Consulenza legale per licenziamento: quando un licenziamento si definisce illegittimo ed è dunque possibile impugnarlo

04 Marzo 2025 - Redazione

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Licenziamento: Guida Completa alle Tipologie, Procedura e Impugnazione

Il licenziamento è l'atto unilaterale con cui il datore di lavoro interrompe il rapporto di lavoro con il dipendente.

Sebbene il licenziamento sia un diritto del datore di lavoro, esso deve rispettare precisi limiti e modalità previste dalla legge.

A seconda della situazione, esistono diverse tipologie di licenziamento, che vedremo in dettaglio in questa guida.

 

Tipologie di Licenziamento

Licenziamento Disciplinare: Il licenziamento disciplinare avviene quando il lavoratore si rende responsabile di atti gravi che compromettono il rapporto di fiducia con il datore di lavoro. Esistono due categorie principali:  
  • Licenziamento per giusta causa: Si verifica quando il lavoratore compie atti così gravi da rendere impossibile proseguire il rapporto lavorativo. Esempi includono il furto di beni aziendali o l'abuso dei permessi previsti dalla Legge 104. Questo tipo di licenziamento non richiede preavviso.
  • Licenziamento per giustificato motivo soggettivo: In questo caso, il comportamento del lavoratore è meno grave rispetto alla giusta causa, ma comunque insufficiente a mantenere il rapporto di lavoro. Esempi possono includere il superamento del periodo di comporto per malattia o la violazione di normative aziendali. In questo caso, il datore di lavoro è obbligato a rispettare un preavviso o a versare l’indennità sostitutiva.

Licenziamento per Giustificato Motivo Oggettivo: Questo tipo di licenziamento non dipende dal comportamento del lavoratore, ma da ragioni aziendali, come crisi economica, riorganizzazione o soppressione del posto di lavoro.

Anche in questo caso, il licenziamento deve avvenire nel rispetto delle modalità e dei tempi previsti dalla legge.  

Procedura di Licenziamento

Il licenziamento deve seguire una procedura specifica che assicura il rispetto dei diritti del lavoratore.

Ecco i passaggi principali:

Forma Scritta: Il licenziamento deve essere sempre comunicato per iscritto. La lettera di licenziamento deve contenere una motivazione chiara e dettagliata che giustifichi la decisione del datore di lavoro.

Preavviso: A seconda del tipo di licenziamento, il datore di lavoro deve rispettare un periodo di preavviso. Nel caso di licenziamento per giusta causa, il preavviso non è richiesto.

In altri casi, come il licenziamento per giustificato motivo soggettivo e oggettivo, il datore di lavoro è obbligato a dare un congruo preavviso o a versare l'indennità sostitutiva.  

Come Impugnare un Licenziamento

Se il licenziamento è ritenuto illegittimo, il lavoratore ha il diritto di impugnarlo.

Ecco cosa bisogna fare:

Tempistiche per l'Impugnazione: Il lavoratore ha 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento per impugnarlo.

L'impugnazione va effettuata per iscritto e, successivamente, entro 180 giorni il ricorso va depositato in tribunale.

Riforma Fornero e Rito Speciale: La Riforma Fornero ha introdotto un rito speciale per l’impugnazione del licenziamento.

Una volta depositato il ricorso, le parti devono comparire davanti al Giudice entro 40 giorni. La decisione è immediatamente esecutiva, e il giudice può ordinare il reintegro del lavoratore o il risarcimento dei danni.

In alcuni casi, la conciliazione è obbligatoria. Per esempio, se l'azienda ha più di 15 dipendenti, la conciliazione deve essere tentata prima di avviare la causa. Se non è stata tentata, il giudice sospende il processo.  

Casi di Licenziamento Vietato

Esistono specifiche situazioni in cui il licenziamento è vietato dalla legge. Queste protezioni si applicano a: 
  • Matrimonio: Il licenziamento è vietato dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino a un anno dopo il matrimonio.
  • Gravidanza e Congedo Parentale: È vietato licenziare una lavoratrice in gravidanza o in congedo parentale.
  • Malattia: Il licenziamento è vietato durante il periodo di malattia, se la legge o i contratti collettivi lo prevedono.
  • Rappresentanza Sindacale: I dirigenti sindacali non possono essere licenziati per un anno dopo la cessazione dell'incarico.
  • Partecipazione a Scioperi: I lavoratori che partecipano a scioperi non possono essere licenziati.
 

Conseguenze del Licenziamento Illegittimo

Se il licenziamento viene dichiarato illegittimo, le conseguenze possono essere:

 
  • Licenziamento Nullo: Il licenziamento può essere dichiarato nullo se avviene per motivi discriminatori (ad esempio, per gravidanza o opinioni politiche).
  • Risarcimento Danni: Il lavoratore ha diritto a un risarcimento per danni patrimoniali e morali, che può includere il risarcimento per il danno da perdita del posto di lavoro, oltre a eventuali danni non patrimoniali.  

Domande Frequenti (FAQ)

Ecco alcune delle domande più comuni che riguardano il licenziamento: 
  1. Posso licenziare un lavoratore in malattia? No, durante il periodo di malattia il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto, salvo eccezioni specifiche.
  2. Cosa fare se un licenziamento orale viene effettuato? Un licenziamento orale è inefficace e il lavoratore ha diritto alla retribuzione fino a quando non sarà riammesso al lavoro.
  3. Cosa succede se non è rispettato il periodo di preavviso? Se il preavviso non viene rispettato, il datore di lavoro è obbligato a pagare l'indennità sostitutiva.
 

Tabella Riassuntiva delle Tipologie di Licenziamento

Tipo di Licenziamento Motivo Obbligo di Preavviso Conseguenze Licenziamento Illegittimo
Licenziamento per giusta causa Comportamento grave (furto, abuso permessi) Nessuno Licenziamento nullo se discriminatorio
Licenziamento per giustificato motivo soggettivo Violazioni minori (malattia, violazione codice aziendale) Obbligo di preavviso o indennità Risarcimento danni, reintegro del lavoratore
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo Crisi aziendale, riorganizzazione Obbligo di preavviso Inammissibilità se non giustificato da motivi oggettivi

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