Costo della dichiarazione di rispondenza: cos’è il DiRi, perché è importante e quali costi comporta
02 Aprile 2024 - Redazione
L’importanza della dichiarazione di rispondenza
La dichiarazione di rispondenza (DiRi) è un documento redatto da un professionista abilitato che attesta la conformità di un impianto alle normative vigenti in materia di sicurezza, efficienza energetica e funzionalità.
Vediamo più nel dettaglio quale importanza riveste, qual è la normativa di riferimento, i costi che comporta, e altre informazioni utili a riguardo.
- Indice contenuti
- Costo della dichiarazione di rispondenza: cos’è il DiRi, perché è importante e quali costi comporta
- L’importanza della dichiarazione di rispondenza
- Contestualizzazione legale della dichiarazione: normative e obblighi
- Differenza tra dichiarazione di rispondenza e di conformità
- Dichiarazione di rispondenza: casi in cui è richiesta
- Elementi che influenzano il costo della dichiarazione
- Possibili risparmi e incentivi
- La figura del professionista abilitato: ruolo e onorari
Costo della dichiarazione di rispondenza: cos’è il DiRi, perché è importante e quali costi comporta
La dichiarazione di rispondenza ha lo scopo di:
- tutelare la sicurezza degli utenti, garantendo che l'impianto sia stato realizzato a regola d'arte e nel rispetto delle normative vigenti
- assicurare l'efficienza dell'impianto, favorendo il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni inquinanti
- permettere l'accesso alle agevolazioni fiscali (in alcuni casi, la DiRi è necessaria per poter beneficiare di bonus e detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica).
La DiRi è un documento importante per diverse ragioni:
- permette di tracciare la storia dell'impianto e degli interventi di manutenzione effettuati
- attribuisce al professionista che la redige la responsabilità civile e penale per la conformità dell'impianto alle normative vigenti
- può aumentare il valore dell'immobile in caso di vendita o locazione.
L’importanza della dichiarazione di rispondenza
Dunque, è solo un professionista abilitato (ingegnere, architetto, perito industriale) che può compilare e sottoscrivere questa dichiarazione, che deve contenere diverse informazioni:
- dati dell'impianto: tipologia, ubicazione, potenza, etc.
- dati del proprietario dell'impianto: nome, cognome, codice fiscale, etc.
- dati del professionista che la redige: nome, cognome, numero di iscrizione all'albo professionale, etc.
- dichiarazione di conformità alle normative vigenti.
Contestualizzazione legale della dichiarazione: normative e obblighi
Dunque, in capo al professionista sussistono degli obblighi:
- effettuare un sopralluogo dell'impianto
- verificare la conformità dell'impianto alle normative vigenti
- redigere la dichiarazione di rispondenza in modo completo e veritiero
- assumersi la responsabilità civile e penale per la conformità dell'impianto alle normative vigenti.
Ma anche il proprietario dell'impianto non è esente dalla responsabilità di:
- far eseguire la manutenzione periodica da un professionista abilitato
- conservare la dichiarazione di rispondenza e la documentazione relativa agli interventi di manutenzione
- esibire la dichiarazione di rispondenza agli organi di controllo.
In caso di mancata compilazione o di false dichiarazioni nella DiRi, sono previste sanzioni amministrative e penali, secondo le diverse normative da cui è disciplinata la materia:
- Decreto Ministeriale 37/2008: regolamento recante le prescrizioni tecniche necessarie a garantire la sicurezza degli impianti installati negli edifici
- Legge 46/1990: norme per la sicurezza degli impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell'energia elettrica
- DPR 447/1991: regolamento di attuazione della legge di cui sopra
- Norme UNI: norme tecniche armonizzate a livello europeo che definiscono i requisiti di sicurezza e di efficienza energetica degli impianti.
Differenza tra dichiarazione di rispondenza e di conformità
La Dichiarazione di rispondenza, come detto, attesta la conformità di un impianto alle normative vigenti in materia di sicurezza, efficienza energetica e funzionalità; viene rilasciata da un professionista abilitato (ingegnere, architetto, perito industriale); è obbligatoria per alcuni tipi di impianti; NON sostituisce la dichiarazione di conformità. Quest’ultima (DiCo):
- attesta la conformità di un prodotto alle normative vigenti in materia di sicurezza e di caratteristiche tecniche
- viene rilasciata dal fabbricante o dal suo mandatario
- è obbligatoria per tutti i prodotti immessi sul mercato
- può essere sostituita dalla DiRi SOLO in alcuni casi specifici, vale a dire:
- per impianti realizzati prima del 27 marzo 2008
- per impianti di potenza inferiore a 3 kW (per i quali la DiCo non è obbligatoria).
