Case di riposo: come scegliere la struttura ideale e in base a che cosa valutarle?
26 Marzo 2024 - Redazione
Case di riposo e strutture socio assistenziali: quale scegliere e perchè
Per una persona anziana, la decisione di trasferirsi in una casa di riposo o comunque in una struttura attrezzata e idonea alle proprie esigenze personali, può riguardare diverse situazioni, quali possono essere l’assenza di una famiglia, di figli o di parenti, l’insorgere di problemi fisici o psichici o di patologie croniche / degenerative con la conseguente difficoltà a muoversi autonomamente e svolgere le normali attività quotidiane. O semplicemente la decisione di vivere in un ambiente assistito, organizzato e accogliente, in grado di offrire un’assistenza completa.
La scelta di una struttura o di un’altra dipendono essenzialmente dallo stato di salute, dal grado di autosufficienza e dalla necessità o meno di avere a disposizione un’assistenza medica o paramedica, tuttavia ad influenzare la decisione finale può essere anche il costo della retta mensile o l’ubicazione della struttura stessa.
Generalmente, quando si parla di casa di riposo si intende una struttura destinata agli anziani autosufficienti: si tratta di una sorta di residence, dotato di tutti i comfort, che offre inoltre un’assistenza sanitaria di base. Case di cura e RSA sono invece strutture specializzate per accogliere gli anziani non autosufficienti, sia totalmente che parzialmente, offrendo un’assistenza medica e paramedica continua con la presenza di personale qualificato.
Vediamo come procedere per valutare le caratteristiche delle strutture di accoglienza per gli anziani e per scegliere quella più adatta alle diverse necessità, sia personali che fisiche.
Strutture per anziani autosufficienti: le case di riposo
La casa di riposo è una struttura privata, o più raramente pubblica, paragonabile ad un residence e destinata principalmente a persone per la maggior parte autosufficienti, e comunque prive di patologie gravi o deficit cognitivi. La scelta di ricorrere a questo tipo di soluzione, in forma permanente o temporanea, riguarda di solito il desiderio, da parte delle persone anziane, di non rimanere sole e di avere la possibilità di vivere una vita sociale. In questo senso sono da tenere in considerazioni anche i cosiddetti centri diurni che permettono agli anziani oltre i 60 anni, sia non autosufficienti che autosufficienti, di svolgere attività sociali e quindi di non perdere il contatto con la realtà.
Gli ospiti di una casa di riposo alloggiano in camere singole o doppie, secondo le preferenze, e sono spesso invitati a partecipare a momenti di socializzazione e attività culturale. È presente un’assistenza sanitaria di base di tipo ambulatoriale e sono garantiti i servizi tipici di una struttura ricettiva: sala ristorante, lavanderia, parrucchiere. In caso di necessità è comunque possibile richiedere assistenza nello svolgimento delle attività quotidiane.
Strutture per anziani non autosufficienti: case di cura e RSA
Per un anziano con seri problemi di salute, o comunque non più autosufficiente, che necessiti di un’assistenza specialistica e continua e non abbia parenti o famigliari in grado di supportarlo nelle attività quotidiane, la soluzione ideale (e la migliore alternativa all’assistenza domiciliare) è spesso quella di affidarlo ad una casa di cura specializzata o ad una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale).
Una struttura di questo tipo permette infatti agli ospiti, anche se affetti da patologie croniche, demenza senile o altri problemi di carattere fisico o psichico, di raggiungere e mantenere una migliore qualità della vita e di evitare la solitudine e l’emarginazione, con i rischi che ne conseguirebbero.
Talvolta, per i soggetti in grado di intendere e di volere, la volontà di trasferirsi in una struttura attrezzata è personale, ma nella maggior parte dei casi sono i parenti a dover prendere la spiacevole decisione di separarsi da un genitore o da un famigliare perché impossibile da gestire in casa o per evitare il rischio di lasciarlo da solo. In altre situazioni, il trasferimento può essere temporaneo e dovuto alla convalescenza da un intervento o da una malattia oppure ad un’assenza limitata nel tempo da parte dei famigliari.
