Cila in sanatoria: tutto su costi, permessi necessari, tempistiche e a chi rivolgersi

22 Marzo 2023 - Redazione

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Cila in sanatoria: cos’è, quanto costa e a cosa serve

I controlli sugli immobili e sulle loro caratteristiche sono diventati molto più attenti negli ultimi anni e si è scoperto che su diverse proprietà sono state effettuate delle modifiche senza la regolare autorizzazione.

La cila in sanatoria si inserisce in questo contesto, proponendosi come procedura per mettere in regola l’immobile. Questa procedura si rende necessaria ad esempio al momento della vendita di un immobile: una casa con degli abusi edilizi minori, che sono dei reati a tutti gli effettinon può essere immessa sul mercato prima di essere stata messa completamente in regola.

 

Cila in sanatoria: cos’è e a cosa serve

La Cila in sanatoria è la cosiddetta Comunicazione di Inizio Lavori Asservata, una pratica edilizia che ha preso il posto della Dia a sanatoria. Questa pratica edilizia ha lo scopo di mettere in regola gli immobili che hanno subìto nel corso degli anni delle modifiche non autorizzate e che dunque presentano degli abusi edilizi minori.

Attraverso questa pratica edilizia i cittadini hanno la possibilità di comunicare al Comune nel quale l’immobile si trova di essere i proprietari di una casa con abusi edilizi minori e di voler sistemare la situazione.

La Cila in sanatoria può essere considerata una sorta di multa che il Comune applica, pagando la quale i proprietari degli immobili potranno mettere a norma gli stessi, non dovendosi preoccupare ad esempio nel caso in cui decidessero di vendere la proprietà.

 

Cosa si può sanare con la Cila in sanatoria

Questa procedura edilizia ha lo scopo di sanare gli abusi edilizi minori, non può essere invece sfruttata per sanare gli abusi edilizi maggiori. Nella categoria degli abusi edilizi minori rientrano tutte quelle modifiche non approvate che non intaccano però le strutture portanti, che non modificano la sagoma dell’edificio e che non comportano un aumento della superficie dello stesso.

Per fare degli esempi pratici, la Cila in sanatoria è sufficiente per mettere a norma lo spostamento non autorizzato delle pareti interne, ma anche per ottenere l’autorizzazione per l'installazione di infissi su muri non portanti senza aver prima chiesto l’autorizzazione.

La procedura edilizia in esame non può invece essere sfruttata per ricevere l’approvazione per una veranda realizzata senza i dovuti permessi, dal momento che la veranda aumenta la superficie dell’abitazione e dunque non può rientrare tra gli abusi edilizi minori.

comunicazione inizio lavori ristrutturazione  

Criteri di eleggibilità della CILA

I criteri di eleggibilità per accedere alla CILA in sanatoria sono stabiliti dalla normativa vigente e possono variare in base alla tipologia di intervento che si intende realizzare. I criteri di eleggibilità possono variare a seconda delle normative regionali e comunali, ma possiamo dire che in linea generale i lavori che possono essere oggetto della CILA in sanatoria sono quelli che non comportano modifiche alla struttura portante dell'edificio e non pregiudicano la sicurezza degli occupanti. Per poter richiedere la CILA in sanatoria, è necessario che i lavori siano stati realizzati entro una determinata data di riferimento, che può variare a seconda delle normative locali e delle specifiche situazioni. Inoltre, è importante sottolineare che la CILA in sanatoria non può essere richiesta per tutti i tipi di lavori. Ad esempio, non è possibile richiedere la CILA in sanatoria per interventi che comportano la demolizione o la ricostruzione di un edificio, o per interventi che prevedono l'apertura di nuovi accessi carrai o pedonali. Infine, è importante sottolineare che, essendo la CILA in sanatoria uno strumento per regolarizzare una situazione di irregolarità, è possibile richiederla solo se i lavori sono già stati effettuati e se non sono state ancora avviate azioni di sanzione da parte dell'autorità competente.

 

Cila in sanatoria: modalità di presentazione e modulistica necessaria

Per la pratica edilizia di cui si sta parlando è necessario fare riferimento alla corretta modulistica della Cila in sanatoria. Per chiedere che gli abusi edilizi minori vengano sanati si può utilizzare il modulo unico semplificato Cila.

La domanda per la CILA in sanatoria può essere presentata presso gli uffici del Comune competente di riferimento, oppure attraverso la piattaforma telematica messa a disposizione dallo stesso ente.

In ogni caso, la domanda deve essere corredata dalla documentazione necessaria, come ad esempio:

  • La relazione tecnica che descrive gli interventi effettuati
  • I dati catastali dell'immobile
  • La documentazione fotografica
  • Eventuali certificati di conformità dei materiali utilizzati
  • La dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti la corretta esecuzione dei lavori

Ad ogni modo, affinché la pratica venga accettata e l'immobile venga messo a norma, è assolutamente fondamentale non commettere errori con la modulistica. Per avere la certezza di non commettere errori ci si può affidare ad un professionista del settore con esperienza in queste pratiche edilizie. Inoltre, se la domanda viene presentata in forma telematica, il richiedente deve disporre di una firma digitale o di un'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). La procedura di presentazione della domanda può variare a seconda del Comune competente e delle normative locali. In alcuni casi, ad esempio, potrebbe essere richiesta la presenza di un tecnico abilitato che asseveri la conformità dei lavori effettuati, perciò è importante verificare sempre le modalità e i termini di presentazione della domanda con il Comune competente al fine di evitare ritardi o problematiche nella regolarizzazione della situazione di irregolarità. comunicazione inizio lavori asseverata  

Cila in sanatoria: tempistiche di attesa

I proprietari degli immobili che hanno bisogno di far approvare le modifiche effettuate senza autorizzazione si chiedono spesso quanto tempo occorre per la Cila in sanatoria. Le tempistiche variano a seconda delle modifiche che sono state fatte sull’immobile, ma anche a seconda del Comune di competenza. In media comunque sono sufficienti circa dieci giorni lavorativi.

