Danno patrimoniale per sinistro stradale

21 Dicembre 2017 - Redazione

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Qualora vi sia occorso un incidente in macchina, sappiate che esistono dei criteri da applicare come base di calcolo per il danno patrimoniale a seguito di sinistro stradale, da aggiungere al conteggio dei danni non patrimoniali riportati per un infortunio automobilistico: vediamo quali sono.

Per quanto concerne la sfera economica, la quantificazione del risarcimento del danno patrimoniale conseguente al sinistro stradale viene effettuata in base al reddito di di lavoro, maggiorato dei redditi esenti e al lordo delle detrazioni e delle ritenute di legge, se si tratta di lavoratore dipendente, mentre per il lavoro autonomo ci si base sul reddito netto che risulta il più elevato tra quelli dichiarati negli ultimi tre anni. In tutti gli altri casi il reddito su cui ci si basa ai fini dell’indennizzo non può essere inferiore a tre volte l'ammontare annuo della pensione sociale.

Quindi si danno tre casi: .
  • se si possiede un lavoro, è il reddito che proviene questo che va posto a base del calcolo del danno economico subito per via di un sinistro stradale
  • se non si possiede un reddito da lavoro, viene fissato il triplo della pensione sociale come base del calcolo
  • se il lavoro nei quali si è impegnati è di tipo saltuario, ancora una volta viene posto a base del calcolo il triplo della pensione sociale.


Questo significa che se pure il reddito effettivamente percepito e perduto a seguito dell’incidente fosse più basso rispetto al triplo della pensione sociale, sarebbe esso a fare fede….

Danno patrimoniale per sinistro stradale foto 2

Tuttavia, nel caso di un lavoratore ancora giovane che avrebbe potuto godere di promozioni e aumenti salariali qualora l’incidente non avesse ridotto la sua capacità lavorativa, il giudice può aumentare equitativamente il reddito da porre a base del calcolo del danno patrimoniale a seguito di sinistro stradale: è bene precisare però che spetta al danneggiato l’onere di addurre prove ed elementi oggettivi che possano legittimare la deduzione del giudice in tal senso.

Emblematico il caso di un ex studente la cui invalidità permanente, causata da un incidente stradale, gli aveva impedito di continuare gli studi di ragioneria: il giudice di I grado pur riconoscendo il 30% di invalidità permanente ritenne che non fosse stato dimostrato il nesso causale fra l'interruzione degli studi e l'incidente subito, mentre la Cassazione, alla quale il ragazzo avanzò ricorso, stabilì che in caso di minore per la liquidazione si tenessero in considerazione gli studi effettuati e le attitudini per eseguire una previsione sul futuro lavoro e sull’entità della remunerazione.

In buona sostanza, nel calcolo del risarcimento del danno patrimoniale subito a causa di un incedente in auto vanno inclusi tanto il danno emergente, cioè quello che lede direttamente il patrimonio del soggetto, quanto il danno da lucro cessante, vale a dire la diminuzione dei guadagni.

Eppure un incidente non provoca solo danni suscettibili di valutazione economica, ma anche quelli ascrivibili alla categoria di danno non patrimoniale, nella quale sono ricompresi unanimamente il danno biologico (ovverosia la lesione della integrità psico fisica), il danno morale (cioè la sofferenza derivante dalla lesione) e il danno esistenziale (ovverosia il pregiudizio conseguente).

Al fine di valutare in maniera quanto più possibile esatta l’ammontare del danno non patrimoniale patito a seguito di incidente stradale è necessario personalizzare il danno biologico, tenendo conto delle pregresse abitudini di vita del soggetto leso, di quanto tempo è stato necessario trascorresse in ospedale, del numero e del tipo di terapie a cui ha dovuto sottoporsi, della natura e gravità delle lesioni subite.

In particolare, la valutazione del danno biologico, effettuata con accertamento medico, deve tenere in considerazione tanto l'invalidità temporanea, cioè quella che intercorre tra l’incidente e la guarigione, quanto l'invalidità permanente, ovverosia quella ineliminabile, non soggetta a risoluzione: per ogni giorno di invalidità temporanea viene stabilita una somma di denaro (in base ad apposite tabelle) mentre all'invalidità permanente vengono attribuiti punti percentuali: in questo consiste il risarcimento del danno non patrimoniale da sinistro stradale.

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