Causale bonifico: cosa sapere per ottenere gli incentivi per i lavori di ristrutturazione
15 Ottobre 2024 - Redazione
Causale bonifico: cosa sapere per ottenere gli incentivi per i lavori di ristrutturazione
Nel corso degli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale il numero delle operazioni bancarie: sempre più spesso si fanno bonifici (bancari o postali) per la loro comodità e sicurezza, ma in alcuni casi anche per la loro obbligatorietà.
Per ottenere le agevolazioni fiscali, infatti, è richiesto che i pagamenti vengano fatti con un metodo parlante, il bonifico appunto. Dove a renderlo parlante è proprio la causale. È quindi importante comprenderne l’importanza e come va compilata correttamente.
- Indice contenuti
- Cos’è la causale di un bonifico
- Perché è importante la causale bonifico
- Come compilare correttamente la causale bonifico: guida passo passo
- Errori comuni da evitare
- Le diverse tipologie di interventi ristrutturativi e le causali bonifico richieste
- Documentazione e conservazione delle ricevute
- FAQ
- Conclusione
Cos’è la causale di un bonifico
La causale del bonifico è la dicitura che viene prevista nei pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o postale. La dicitura ha come obiettivo quella di indicare la ragione per cui quel trasferimento di denaro viene eseguito.
Normalmente non è obbligatoria (per quanto utile e consigliata in quanto permette di tenere traccia delle ragioni per cui si è svolta l’operazione), mentre lo diventa nel caso di pagamenti associati a Ecobonus per le ristrutturazioni e agevolazioni fiscali.
In questo caso, infatti, la causale del bonifico esplicita i rapporti tra le parti coinvolte nell’operazione: chi esegue il pagamento e chi lo riceve.
Una causale corretta, infatti, consente all’Agenzia delle Entrate di verificare la natura dello scambio di denaro evitando problemi con il fisco e accertando che l’operazione è stata effettuata nel contesto delle agevolazioni fiscali e che queste, quindi, sono corrette.
Normalmente perché un bonifico sia valido e operativo non è necessario prevedere la compilazione del campo relativo alla causale.
Nel caso di un pagamento per un lavoro di ristrutturazione oggetto di un incentivo o un’agevolazione fiscale, invece, tale campo va non solo obbligatoriamente compilato, ma anche in una maniera specifica inserendo precisi dati.
Perché è importante la causale bonifico
La presenza della causale del bonifico è sempre importante ma lo diventa in maniera evidente quando il pagamento fa riferimento a un lavoro oggetto di un’agevolazione fiscale.
La causale, infatti, consente di inserire dati specifici e personalizzati legati a quel trasferimento di denaro consentendo di giustificare e motivare perché si è effettuato quel pagamento.
In generale può essere utile per, come detto, tenere traccia di un’operazione ma anche per facilitare la contabilizzazione del pagamento da parte dell’amministrazione che riceve il pagamento potendo avere immediati i riferimenti della ricevuta o della fattura per cui si è effettuato il pagamento.
Nell’ambito delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle agevolazioni fiscali, invece, la causale del bonifico assume una rilevanza determinante.
Una corretta causale, infatti, assicura che ogni spesa sia tracciabile e legittima, prevenendo problemi durante eventuali controlli fiscali. Senza una causale corretta, il contribuente potrebbe perdere il diritto alle agevolazioni fiscali, poiché l'Agenzia delle Entrate richiede una precisa tracciabilità dei pagamenti effettuati per lavori edilizi.
L’Agenzia delle Entrate, infatti, nella Circolare 43/2016 ha espressamente precisato che “Se per errore è stato effettuato un bonifico diverso da quello “dedicato“ o non sono stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti, e non è stato possibile ripetere il bonifico, la detrazione spetta solo qualora il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare n. 43/2016).”
Come compilare correttamente la causale bonifico: guida passo passo
Perché una causale del bonifico sia corretta per le agevolazioni fiscali legate a un lavoro di ristrutturazione edilizia sono necessari tre dati:
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione
- Codice fiscale (o partita IVA) del soggetto al quale si effettua il pagamento
- La causale del versamento con la corretta dicitura legata al tipo di intervento
Quando si effettua il pagamento mediante l’home banking è sufficiente compilare il relativo campo inserendo questi dati.
In alcuni casi l’home banking prevede la possibilità di selezionare il tipo di causale per gli interventi di ristrutturazione prevedendo l’inserimento automatico del riferimento normativo. Se ci si reca in banca è necessario specificare all’operatore le ragioni del bonifico e i dati da inserire nella causale.
