Prezzi Capannoni prefabbricati: tutto quello che si deve sapere

Poiché avete deciso di cambiare la vostra esistenza e trasferirvi in campagna, state valutando l’acquisto di un lotto di terreno su cui insistono alcuni annessi che desiderate ristrutturare e mettere a reddito.

Prima di procedere con qualsiasi intervento è fondamentale conoscere le diverse tipologie di costruzioni e le principali differenze tra un capannone in muratura e uno prefabbricato.

È inoltre necessario valutare il materiale più adatto in base ai costi, confrontando ad esempio i prezzi dei capannoni prefabbricati in cemento con quelli in legno.

Un ulteriore aspetto cruciale riguarda la scelta tra ristrutturare un edificio esistente o optare per l’abbattimento e la costruzione ex novo di un capannone prefabbricato.

Infine, non bisogna trascurare l’analisi dei permessi necessari per costruire un capannone e l’intero iter burocratico richiesto.

• Indice contenuti
• Permessi necessari per costruire un capannone
• Capannoni prefabbricati: Tipologie e materiali
• Confronto dei costi tra capannoni prefabbricati e capannoni in muratura
• Come risparmiare nella costruzione di un capannone
• Domande frequenti (FAQ)
• Conclusione

La realizzazione di un capannone richiede il rispetto di precise normative edilizie e urbanistiche.

Le procedure burocratiche variano a seconda che si tratti di una struttura mobile o fissa.

Le strutture mobili richiedono una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o una DIA (Denuncia di Inizio Attività), corredate di attestazioni tecniche e autocertificazioni da presentare presso gli uffici tecnici comunali.

Le strutture fisse, invece, necessitano di una regolare concessione edilizia, che prevede una documentazione più articolata e tempi burocratici più lunghi.

I capannoni prefabbricati si differenziano per i materiali utilizzati e per la destinazione d’uso, che può essere agricola, artigianale o industriale. Ogni destinazione richiede caratteristiche strutturali specifiche, influenzando la forma, le dimensioni e la tipologia di impianti da installare.

I capannoni prefabbricati in cemento armato precompresso rappresentano una scelta solida e duratura, spesso utilizzata in ambito agricolo. Questi capannoni prevedono fondazioni in calcestruzzo, pilastri portanti, coperture in lamiera coibentata e tamponamenti in laterizio.

Il costo complessivo è influenzato da diversi fattori: la consulenza geologica, fondamentale per la sicurezza della struttura, prevede sondaggi geognostici e una relazione tecnica dettagliata. La progettazione e la direzione dei lavori incidono per circa il 14% dei costi vivi dell’opera.

Il getto di calcestruzzo per fondazioni e pavimentazione, la realizzazione della struttura portante e l’installazione della copertura completano il quadro economico.

I capannoni prefabbricati in acciaio si caratterizzano per la leggerezza e la velocità di montaggio. I costi variano tra 180 e 280 euro al metro quadro, considerando scavi, impianti, tamponamenti e rifiniture.

Le variabili strutturali come il carico neve o la tipologia di materiali stoccati possono influenzare il prezzo finale.

I capannoni prefabbricati in legno offrono vantaggi come la leggerezza, la facilità di trasporto, la velocità di costruzione e un basso impatto ambientale.

Tuttavia, presentano svantaggi quali una minore resistenza al fuoco, una ridotta durabilità rispetto ad altri materiali e una maggiore vulnerabilità a umidità e muffe.

I costi di realizzazione di un capannone variano sensibilmente in base ai materiali e alle caratteristiche strutturali.

I capannoni prefabbricati in cemento armato hanno costi che oscillano tra i 200 e i 300 euro al metro quadro, con variazioni legate al grado di sismicità della zona.

I capannoni in acciaio risultano generalmente più economici, mentre quelli in legno, pur essendo esteticamente gradevoli e sostenibili, possono presentare costi simili o superiori a seconda delle finiture richieste.

I capannoni in muratura, pur offrendo una maggiore solidità, comportano tempi di costruzione più lunghi e costi che variano tra i 220 e i 300 euro al metro quadro.

Oltre a differenziarsi per il materiale di costruzione, i capannoni si differenziano anche per l’uso a cui sono adibiti (agricolo, artigianale o industriale), e conseguentemente per forma e dimensione (anche in ragione degli impianti che vi si dovranno inserire).

Consideriamo ad esempio un capannone ad uso agricolo in cemento armato precompresso con muratura in laterizio:
 

Per ottimizzare i costi nella realizzazione di un capannone prefabbricato è fondamentale richiedere più preventivi e confrontare le diverse offerte.

È importante considerare non solo il prezzo finale, ma anche la qualità dei materiali, l’esperienza delle aziende coinvolte e le soluzioni proposte.

La scelta di materiali adeguati alle esigenze specifiche e l’adozione di strategie di costruzione efficienti possono garantire risparmi significativi senza compromettere la qualità e la sicurezza della struttura.

La spesa varia a seconda dei materiali:
 

Quali permessi servono per costruire un capannone agricolo?

Per un capannone agricolo è necessaria almeno una SCIA o, in caso di struttura fissa, una concessione edilizia.

Quanto costa costruire un capannone prefabbricato al mq?

I costi variano tra i 180 e i 300 euro al metro quadro, a seconda dei materiali utilizzati e delle caratteristiche strutturali.

Qual è il materiale più economico per un capannone prefabbricato?

Generalmente, l’acciaio rappresenta la soluzione più economica, soprattutto per strutture leggere e temporanee.

Per ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo è consigliabile affidarsi a più fornitori e confrontare preventivi dettagliati.

In linea di massima, un capannone prefabbricato, riduce i tempi di costruzione e i costi rispetto a un Capannone in muratura. Ma è possibile risparmiare sui costi di un capannone prefabbricato?

La strategia migliore è quella di farsi realizzare diversi preventivi da confrontare, per scegliere quello più vantaggioso: le voci da valutare comprenderanno i materiali da costruzione, la manodopera specializzata, il dimensionamento delle strutture (sul quale non lesinare per questioni di sicurezza).

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