Il Comune ha il compito di valutare la documentazione presentata dal richiedente e di effettuare i controlli necessari per accertare la conformità dei lavori effettuati rispetto alle normative edilizie e urbanistiche vigenti. Comunque, nonostante le tempistiche per ottenere la risposta possano variare in base alla situazione, secondo le normative nazionali il Comune ha un termine massimo di 60 giorni per fornire una risposta sulla richiesta di CILA in sanatoria, a partire dalla data di presentazione della documentazione completa. Nel caso in cui il Comune non rispondesse entro questo termine, la richiesta può essere considerata implicitamente accettata. Le tempistiche possono poi ovviamente allungarsi per quegli immobili che presentano numerosi abusi edilizi minori e che richiedono una valutazione più attenta da parte del professionista che dovrà redigere il documento.

 

Cila in sanatoria: costi

Per quanto riguarda i costi della Cila in sanatoria, bisogna prendere in esame due voci di spesa.

La prima è quella relativa all’onorario del professionista che si occuperà di fare i rilievi e di analizzare lo stato dell’immobile, evidenziando gli abusi edilizi minori che necessitano di essere sanati. Non è possibile stabilire una cifra di riferimento per questa prima voce di spesa, dal momento che il costo finale dipenderà dal professionista al quale si deciderà di rivolgersi ed al tempo che gli sarà necessario per effettuare tutti i rilievi ed i dovuti controlli.

La seconda voce di spesa è invece quella relativa all’oblazione, ovvero alla multa che di fatto il cittadino dovrà pagare al Comune per sanare l’immobile. Al momento i Comuni chiedono il versamento di 1.000€, ma è bene informarsi presso il Comune in cui si trova l’immobile per avere informazioni sulla cifra esatta.

Inoltre, è possibile che siano previste delle sanzioni amministrative in caso di irregolarità.

Vi è inoltre un caso in cui si può evitare di pagare questa oblazione, ossia quando è possibile applicare l’articolo 100 del Regolamento Urbano Edilizio. Secondo questo articolo, gli abusi edilizi minori vanno in prescrizione dopo cinque anni: servirà un atto di notorietà per dichiarare questa prescrizione e non sarà necessario pagare la multa al Comune per mettere a norma le modifiche della casa.

Alle voci di spesa descritte bisogna aggiungere anche una spesa che non riguarda direttamente la Cila in sanatoria, ma che è ad essa correlata. Dal momento che le modifiche per le quali si sta chiedendo la sanatoria sono state fatte senza autorizzazioni esse non compaiono sul documento catastale: il proprietario dell’immobile dovrà quindi chiedere che venga aggiornata la planimetria catastale attraverso le apposite pratiche DOCFA, per le quali è previsto un costo.

In generale comunque, per avere un'idea dei costi e delle tempistiche specifiche per la propria situazione, è consigliabile rivolgersi direttamente al Comune competente per territorio o ad un professionista del settore edilizio, come un geometra o un architetto

 

I rischi e gli svantaggi della richiesta della CILA

Richiedere la CILA in Sanatoria può presentare alcuni rischi da tenere in considerazione. Innanzitutto, è importante sottolineare che la richiesta della CILA in Sanatoria è un procedimento che prevede, come abbiamo detto, la regolarizzazione di interventi edilizi realizzati senza le dovute autorizzazioni. Questo significa che il rischio principale è quello di essere sanzionati economicamente in caso di violazioni o di non rispettare le condizioni previste dall'autorizzazione. Inoltre, è importante sottolineare che, in alcuni casi, è possibile che le autorità competenti richiedano la demolizione totale o parziale dell'opera realizzata in assenza di autorizzazione. Infine, la richiesta della CILA in Sanatoria prevede il rispetto di specifici termini e condizioni, come il rispetto delle normative vigenti in materia edilizia e urbanistica. Questo può comportare un'ulteriore spesa in termini di adeguamenti o modifiche dell'opera già realizzata, il che può aumentare ulteriormente i costi complessivi del progetto, per questo è sempre consigliabile consultare un professionista del settore edilizio, come un geometra o un architetto, al fine di ottenere un supporto professionale ed una consulenza dettagliata sull'intero processo, al fine di minimizzare eventuali rischi e svantaggi.  

Cila in sanatoria: a chi rivolgersi

Per la Cila in sanatoria è necessario rivolgersi ad untecnico professionista, che abbia le competenze necessarie per effettuare una corretta valutazione.

Proprio al fine di trovare i migliori professionisti del proprio territorio, noi di Quotalo.it mettiamo a disposizione i contatti dei migliori studi di ingegneria e dei migliori professionisti con la possibilità di richiedere preventivi gratuiti e confrontare più offerte in pochi semplici passaggi.

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