Errori comuni da evitare
La compilazione della causale per i bonifici parlanti delle agevolazioni fiscali è spesso oggetto di una serie di errori. Il primo è quello di omettere il riferimento normativo pensando sia sufficiente inserire i dati della fattura/ricevuta.
L’altro errore è quello di non inserire il codice fiscale del beneficiario della detrazione. Non è infatti obbligatorio che il pagamento venga effettuato dal conto di colui che richiede la detrazione. Per essere valido il bonifico deve indicare il codice fiscale del richiedente l’agevolazione.
Le diverse tipologie di interventi ristrutturativi e le causali bonifico richieste
Tipologia intervento |
Dicitura causale |
Bonus ristrutturazione con detrazione al 50%, Manutenzione straordinaria, Restauro e Risanamento conservativo |
Bonifico di pagamento per lavori di ristrutturazione edilizia (detrazione fiscale 50%) art. 16-bis DPR 917/1986. Pagamento della fattura n. (inserire numero) del (inserire data) |
Bonus mobili ed elettrodomestici |
Bonifico pagamento spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell’art. 16, comma 2, DL 63/2013, convertito nella legge 90/2013. Pagamento della fattura n. (inserire numero) del (inserire data) |
Bonifico pagamento lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296. Pagamento della fattura n. (inserire numero) del (inserire data) |
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Bonifico pagamento lavori svolti nell’ambito del “bonus verde” ai sensi dell’articolo 1, comma 12, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Pagamento della fattura n. (inserire numero) del (inserire data) |
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Bonifico pagamento per lavori di ristrutturazione edilizia Art. 16-bis del Dpr 917/1986 e s.m.i e Art. 119-ter decreto-legge 34/2020 – Detrazione eliminazione Barriere Architettoniche. Pagamento della fattura n. (inserire numero) del (inserire data) |
Documentazione e conservazione delle ricevute
Quando si richiede un’agevolazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia è necessario non solo presentare i documenti all’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) tramite l’apposito portale telematico, ma anche conservarli.
La legge prevede l’obbligo di conservazione delle fatture e delle ricevute fiscali così come delle ricevute dei bonifici che attestano i pagamenti. L’autorità competente ha 5 anni di tempo per effettuare controlli e verifiche e in questo arco di tempo è necessario poter presentare la documentazione richiesta.
Il consiglio è quindi quello di prevedere un’apposita cartellina con tutti i documenti legati all’intervento per il quale si è richiesta l’agevolazione fiscale.
Solo trascorsi 5 anni dalla data di ottenimento dell’agevolazione è possibile cestinare quei documenti. Parallelamente può essere utile scansionare i file così da avere una copia digitale dei documenti più facilmente individuabile (magari inviandole al coniuge o a un altro indirizzo email oppure salvarle su un’unità disco esterna o sul proprio spazio in cloud) e che non corra il rischio di danneggiarsi.
Un altro consiglio fondamentale è quello di seguire le indicazioni di aziende e professionisti che possano fornire assistenza anche nella produzione e compilazione di tutta la documentazione così che sia completa e conforme e, quindi, valida per l’ottenimento dell’agevolazione fiscale.
FAQ
Cosa fare in caso di errori nella causale?
Se si commette un errore nella causale, è necessario contattare immediatamente la banca per correggerlo o effettuare un nuovo bonifico corretto. Se questo non fosse possibile è possibile contattare l’impresa che ha effettuato i lavori richiedendo la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Come gestire modifiche ai progetti di ristrutturazione?
Ogni modifica significativa deve essere documentata e potrebbe richiedere l'emissione di nuovi bonifici con le causali corrette.
È possibile usare il bonifico ordinario?
No, per ottenere le detrazioni fiscali è obbligatorio utilizzare il bonifico parlante con le causali corrette.
Chi richiede la detrazione deve effettuare il pagamento tramite il proprio conto corrente?
No. Per associare il pagamento a colui che richiede l’agevolazione è necessario inserire nella causale del bonifico il suo codice fiscale.
Conclusione
Per evitare problemi e timori nel commettere errori si rivela utile rivolgersi a consulenti specializzati che possano fornire tutte le indicazioni sulla compilazione, conservazione e presentazione dei documenti legati agli incentivi fiscali.
Il consulente saprà consigliare anche sulla dicitura corretta da inserire nella causale del bonifico così da rispettare la normativa vigente e consentire di accedere ai benefici fiscali connessi.
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