In entrambi i casi, per una persona non completamente autosufficiente e bisognosa di assistenza durante le 24 ore, è necessario ricorrere ad un ambiente in cui siano presenti personale medico e infermieristico e operatori socio sanitari specializzati. In tale ambito, case di cura e RSA possiedono caratteristiche simili, anche se si si rivolgono ad utenti con problematiche differenti.
Case di cura per ospiti parzialmente autosufficienti e convalescenti
Una casa di cura è il luogo ideale per gli ospiti anziani con qualche problema di salute ma, almeno in parte, autosufficienti che siano in grado di svolgere una vita relativamente normale. In genere si tratta di soggetti con patologie croniche non invalidanti o convalescenti da interventi chirurgici e malattie, che hanno necessità di seguire un programma personalizzato di fisioterapia e di sottoporsi a visite mediche e controlli clinici periodici.
In una casa di cura il personale medico e paramedico è presente in alcuni orari prestabiliti e, nel corso della giornata, vengono spesso organizzati momenti di interazione sociale e ricreazione. Non è quindi prevista la presenza di ospiti invalidi al 100%, che richiedano un’assistenza continua nelle 24 ore.
RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale)
Una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è una struttura dedicata specificamente all’accoglienza degli anziani non autosufficienti, con problemi cognitivi anche gravi e patologie degenerative, che necessitino di un’assistenza continua e di un supporto medico e psicologico.
Si tratta di una sorta di struttura paraospedaliera, dove medici, infermieri e operatori socio sanitari qualificati sono presenti in tutte le 24 ore e dove gli ospiti vengono assistiti in ogni necessità: igiene e cura della persona, vestizione, alimentazione e terapie farmacologiche e mediche.
Un’altra differenza sostanziale tra le due strutture è la gestione: le case di cura sono generalmente private e richiedono agli ospiti il pagamento di una retta e, totalmente o parzialmente, delle prestazioni sanitarie. Le RSA possono essere sia private che convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, e nella maggior parte dei casi richiedono un pagamento parziale o proporzionato al reddito.
Quali servizi deve offrire una casa di riposo per anziani
Indipendentemente dal tipo di assistenza offerta agli ospiti, le case di riposo mettono a disposizione degli ospiti una serie di servizi e di comfort che costituiscono una via di mezzo tra una struttura sanitaria e un hotel. Verificare con attenzione la presenza e la qualità di tali servizi è fondamentale per la scelta di una struttura destinata ad accogliere una persona anziana.
Qualità degli alloggi, comfort e puliziaIn una casa di riposo, le camere sono doppie o singole (alcune strutture di lusso propongono anche la formula suite) e fornite di servizi igienici privati, di solito sono comunque presenti anche servizi igienici comuni ad ogni piano. La struttura deve includere diverse aree a libero uso degli ospiti: sala da pranzo, spesso anche un bar accessibile anche ai visitatori, sala tv, biblioteca, ambienti dedicati alle attività ricreative, lavanderia e guardaroba. Talvolta possono essere presenti servizi aggiuntivi come parrucchiere, pedicure / manicure e qualche negozio dove acquistare articoli da regalo e generi di prima necessità.
Prima di scegliere una casa di riposo dove trasferirsi, o alla quale affidare un famigliare, è importante controllare la pulizia e la sicurezza, che devono dimostrarsi impeccabili: camere, servizi igienici e ambienti comuni devono essere puliti quotidianamente e tutta la struttura deve risultare perfettamente accessibile e priva di barriere architettoniche. Entrando in una casa di riposo l’impressione deve essere sempre quella di freschezza, ordine e pulizia.
Professionalità e cortesia del personaleInutile dire che il personale di una casa di riposo, e ancora di più di una RSA, deve essere qualificato ed esperto ma anche disponibile e cortese. Si raccomanda, prima di prendere accordi, di fare attenzione allo stile di comportamento e di dialogo del personale interno, accertandosi che si rivolga agli ospiti sempre con pazienza, gentilezza e professionalità.
