, oltre alle patologie dell’età senile, diverse altre situazioni di disagio psicofisico: dai pazienti psichiatrici e oncologici, ai diversamente abili, ai cardiopatici, ai soggetti affetti da malattie croniche più o meno debilitanti. In base al tipo di problema e alle decisioni degli specialisti, l’arteterapia può essere inserita con successo anche in un percorso di riabilitazione.
L’arteterapia: a cosa serve e come può aiutare l’anziano
Come si è detto, l’arteterapia per anziani rappresenta una cura naturale ed efficace, che spesso viene impiegata nel trattamento dei disturbi cognitivi sia come cura alternativa, sia associata ad altri trattamenti.
Le terapie non farmacologiche che fanno uso di tecniche ludiche e creative, come la doll therapy o i laboratori artistici, hanno come scopo principale il trattamento e la riduzione dei sintomi psichici della demenza senile, quali possono essere ansia e agitazione, insonnia, apatia, depressione e comportamenti compulsivi.
Per capire meglio la funzione dell’arteterapia nei confronti di questo tipo di patologie, occorre considerare che i comportamenti confusi tipici della demenza senile o dell’Alzheimer, non sono causati esclusivamente dalla presenza di una patologia neurologica in corso, ma anche dai cambiamenti avvenuti nell’ambiente in cui il paziente si trova.
É piuttosto normale che un soggetto anziano trovi difficile agire e comunicare in un contesto sociale, provando di conseguenza una sensazione di frustrazione e perdita di fiducia in sé stesso, ulteriormente accentuata dai sintomi delle patologie, che aggravano le difficoltà di linguaggio e di comunicazione.
L’arteterapia sugli anziani consiste in una serie di attività la cui finalità è quella di ritrovare il benessere attraverso la pratica di tecniche artistiche o ludiche. Studi e ricerche hanno messo in evidenza l’azione benefica di questo tipo di trattamento alternativo nell’apportare un maggiore flusso di sangue verso le regioni cerebrali, contrastando così i fenomeni dell’invecchiamento neurologico e psichico, e offrendo un valido rimedio nei confronti delle patologie cognitive dell’età avanzata.
Lo svolgimento regolare di un’attività artistica, con l’assistenza di uno specialista, da parte di pazienti anziani e affetti da demenza senile, morbo di Alzheimer o depressione, sia in forma lieve che grave, riduce i sintomi in maniera rilevante e soprattutto permette al paziente di sviluppare nuove abilità, oltre a riscoprire le capacità sensoriali e percettive inibite sia dalla malattia stessa che dallo stile di vita. Questo risultato è dovuto alla stimolazione delle cellule sane del cervello e alla rievocazione di esperienze passate e ancora conservate nella memoria.
Nel corso delle sedute di arteterapia per anziani, di solito svolte in gruppo è importante anche l’aspetto della comunicazione che si instaura sia con il terapeuta che tra i pazienti, facilitando l’apprendimento e la capacità di interazione. Non è raro che gli anziani tendano ad isolarsi, provando un senso di abbandono e di sfiducia che contribuisce allo sviluppo delle patologie depressive: le sedute di arteterapia si dimostrano efficaci per ritrovare autostima e consapevolezza e favorire la comunicazione e la socializzazione.
La terapia della bambola: in cosa consiste e quali sono i benefici
La terapia della bambola, o doll therapy, è una terapia non farmacologica nata in Svezia verso la fine degli anni novanta e in origine rivolta al trattamento dei casi di autismo nell’infanzia. Da allora si è diffusa sempre di più, in merito all’efficacia dell’utilizzo delle bambole quale oggetto terapeutico per stimolare il processo emotivo e l’empatia non solo nei bambini ma anche negli adulti e negli anziani.
Cosa sono le empathy dolls
Per praticare la terapia della bambola si utilizza di solito un modello di bambola esteticamente molto bella, progettata specificamente per sviluppare l’empatia e permettere di esprimere più facilmente emozioni, sensazioni e sentimenti. La struttura delle empathy dolls viene studiata con cura in ogni particolare: dal peso, alle proporzioni, all’espressione del viso, alla posizione degli arti e della testa.
Come si svolge la terapia della bambola
Sostanzialmente, la terapia della bambola consiste nell’educare il soggetto ad esternare le emozioni e relazionarsi con gli altri attraverso il rapporto con la bambola stessa, acquistando, o recuperando, la capacità di trasmettere la propria esperienza interiore. Negli adulti, e soprattutto negli anziani, l’azione ludica di accudire una bambola e di prendersene cura riporta alla memoria le esperienze vissute in passato sia con i genitori che con i figli, permettendo di risolvere eventuali conflitti interiori, incentivare la comunicazione con gli altri, ridurre le sensazioni di stress e ansia e i disturbi comportamentali.
Dagli studi effettuati riguardo a questa terapia è stato rilevato un comportamento migliore da parte dei soggetti che ne prendono parte, con notevole diminuzione di ansia, aggressività, insonnia, agitazione e altri sintomi ricorrenti, evitando spesso la necessità di ricorrere a tranquillanti e sedativi. In sostanza, grazie alla doll therapy, l’attenzione di una persona affetta da Alzheimer, demenza senile o altri deficit cognitivi si concentra sulla cura della bambola, riducendo quindi il rischio di pensieri incontrollati che possono sfociare in problemi di comportamento.
Inizialmente ogni seduta di terapia della bambola viene seguita da un esperto in orari prestabiliti, successivamente la bambola viene proposta anche nel corso della giornata, soprattutto nei momenti più difficili, quando il soggetto dimostra una particolare difficoltà di comportamento o evidenti sintomi di disagio.
Si può dire che la doll therapy comporti ottimi risultati quale trattamento naturale dell’Alzheimer e della demenza senile, oltre ad essere spesso raccomandata nella psicoterapia infantile.
Abbiamo visto come entrambe queste terapie possono essere utili nel trattamento di alcune delle patologie più comuni che colpiscono gli anziani. Il loro impiego è ritenuto molto importante per provare a ridurre le continue sensazioni di stress, di ansie e di disturbi che portano l'anziano ad assumere comportamenti a volte aggressivi e incontrollati. Sono molte le strutture in cui è possibile trovare operatori addetti a tali terapie e su Quotalo.it potete trovarle e confrontarle e scegliere quella che più fa per voi e per il vostro caro.