Fotovoltaico: il calo dei prezzi in Italia

08 Giugno 2015 - Redazione

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Dagli esordi dell'apparizione del fotovoltaico in italia ad oggi è stato registrato 
un notevole abbassamento dei prezzi  dovuto alla diminuzione dei costi di produzione
e ad un'aumentata concorrenza con conseguente beneficio per il consumatore.

Il graduale calo ha inizio nel 2011 (anno in cui  il prezzo dei pannelli fotovoltaici cade in 
picchiata) con il decreto per  l'avvio del 4° Conto Energia che accompagna il mercato 
fotovoltaico italiano verso la piena maturità. Il decreto evidenzia che, raggiunta questa 
condizione, prevista dal dispositivo di legge nel limite massimo temporale del 2016, non 
sarà economicamente più necessario incentivarne lo sviluppo, il  che sottolinea come il 
sistema energetico sia all’avvio di una vera e propria novità epocale, quella del solare 
senza sussidi.

La diminuzione del trend riscontrato, è riferito ai costi dei produttori. Rispettivamente: il 
prezzo del silicio utile nella fabbricazione dei pannelli fa registrare un -28%, le celle in 
silicio hanno un prezzo minore del 15%, mentre quello di un wafer policristallino è sceso 
del 23% . Per quanto riguarda i prezzi per  l’utente finale, grazie alla diminuzione dei costi 
del prodotto, sono risultati più bassi. (I PREZZI DALL'INIZIO DEGLI ANNI 2000 AL 2011 
CALANO DAL 20% AL 35%, NEL 2013 SI REGISTRA UN GRADUALE RALLENTAMENTO).

Il solare, è quindi già oggi a determinate latitudini nel nostro paese, pienamente in grado 
di competere con la generazione elettrica da fonti fossili. 

Il notevole calo dei costi per i pannelli solari e le batterie, in combinazione con l’aumento 
delle tariffe elettriche, stanno rendendo infatti questa tecnologia sempre più sostenibile e 
redditizia senza aiuti finanziari in diversi mercati europei, tra cui la Germania, la Spagna e 
l’Italia.

In questi Paesi, in particolare nel corso degli ultimi cinque anni, si è potuto, quindi, 
assistere a un notevole aumento della capacità di energia solare. Lo Stato ha tagliato le 
tariffe o modificato i piani di incentivazione, nonostante ciò, i nuovi impianti solari hanno 
proseguito la loro ascesa a un ritmo molto più elevato di quanto previsto dai piani d’azione 
statali sulle rinnovabili.

Proprio per la difficoltà di stare dietro a questa corsa, in Italia si è deciso di istituire un tetto 
massimo di spesa all’incentivazione di questa tecnologia pari a 6,7 miliardi di euro l’anno.

Lo sprone principale che spiega il boom del fotovoltaico, oltre agli incentivi stessi degli anni
addietro, è il forte calo dei costi degli impianti fotovoltaici a livello globale, che sono diminuiti di più del 50% negli ultimi cinque anni, rendendo più accessibile l’investimento.

Motivo per cui, anche senza sovvenzioni, in Italia, l’installazione di impianti solari dovrebbe continuare a essere economicamente vantaggiosa, anche nel caso in cui alcune limitazioni come lo 
scarso accesso al credito, e la crisi del settore edilizio non permetteranno di sfruttarne 
appieno il potenziale.

In ogni caso, i prezzi degli impianti fotovoltaici sono oggi di circa il 60% più bassi rispetto al terzo 
trimestre del 2008, un dato che deve necessariamente far riflettere sul definitivo vantaggio
dell'installazione di pannelli solari sul proprio tetto domestico o della propria attività.

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