Dunque, sintetizzando le principali differenze:
DiRi | DiCo | |
Oggetto | si riferisce ad un impianto | si riferisce ad un prodotto |
Soggetto rilasciante | è rilasciata da un professionista abilitato | è rilasciata dal fabbricante o dal suo mandatario |
Obbligatorietà | è obbligatoria per alcuni tipi di impianti (elettrici, del gas, di riscaldamento, di climatizzazione) | è obbligatoria per tutti i prodotti immessi sul mercato |
Funzione | tutela la sicurezza degli utenti | tutela il consumatore |
Dichiarazione di rispondenza: casi in cui è richiesta
La DiRi è richiesta per impianti:
- elettrici: a seguito di qualsiasi intervento di modifica, ampliamento o manutenzione
- di riscaldamento e climatizzazione: a seguito di installazione, manutenzione o sostituzione della caldaia
- a gas: a seguito di qualsiasi intervento di modifica, ampliamento o manutenzione
- idrici: a seguito di installazione, manutenzione o sostituzione di tubazioni e sanitari.
Dunque, è necessario esserne in possesso in caso di:
- ristrutturazioni
- vendita di immobili: è obbligatoria per tutti gli impianti della struttura; può essere sostituita dalla Dichiarazione di Conformità (DiCo) se ancora valida
- nuove installazioni (deve essere rilasciata al termine dei lavori)
- allacciamento di nuove utenze
- richiesta di certificato di agibilità
- apertura di nuove attività commerciali.
Facciamo un esempio pratico: durante la ristrutturazione di un appartamento si modifica l'impianto elettrico; al termine dei lavori, il tecnico abilitato rilascia la DiRi; il proprietario deve conservarla insieme alla documentazione relativa all'intervento di manutenzione; in caso di vendita dell'immobile, il proprietario deve consegnare la DiRi all'acquirente.
Elementi che influenzano il costo della dichiarazione
Il costo della Dichiarazione di Rispondenza varia in base a diversi fattori:
- tipo di impianto: maggiore complessità e maggiori dimensioni richiedono più soldi per la verifica e la redazione
- complessità dell'intervento: ristrutturazioni complesse richiedono una DiRi più dettagliata e costosa rispetto ad esempio alle nuove installazioni
- regione: alcune prevedono oneri aggiuntivi per la presentazione
- urgenza del servizio: richiedere la DiRi in tempi brevi può comportare un costo aggiuntivo
- reputazione del professionista (quelli più rinomati possono avere tariffe più elevate)
- costi aggiuntivi: spese amministrative, costi di sopralluogo da parte del tecnico abilitato, eventuali analisi e verifiche specifiche dell'impianto fanno aumentare la spesa.
Diciamo che grosso modo le fasce di prezzo vanno:
- Da 400 a 800 euro per un impianto elettrico
- Da 250 a 500 euro per un impianto di riscaldamento
- Da 130 a 400 euro per un impianto idrico.
Ovviamente è sempre importante richiedere preventivi a più professionisti abilitati per scegliere l'offerta più conveniente.
Possibili risparmi e incentivi
La Dichiarazione di Rispondenza è necessaria ad attestare la sicurezza e l'efficienza energetica degli edifici, però esistono diverse opportunità di risparmio e incentivi fiscali che possono renderla più conveniente. Ad esempio, il Bonus ristrutturazioni, che consiste nella detrazione del 50% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici, include anche il costo della Dichiarazione di Rispondenza.
Come detto, questo tipo di dichiarazione ha lo scopo di salvaguardare la sicurezza degli utenti, esattamente come tutti gli interventi di manutenzione, soprattutto se preventiva. Far effettuare regolari controlli degli impianti ad un tecnico abilitato riduce il rischio di guasti improvvisi e costosi interventi di riparazione.
La figura del professionista abilitato: ruolo e onorari
Il professionista abilitato che si assume la responsabilità della relazione deve possedere:
- conoscenza delle normative vigenti in materia di sicurezza e di efficienza energetica degli impianti
- capacità di eseguire sopralluoghi e verifiche tecniche
- abilità nella redazione di documenti tecnici.
Gli onorari delle sue prestazioni variano in base ai fattori diversi sopracitati:
- tipologia di impianto
- complessità dell'intervento
- regione
- reputazione,
oscillando tra i 150 e 200 euro per impianti semplici, e i 500 e 800 euro per quelli più complessi.
La scelta del professionista abilitato al quale rivolgersi è importante per la sicurezza e l'efficienza degli impianti, anche perché in caso di incidente o malfunzionamento il proprietario potrebbe essere ritenuto responsabile. Come trovare un professionista abilitato?
È possibile consultare gli albi professionali online, chiedere consigli ad amici e parenti, oppure adoperare direttamente il nostro portale: Quotalo permette di richiedere preventivi a più esperti (fino a 3, completamente gratuiti) e scegliere l'offerta più conveniente dal punto di vista economico e più confacente alle proprie esigenze (ad esempio, rispetto alla vicinanza al proprio domicilio).