Assistenza medica e sanitariaL’assistenza sanitaria, come si è detto, varia in relazione allo stato di salute degli ospiti, tuttavia deve essere garantita la presenza di operatori socio sanitari, personale addetto alle pulizie e, almeno periodicamente, di uno staff medico / paramedico e di un ambulatorio aperto in orari prestabiliti.
Qualora la struttura fosse dedicata a ospiti non autosufficienti, è necessario che medici e infermieri siano sempre presenti, e che sia garantito, sia per gli ospiti che per i famigliari, un supporto psicologico e la presenza di un assistente sociale.
Attività ludiche e ricreativeNelle case di riposo dedicate a ospiti più o meno autosufficienti, e comunque senza gravi problemi cognitivi, è importante che vengano regolarmente organizzate attività ricreative, culturali e ludiche per favorire la socializzazione tra gli ospiti e stimolare la creatività. La presenza di animatori e operatori sociali è necessaria per permettere agli ospiti di partecipare a laboratori creativi, letture condivise, incontri e conferenze, spettacoli e talvolta anche passeggiate e brevi gite.
Per gli ospiti soggetti a problemi cognitivi e forme di depressione, la partecipazione ai laboratori creativi viene spesso proposta come terapia. Attività creative come acquerello, doll therapy e arteterapia, scultura con pasta di sale, giardinaggio, sono considerate di grande beneficio per contrastare i problemi di carattere psichico tipici degli anziani.
Fisioterapia e ginnasticaUna casa di riposo di qualità, che intenda offrire agli ospiti un ambiente piacevole, rilassante e salutare, dovrebbe prevedere la presenza di fisioterapisti e operatori della riabilitazione esperti che siano in grado di aiutare l'anziano a ristabilirsi a seguito di un incidente (frattura del femore, frattura della tibia...) e proporre incontri settimanali di ginnastica dolce e di fisioterapia, con l’ulteriore possibilità di richiedere percorsi personalizzati di riabilitazione.
Deducibilità della retta mensile di una casa di riposo e convenzioni con il SSN
La retta mensile di una casa di riposo è sempre piuttosto elevata e nella maggior parte dei casi è a carico, totalmente o parzialmente, dell’ospite, in relazione al suo reddito. Formalmente, la retta è costituita da due costi separati: le spese di assistenza sanitaria e il servizio alberghiero. I costi per i servizi di tipo alberghiero sono sempre a carico dell’ospite, mentre la spesa relativa all’assistenza sanitaria può variare in base alle sue condizioni fisiche e psichiche.
Solo in caso di soggetti non autosufficienti con gravi inabilità, che richiedono quindi una continua assistenza medica, sanitaria e personale, il costo è sostenuto integralmete dal Servizio Sanitario Nazionale, in quanto la prestazione, totalmente terapeutica e necessaria per il mantenimento in vita della persona, non permette alcuna ripartizione dei costi. Si tratta comunque di singoli casi specifici che richiedono un’accurata perizia tecnica e una valutazione medica ben precisa.
Nella maggior parte dei casi, gli anziani non autosufficienti usufruiscono del SSN per sostenere le spese dovute alle prestazioni sanitarie, mentre per le spese alberghiere contribuiscono totalmente o parzialmente con il loro reddito, con eventuale contributo, qualora fosse necessario, da parte del Comune di riferimento.
La detraibilità dalla dichiarazione annuale dei redditi segue lo stesso criterio: è possibile portare in detrazione solo la quota della retta mensile relativa alle spese sanitarie, mentre non sono detraibili le spese dovute ai servizi alberghieri.
Per i soggetti disabili e totalmente invalidi ovviamente la spesa può essere detratta integralmente sia dal soggetto stesso, sia dai parenti che se ne fanno carico. Si consiglia comunque, al momento del ricovero, di chiedere una consulenza da parte di un assistente sociale, per evitare inadempienze fiscali ed errori di carattere burocratico.
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