Licenziamento senza preavviso da parte del datore di lavoro: che cosa fare e a chi rivolgersi

31 Gennaio 2020 - Redazione

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Licenziamento senza preavviso: come agire e a chi rivolgersi

Il licenziamento senza preavviso è uno dei temi più delicati in ambito lavorativo. Può capitare che il datore di lavoro scelga di procedere con il licenziamento in tronco, il quale può essere un duro colpo per il lavoratore.

Non sempre il datore di lavoro ha la possibilità di licenziare in tronco. La normativa infatti prevede alcuni casi specifici in cui questo tipo di licenziamento può essere attuato. Al di fuori di queste situazioni il licenziamento non si può considerare valido ed esistono i presupposti per avviare una procedura legale.

Nel caso in cui il datore di lavoro abbia deciso di procedere con il licenziamento senza preavviso, bisogna innanzitutto capire se il motivo che ha portato a questa decisione possa essere considerato valido o meno.

Ci sono infatti delle situazioni specifiche in cui si può procedere in questo modo ed altre in cui non è possibile licenziare senza prima aver dato un avviso al lavoratore. E’ utile approfondire il tema, per capire come agire e a chi rivolgersi.

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Licenziamento in tronco: cause possibili

Per capire se esistono o meno i presupposti per avviare un’azione legale contro il datore di lavoro, bisogna innanzitutto comprendere quali sono le cause che possono portare ad un licenziamento in tronco e che potrebbero dare ragione al datore di lavoro.

Abbandono del posto di lavoro

Una causa di licenziamento senza preavviso può essere l’abbandono del posto di lavoro. Non sempre ciò comporta una giusta causa per il licenziamento, ma solo quando abbandonando il posto di lavoro il lavoratore ha comportato un pregiudizio alla sicurezza del luogo e/o delle persone. Ovviamente è motivo di licenziamento in tronco per il dipendente che ha come compito vigilare sul luogo e/o sulle persone.

Assenza ingiustificata

Un altro caso è il licenziamento in tronco per assenza ingiustificata. Questo si verifica nel caso in cui il lavoratore fornisca false motivazioni per giustificare la sua assenza, ma anche nel caso in cui non si presenti al lavoro senza spiegarne il motivo. (Per un APPROFONDIMENTO sul tema: "Consulenza legale per assenteismo: quando l'assenza del lavoratore può dare luogo a provvedimenti disciplinari")

Critica al datore di lavoro

Si può avere il licenziamento anche senza preavviso se il lavoratore critica il datore di lavoro. La critica si configura nel momento in cui il dipendente divulga pubblicamente delle informazioni lesive dell’immagine del datore di lavoro, senza essere in grado di provare la veridicità di tali informazioni.

Rifiuto di effettuare prestazioni

Il dipendente ha degli obblighi contrattuali che deve rispettare e delle prestazioni che deve eseguire. Il rifiuto di eseguire queste prestazioni comporta una giusta causa di licenziamento. Sono esclusi i casi in cui le prestazioni metterebbero a rischio l’integrità psicofisica del dipendente e le prestazioni che non sono previste per la posizione che il dipendente occupa.

Violazione del dovere di fedeltà

Se la violazione del dovere di fedeltà danneggia il datore di lavoro allora questa violazione si configura come giusta causa per licenziamento in tronco.

Insubordinazione

Non sempre l’insubordinazione costituisce una giusta causa. La valutazione spetta infatti al giudice, il quale stabilirà se, tenuto conto del tipo di insubordinazione e delle sue conseguenze, questa era tale da richiedere un licenziamento con preavviso o senza preavviso.

Alcuni casi di malattia

Il licenziamento in tronco durante la malattia non si verifica ovviamente in tutti i casi di malattia. Si parla di giusta causa nel momento in cui il lavoratore non si faccia trovare alla visita di controllo da parte del medico competente per più volte, non invii la certificazione medica entro i termini, sia impegnato in altre attività lavorative durante il periodo di malattia, non torni a svolgere l’attività lavorativa dopo essere ritenuto idoneo dal medico competente.

Commissione di reati

La commissione di reati può comportare una causa di licenziamento anche senza preavviso. Esiste ad esempio la possibilità di procedere con il licenziamento in tronco per furto, se il furto è commesso ai danni del datore di lavoro.

Violazione dei doveri di riservatezza, diligenza e obbedienza

Non sempre la violazione di questi doveri costituisce giusta causa. Sarà il giudice a stabilire in base alla gravità se il licenziamento senza alcun preavviso sia stato lecito o meno.

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Licenziamento senza preavviso: cosa comporta e quali sono le conseguenze per dipendente e datore di lavoro

Bisogna chiarire che secondo il Codice Civile il periodo di preavviso è obbligatorio solo nel caso in cui si debba licenziare un dipendente che ha firmato un contratto a tempo indeterminato. Negli altri casi non sussiste l’obbligo di dare un preavviso al lavoratore.

Anche in caso di rapporto a tempo determinato il datore di lavoro potrà però licenziare il dipendente prima della scadenza del contratto solo in caso di giusta causa.

Nel caso in cui il datore di lavoro proceda a licenziare senza preavviso senza giusta causa, sono previste delle sanzioni per il datore. Nello specifico, il datore di lavoro sarà tenuto a pagare un’indennità sostitutiva per tutto il periodo del mancato preavviso.

Questa indennità sostitutiva viene calcolata sulla base della normale retribuzione del dipendente, alla quale devono però essere aggiunti i ratei delle mensilità aggiuntive, se queste sono previste. Significa quindi che se il dipendente da contratto ha diritto a tredicesima e quattordicesima bisognerà calcolare quanto di queste mensilità aggiuntive viene maturato nel periodo del mancato preavviso ed aggiungere i ratei all’indennità sostitutiva.

Quando il datore di lavoro può licenziare in tronco senza rischi

Il datore di lavoro può licenziare in tronco senza rischi se ci si trova in una delle situazioni indicate in precedenza. Deve quindi esserci una giusta causa, altrimenti licenziare senza preavviso non può essere ritenuta una procedura valida.

In realtà il licenziamento senza preavviso è valido non solo se esiste una giusta causa, ma si può applicare anche ai lavoratori in prova. Al termine del periodo di prova – o anche durante il periodo di tirocinio – il datore di lavoro può scegliere di interrompere il rapporto professionale. Non sono previste in questo caso possibili sanzioni per il lavoratore, che non rischia dunque di dover pagare un indennizzo al dipendente.

Come agire in caso di licenziamento senza giusta causa: a chi rivolgersi

In caso di licenziamento senza giusta causa il consiglio è di rivolgersi ad una figura, come quella dell'avvocato del lavoro, che sia esperta in questo ambito e che sappia come muoversi all’interno di un processo relativo ai licenziamenti senza preavviso.

Per trovare i migliori professionisti della zona si può sfruttare il servizio proposto da Quotalo, che mette in contatto lavoratori ed avvocati specializzati in diritto del lavoro. In questo modo si potrà individuare il professionista che potrà occuparsi della procedura legale e che potrà far valere i diritti del lavoratore che ritiene di essere stato licenziato senza giusta causa.

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