Pignoramento stipendio: quando avviene, in che modalità e come opporsi grazie all'aiuto di avvocati specializzati
08 Febbraio 2023 - Redazione
Avvocato per pignoramento stipendio: regole e limiti legali
Il pignoramento dello stipendio è una particolare forma di pignoramento che rientra nella categoria del pignoramento presso terzi e rappresenta un provvedimento esecutivo che il creditore può utilizzare per recuperare la somma di denaro che il debitore ha mancato di versare.
Come nelle altre forme del pignoramento presso terzi, si pensi ad esempio al pignoramento della pensione, anche in questo caso viene coinvolto un terzo soggetto nella restituzione del denaro.
Il datore di lavoro si impegnerà a versare una quota dello stipendio del debitore direttamente al creditore, non dando la possibilità al debitore di spendere il denaro in altro modo.
La normativa vigente è molto precisa e stabilisce sia i casi in cui può avvenire il pignoramento dello stipendio sia i limiti di pignorabilità che devono essere rispettati.
Solo in questo modo questa forma di pignoramento presso terzi potrà rappresentare un valido strumento per il creditore senza essere eccessivamente invalidante dal punto di vista economico per il debitore.
- Indice contenuti
- Pignoramento dello stipendio: quando avviene
- Pignoramento stipendio: quali sono le modalità di notifica del pignoramento
- Pignoramento stipendio: come fare ricorso e quali sono i casi
- Limiti di pignorabilità dello stipendio
- Avvocato per pignoramento dello stipendio: a chi rivolgersi
Pignoramento dello stipendio: quando avviene
Il pignoramento presso terzi, di cui il pignoramento stipendio fa parte, è disciplinato dall’articolo 543 del Codice di Procedura Civile, che stabilisce che sono due i casi in cui il creditore può richiedere il pignoramento presso terzi:
- Quando un terzo è in possesso di beni del debitore;
- Quando il debitore ha dei crediti nei confronti di un terzo.
In queste due circostanze il creditore può chiedere che i beni del debitore a disposizione del terzo soggetto o il credito che il debitore ha nei confronti del terzo soggetto vengano pignorati. A seguito del pignoramento, il terzo soggetto non potrà disporre dei beni che dovranno invece essere trasferiti al creditore.
Pignoramento stipendio: quali sono le modalità di notifica del pignoramento
È utile essere informati sulle modalità di notifica del pignoramento e sulle procedure che possono essere seguite per sfruttare questa forma di pignoramento presso terzi.
Innanzitutto è necessaria una distinzione tra la procedura presso il datore di lavoro e quella per il pignoramento sul conto corrente.
Notifica presso il datore di lavoro | Notifica sul conto corrente |
Questa procedura prende avvio con la notifica al datore di lavoro da parte del creditore. Il datore di lavoro controllerà la situazione economica del debitore ed indicherà al creditore se il dipendente è o meno in credito per l’attività professionale svolta. Nell’atto di pignoramento presso terzi è inserita anche una citazione a presentarsi in udienza. L’invito è rivolto sia al debitore che al terzo soggetto, in questo caso al datore di lavoro: sarà il magistrato a prendere atto di quanto dichiarato dal datore di lavoro e a disporre il pignoramento presso terzi nel caso in cui il dipendente avesse dei crediti nei confronti del datore di lavoro. |
Nella procedura di notifica sul conto corrente il pignoramento non può avvenire sui beni che appartengono al debitore e di cui il datore di lavoro dispone, dal momento che lo stipendio è già stato interamente accreditato sul conto. In questo caso il pignoramento avviene direttamente sul conto corrente e si applicano dei limiti di pignorabilità differenti. |
Pignoramento stipendio: come fare ricorso e quali sono i casi
Non sempre il pignoramento applicato allo stipendio ha ragione d’esistere. Può capitare infatti che questa procedura legale venga portata avanti senza un valido motivo, o comunque in uno dei casi in cui è possibile opporsi. Al debitore viene data la possibilità di fare ricorso nelle seguenti circostanze:
- L’atto di precetto non è stato correttamente inviato come richiesto da procedura;
- Dall’invio dell’atto di precetto sono trascorsi più di novanta giorni e dunque sarebbe stato necessario inviare un nuovo atto di precetto prima di procedere;
- Il debitore non ha ricevuto il titolo esecutivo, ad esempio il decreto ingiuntivo o la sentenza;
- Il creditore ha fatto valere un diritto di credito inesistente perché già in prescrizione;
- Sono stati commessi errori nel calcolo del debito;
- Il debitore ha già risanato completamente il debito o parte di esso prima di aver ricevuto l’atto di pignoramento.
In tutti questi casi viene data la possibilità al debitore di fare ricorso per pignoramento dello stipendio. Il ricorso è una situazione complessa, che necessita di essere seguita da un avvocato per pignoramento presso terzi esperto di queste procedure legali. Solo con una consulenza legale professionale si potranno avere possibilità di vittoria e si potranno far valere i propri diritti.
Limiti di pignorabilità dello stipendio
Per garantire al lavoratore una vita dignitosa pur essendo in debito, la legge prevede dei limiti di pignorabilità dello stipendio che devono essere rispettati e che variano a seconda che il pignoramento avvenga presso il datore di lavoro o direttamente sul conto corrente del debitore.
Per il pignoramento dello stipendio presso il datore di lavoro il limite viene stabilito sulla base dello stipendio e nello specifico:
- Di uno stipendio al di sotto dei 2.500€ si può trattenere al massimo 1/10
- Di uno stipendio compreso tra i 2.500€ e i 5.000€ si può trattenere al massimo 1/7
- Di uno stipendio maggiore di 5.000€ si può pignorare al massimo 1/5
Diverso invece il limite massimo a cui fare riferimento nel caso di pignoramento dello stipendio su conto corrente, poichè in questa circostanza il limite fissato è il triplo dell’assegno sociale, dunque la cifra massima pignorabile varia di anno in anno, a seconda dell’importo dell’assegno sociale stabilito dall’Inps.
Avvocato per pignoramento dello stipendio: a chi rivolgersi
Affidarsi ad un avvocato civilista specializzato nel pignoramento è utile sia per i creditori che intendono recuperare il denaro che spetta loro, sia per i debitori che hanno visto i loro beni pignorati e che intendono fare ricorso.
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