Come denunciare una truffa online

09 Maggio 2018 - Redazione

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Avete ricevuto una mail da parte di una banca che vi chiedeva di fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.) o che vi invitata a cliccare su un link contenuto nel corpo della mail in questione e che vi riportava ad una “pagina interna” alla piattaforma dell’istituto di credito, motivando la richiesta con ragioni di ordine tecnico? Ebbene, lasciate perdere il link e al massimo guardate attentamente l’indirizzo da cui proviene il messaggio e vi accorgerete che qualcosa non quadra: si tratta di phishing, una truffa informatica che viene effettuata per mezzo di un logo contraffatto, e che rappresenta solo una delle modalità attraverso le quali viene consumato un raggiro online.


Dal momento che oggigiorno stipuliamo contratti anche premendo un bottone (a volte inconsapevolmente, o comunque non prestando la dovuta attenzione alle spunte che mettiamo e alle clausole che sigliamo) ci si chiede come tutelarsi dai truffatori della rete, e cosa fare per denunciare un’eventuale truffa online.


Affinché ricorrano gli estremi della truffa è necessario, secondo il codice penale, che un individuo ne raggiri un altro al fine di procurare a sé un ingiusto profitto a danno del truffato: l’elemento caratterizzante il reato sono esattamente gli artifici e i raggiri architettati. Non il silenzio, o l’utilizzo di informazioni in proprio possesso, o l’approfittamento dell’ignoranza altrui, né la menzogna, ma una vera e propria macchinazione nei confronti dalla vittima, una messa in scena preparata ad arte con l’unico scopo di ingannare per arricchirsi.


Solo in questi frangenti l’ordinamento italiano prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa fino a 1.032 euro.


La truffa su internet può avvenire in svariati modi: una compravendita finita male (un articolo non conferme alla descrizione, o addirittura merce pagata e mai arrivata a destinazione perché inesistente), un raggiro in cui il truffatore si spaccia per una persona conosciuta della vittima per farsi inviare del denaro, una modalità fraudolenta per ottenere i codici segreti di carte di credito e conti bancari o postali: in tutti questi (e altri) casi nasce il problema di come denunciare la truffa subita online.


Nel caso in cui si incorra in una truffa, la possibilità è di sporgere:
  • denuncia scritta orale o (nel qual caso l’ufficiale dei carabinieri redige verbale poi firmato dal denunciante)
  • querela (identica alla denuncia, ma concernente reati a richiesta di parte e non procedibili d’ufficio come nel caso della prima, ed esercitabile, a pena di decadenza, entro tre mesi dal giorno della notizia del fatto, o sei per alcuni particolari delitti come la violenza sessuale e lo stalking, e non invece senza scadenza come accade per la denuncia).


Come bisogna procedere invece quando la frode si sia consumata in rete?


In realtà è possibile anche denunciare online semplicemente collegandosi al sito istituzionale della polizia: si forniscono le proprie generalità (nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, residenza e domicilio, numero telefonico, e-mail ed estremi di un documento d’identità), e il consenso al trattamento dei dati; dopodiché il sistema rilascia una ricevuta elettronica e un numero di protocollo coi quali recarsi presso l’ufficio di polizia più vicino: infatti la procedura di denuncia online non sostituisce quella fatta di persona, ma rappresenta solo il primo step in caso di reati telematici, giacché il valore legale di denuncia si integra solo con la sottoscrizione davanti all’ufficiale di polizia giudiziaria.


In buona sostanza, la denuncia online rappresenta una segnalazione che assume i connotati della vera denuncia/querela soltanto con la presenza fisica di colui che la sporge: il nostro consiglio è, dopo esservi recati dalla polizia, di contattare anche un avvocato penalista che sappia consigliarvi al meglio per vedere riconosciuti tutti quei diritti che vi sono stati lesi…

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