Atti notarili errati: di chi sono le responsabilità e come fare per correggerli

16 Maggio 2018 - Redazione

Vota

Voto 5 su 1 voti

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.

foto principale per articolo atti notarili errati foto principale per articolo atti notarili errati foto principale per articolo atti notarili errati

È possibile che alcuni atti notarili siano errati?
Che ci siano lagnanze, problemi e contestazioni nei confronti di atti realizzati da notai per via di un errore che recano?
È possibile… e uno dei reclami più frequenti deriva dalla particella sbagliata e/o omessa.


Quest’ultimo caso ricorre quando una “porzione” di un immobile che si crede di aver acquistato in realtà non figura negli atti di acquisto (piuttosto frequente il caso di compravendite di terreni, dove magari si acquista un podere di 30 ettari, con 45 particelle, e poi alla fine si scopre che una di queste, che doveva esserci nell’elencazione del rogito notarile, invece non c’è).
Si parla invece di particella sbagliata quando si scopre che l’immobile comprato corrisponde ad una particella differente da quella riportata nell’atto.


Si tratta di atti notarili errati che possono costituire anche un problema serio, specialmente se sono passati tanti anni, se il venditore è morto, o semplicemente non è più disponibile, o ha fatto altre operazioni che sono in contrasto, in contraddizione, con gli atti necessari per sistemare l’equivoco: proprio per questo è legittimo chiedersi come fare a risolvere il problema e su chi ricadano le spese di tutti gli atti successivi necessari per risolvere l’incresciosa situazione provocata dall’errore commesso dal notaio nella stipula dell’atto di competenza.


Ahinoi, nei casi citati la responsabilità non ricade sul notaio e dunque le spese necessarie a riparare ad atti notarili errati competono all’acquirente, e la questione si spiega in questi termini: il notaio ha il dovere di controllare chi è il proprietario della particella che gli viene indicata e che non sussistano vincoli di ipoteche e pignoramenti, ma non ha alcun obbligo nel determinare che cosa effettivamente si intende vendere/comprare.


In altri termini, non spetta al notaio andare sul posto a verificare la collocazione dell’appartamento e l’esistenza di altre particelle, giacché l’oggetto del contratto incombe solo ed esclusivamente sull’acquirente, potendosi gli equivoci generare per via di un tecnico, o del venditore, o dell’acquirente stesso (che potrebbe aver riferito male il numero della particella), ma non per responsabilità del notaio (visto che, ripetiamolo, l’oggetto del contratto non fa parte delle garanzie fornite dal notaio).


Questa mancanza di responsabilità è connessa pure ad un altro aspetto, vale a dire la lettura dell’atto e il controllo che deve essere esercitato dal richiedente: quando il notaio legge l’atto, non si tratta di formule a casaccio, ma di elementi e notizie importanti, tra cui cosa si sta per comprare/vendere, e spetta all’acquirente controllare che il notaio non commetta errori o omissioni nell’elencazione delle particelle.


Quindi l’unica soluzione nel caso in cui un atto notarile risulti errato è accollarsi le spese e affidarsi ad un professionista per farsi consigliare su quali sono gli atti di rettifica, o anche di permuta (o altro, a seconda della situazione) bisogna formulare: è ovvio che in questi casi, poiché si tratta di affrontare ulteriori spese di notaio, si guardi al portafogli, per cui vi consigliamo di visitare il nostro sito e contattare l’esperto che soddisfa al meglio le vostre esigenze, per la vicinanza alla vostra residenza, per la qualità del suo lavoro, e per la proporzionalità dei suoi compensi.

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.