Elusione fiscale: cos'è e cosa la distingue dall'evasione

30 Aprile 2018 - Redazione

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È probabile che si sia sentito parlare, e spesso, di evasione fiscale, ma è altrettanto plausibile che non tutti sappiano cosa sia invece l' elusione fiscale: sebbene si tratti di comportamenti che hanno un obiettivo comune, cioè pagare meno tasse e "aggirare" le norme fiscali, esiste una differenza sostanziale tra elusione fiscale ed evasione fiscale, soprattutto per quanto riguarda limiti e conseguenza in ambito penale e amministrativo.

Mentre l'evasione fiscale mira ad occultare e a contrastare il prelievo fiscale, l'elusione fiscale rappresenta un vero e proprio abuso del diritto, ovvero un insieme di comportamenti e azioni finalizzato a raggirare le leggi a proprio vantaggio, con condotte che indirettamente portano alla diminuzione del prelievo fiscale: questo significa che entrambe sono sanzionabili dal punto di vista amministrativo, ma solo l'evasione fiscale determina anche conseguenze di natura penale.

Come si sostanzia l'evasione fiscale?
Ad esempio, mancando di emettere fatture e scontrini quando vengono venduti beni o servizi, oppure presentando dichiarazioni dei redditi incomplete per diminuire la pressione fiscale.

Come detto l’evasione fiscale può essere sanzionata sia sul piano amministrativo che penale, in funzione dell'importo non versato allo Stato.

Assai diversa l’elusione fiscale perché, sebbene anche in questo caso l’obiettivo ultimo sia l’inadempimento totale o parziale dei propri obblighi fiscali e tributari, l’elusione fiscale consiste in operazioni prive di sostanza economica che, seppur rispettando la legge, realizzano degli indiretti vantaggi fiscali al contribuente, tant’è che con la legge n. 212/2000 il concetto di elusione fiscale è stato accorpato all’abuso del diritto: "configurano abuso del diritto una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti".

E questo determina l'irrilevanza penale dell’elusione fiscale, che può essere punita "solo" con sanzioni amministrative commisurate all'importo eluso al Fisco.

E tuttavia non si tratta di una questione marginale, dal momento che si è stimato che ogni anno vengono nascosti al Fisco 600 miliardi da parte delle multinazionali, soprattutto americane, a danno di Paesi come Italia, Francia e Germania.

I tre più grandi paradisi fiscali sono, a sorpresa, Olanda, Lussemburgo e Irlanda, che insieme rappresentano quasi metà dell'elusione fiscale internazionale delle grandi società.

Per l'Italia in particolare, nel 2015 i trasferimenti dei ricavi all’estero hanno eroso di quasi un quarto la base imponibile del prelievo, con un ammanco di quasi 7 miliardi e mezzo di euro: ammanco che, facile a capirsi, hanno dovuto compensare i normali lavoratori dipendenti o autonomi, i pensionati e anche - attraverso l'Iva sui beni di consumo - le persone i cui redditi sono così bassi da restare al di sotto delle soglie tassabili, versando tutti più tasse!

Questo dimostra come le questioni tributarie, lungi dall'essere una "faccenda altrui" abbia ricadute importanti sulle tasche di tutti… ed è per tutti che noi di Quotalo abbiamo pensato ad uno strumento che permetta di avvalersi di consulenze tributarie professionali e qualificate, senza però dover spendere cifre esorbitanti, ma garantendo al contrario uno dei rapporti costi/benefici più soddisfacenti del web…

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