Tutto quello che c’è da sapere sui costi di una caldaia a condensazione
04 Gennaio 2018 - Redazione
In secondo luogo, analizzare i costi di manutenzione e i prezzi per la sostituzione con una caldaia a condensazione.
E infine, capire come e quanto sul budget massimo predefinito possano influire le detrazioni fiscali previste.
Funzionamento delle caldaie a condensazione
Si diceva che, solo conoscendo adeguatamente il funzionamento e le caratteristiche delle caldaie a condensazione è possibile capire se vale la pena o meno investire per sostituire una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione, riuscendo ad ottenerne i massimi livelli di risparmio energetico e conseguentemente economico.
Ad esempio, dal momento che una caldaia a condensazione ha costi decisamente maggiori rispetto ad una caldaia tradizionale, l’investimento economico per la sostituzione della caldaia ha senso solo dovendo scaldare ambienti di dimensioni medio-grandi, mentre in unità abitative medio-piccole la riduzione dei consumi non risulterebbe apprezzabile.
Inoltre, seppure è vero che questo genere di impianto permette di risparmiare energia sfruttando le temperature dei suoi fumi (che nelle caldaie tradizionali questi vengono dispersi) e massimizzando così le proprie funzionalità, è necessario essere consapevoli di una serie di dati aggiuntivi:
- i minori importi in bolletta dipendono anche dal tipo di alimentazione della caldaia: la combustione a gasolio, a gpl o a metano non sono equivalenti, laddove i maggiori vantaggi si riscontrano dall’uso del metano, che si caratterizza per l’elevata differenza tra il "potere calorifero" inferiore e superiore, il quale determina una maggiore quantità di calore da recuperare tramite condensazione
- il risparmio energetico di una caldaia a condensazione si massimizza con l’abbinamento a pannelli radianti (a parete o a pavimento) che diffondono il calore in maniera uniforme tramite una serie di tubature che si riscaldano con acqua a 40°- 45°C (di contro agli 80°- 85°degli impianti tradizionali)
- lo spazio disponibile, le tubature e gli scarichi esistenti andranno analizzati e valutatinel progetto d’installazione (anche se è vero che la parte residuale dei fumi che non vengono riutilizzati potranno essere guidati all’esterno tramite appositi canali in PVC o in altri materiali che non costano molto, non dovendo presentare resistenza a temperature elevate).
A proposito degli scarichi delle caldaie a condensazione, si tratta di una questione da non sottovalutare in considerazione del fatto che la condensa è una sostanza acida e potrebbe rivelarsi dannosa per l’ambiente.
Per potenze termiche fino a 35 kW solitamente la condensa viene convogliata nei normali scarichi dell’abitazione, dal momento che i detergenti basici presenti nell’acqua ne normalizzano il ph, mentre per potenze eccedenti si dovrebbe disporre di un apposito impianto di normalizzazione dell’acidità della condensa.
Costi per la sostituzione di una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione
Come anticipato, la sostituzione di una caldaia a condensazione comporta una spesa maggiore rispetto ad una tradizionale: ma a quanto ammonta questa spesa?
Nonostante un calo negli ultimi anni, i prezzi delle caldaie a condensazione partono da circa 500 euro, per arrivare anche a 2000 (in relazione alla potenza termica e alle varie funzionalità), a cui sono da aggiungere i costi dei materiali, dell'installazione e della manodopera specializzata: quindi si spende DI BASE il doppio rispetto alle caldaie di vecchia generazione!
Giusto a titolo esemplificativi, riportiamo una tabella con i prezzi d’acquisto di una serie di modelli di caldaie a condensazione:
Caldaia VAILLANT mod. ecoTEC pure VMW 246/7-2 condensazione 24 kW | 800 euro |
Caldaia A Condensazione Ferroli Divacondens F24 24 Kw Metano | 585 euro |
Beretta caldaia a condensazione a metano + kit scarico fumi | 730 euro |
Baxi caldaia a condensazione duo-tec compact+ ht 24 ga + kit fumi kit raccordi metano o gpl | 745 euro |
Caldaia a condensazione immergas victrix exa 24 kw gpl | 878 euro |
E allora perché optare per il rimpiazzo con una caldaia a trasformazione dei fumi di scarico tramite condensazione?
Perché, pur spendendo di più all’atto dell’acquisto, si tratta di una forma di investimento che permette di risparmiare energia, con un minore impatto ambientale e minori importi in bolletta, maggiore confort abitativo (il riscaldamento risulta uniforme, e gli ambienti quasi completamente immuni da pulviscolo e secchezza dell'aria), e una rivalutazione economica della propria abitazione.
A quanto, grosso modo, corrisponde questo risparmio economico?
Soffermandosi sul tipo di alimentazione che, come detto, conta non poco, avremo:
caldaia a condensazione a gas | 800 euro annui |
caldaia a condensazione a GPl | 600 euro annui |
caldaia a condensazione a metano | 500 euro annui |
In poche parole: un risparmio energetico di circa il 40% tra il primo e il terzo tipo (il calcolo è stato effettuato considerando un valore massimo di 100 W di potenza termica ogni metro quadro, per una casa di circa 100 metri quadri).
Considerando poi che gli impianti odierni funzionano anche a basse temperature (acqua a 40/45°C) a differenza di quelli tradizionali, e che l'installazione dei pannelli radianti abbassa ulteriormente il valore a 35°C, è immediatamente comprensibile come si registri un’ulteriore riduzione dei consumi e un’ottimizzazione del recupero dei fumi-link all’articolo 5 (quindi ne giova anche l’ambiente!).
Detrazione prevista per la sostituzione della caldaia
Risparmio energetico sì, riduzione dei consumi e minori importi in bolletta sì, ma visto che la sostituzione di un impianto tradizionale con una caldaia a condensazione ha costi non trascurabili, cosa fare quando si ha un budget massimo predefinito?
Ricorrere alle detrazioni!
Per l’acquisto delle caldaie a condensazione infatti lo Stato prevede una detrazione del 50%: come?
Facendo una richiesta telematica all’Agenzia delle Entrate e una all’ENEA, allegando sia la documentazione relativa alla vecchia caldaia che a quella nuova, dal momento che è necessario rispondere a determinati requisiti (e le norme potrebbero cambiare!), rispettando i quali è possibile ottenere una detrazione che ammonta a metà delle spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre del 2017 per un ammontare massimo di 96mila euro, suddivisa per i 10 anni successivi (in pratica ripartita in 10 quote annuali di pari importo).
Ma quali sono questi requisiti?
- Che l'immobilerisulti esistente e accatastato
- Che la sostituzione, integrale o parziale, avvenga su impianti di climatizzazione invernale già esistenti(tranne che si tratti di generatori a biomasse, quindi a pellet-link all’articolo 20-, legna, cippato, etc).
Tuttavia, anche la contestuale messa a punto del sistema di distribuzione in caso di installazione di caldaia a condensazione è agevolabile (per capirsi: posso goderne anche se sostituisco ai vecchi caloriferi delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica o un termostato).
Questa rappresenta la migliore strategia per rientrare nel budget massimo predefinito.
Accanto, ovviamente, ad affidarsi ad una manovalanza che, per quanto preparata e professionalmente ineccepibile, pratichi dei prezzi di mercato non certo stracciati ma sicuramente concorrenziali: proprio come sono soliti fare gli esperti che hanno preso parte al nostro servizio su scala nazionale, e che potrete rapidamente, agevolmente e gratuitamente contattare tramite il nostro formulario.