Cosa è il green gardening, la pratica di giardinaggio ecosostenibile
07 Dicembre 2023 - Redazione
Guida al green gardening: consigli per un giardinaggio sostenibile e rispettoso dell'ambiente
Quando si parla di impatto ambientale, si fa riferimento all'influenza che le attività umane hanno sull'ambiente naturale. Negli ultimi decenni, esso è diventato sempre più evidente e preoccupante a causa di diversi fattori, tra cui l'aumento della popolazione, lo sviluppo industriale, l'agricoltura intensiva, l'estrazione delle risorse naturali e l'inquinamento.
Uno dei principali effetti dell'impatto ambientale antropologico è il cambiamento climatico, che si manifesta con l'aumento delle temperature ma anche del livello del mare, con l'acidificazione degli oceani e con eventi meteorologici sempre più estremi e sempre più frequenti.
Il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza di molte specie e può avere conseguenze devastanti per tutte le forme di vita sulla Terra; l'impatto ambientale si manifesta infatti anche attraverso la perdita di biodiversità, che rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza degli ecosistemi, poiché ogni specie svolge un ruolo unico nel mantenimento dell'equilibrio ecologico.
Per provare a mitigare questi effetti diventa allora fondamentale adottare comportamenti e pratiche più sostenibili, e ciò implica, tra le altre cose, la transizione verso fonti di energia rinnovabile per ridurre le emissioni di gas serra, l'adozione di pratiche agricole sostenibili che minimizzano l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, la conservazione delle risorse idriche, il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti, ma anche il giardinaggio ecologico è una buona pratica atta a ridurre l'impatto ambientale. In che modo? Scopriamolo insieme.
- Indice contenuti
- Cos'è il green gardening, la pratica di giardinaggio ecosostenibile
- L'importanza della scelta delle piante
- L'importanza di piantare alberi
- Piantare verdura e frutta per autoproduzione
- Perché e come allontanare i parassiti senza pesticidi
- Il risparmio idrico
- Perché e come fertilizzare col compost
- ancora un paio di consigli
- come contattare un giardiniere esperto
Cos'è il green gardening, la pratica di giardinaggio ecosostenibile
Il green gardening, o giardinaggio ecologico, è un approccio che mira a coltivare e mantenere un giardino in modo sostenibile, riducendo al minimo l'impatto negativo sull'ambiente concentrandosi principalmente su:
- Conservazione delle risorse naturali;
- Promozione della biodiversità;
- Riduzione dell'uso di prodotti chimici nocivi.
Una delle componenti chiave del green gardening, comunque, è la gestione consapevole dell'acqua; questo implica il ricorso all'irrigazione a goccia o a sistemi di raccolta dell'acqua piovana. Ridurre lo spreco idrico nel giardinaggio non solo contribuisce alla conservazione delle risorse, ma può anche ridurre i costi dell'approvvigionamento idrico.
Un altro aspetto importante del green gardening è la scelta di piante native ed autoctone del luogo che richiedano quindi meno manutenzione e che siano maggiormente adattate alle condizioni climatiche specifiche della regione.
Le piante native supportano la biodiversità locale, fornendo habitat e cibo per insetti, uccelli e altre specie, rendendo nettamente meno necessario l'utilizzo di prodotti chimici nocivi come pesticidi e fertilizzanti sintetici, che non solo contaminano il suolo, l'acqua e l'aria, ma danneggiano anche gli ecosistemi e la salute umana. Una valida alternativa a questi prodotti è rappresentato dall'uso di tecniche naturali di controllo dei parassiti, come l'uso di insetti predatori o la coltivazione di piante che respingono gli insetti nocivi.
Infine, il green gardening include anche la pratica del compostaggio, che riduce la quantità di rifiuti organici che finiscono nelle discariche e fornisce un fertilizzante naturale per il giardino.
Trasformare gli scarti alimentari e vegetali in compost crea un ciclo di nutrienti sostenibile e riduce la dipendenza dai fertilizzanti chimici.
L'importanza della scelta delle piante
Come detto, la scelta delle piante giuste riveste un'importanza fondamentale. Se non ci sono piante native disponibili o si desidera una maggiore varietà, è importante scegliere piante adattate al clima locale, che sono adatte a sopportare le condizioni specifiche del luogo, come le temperature, le precipitazioni e la lunghezza delle stagioni. Le piante adattate al clima locale richiedono meno acqua, meno fertilizzanti e meno cure intensive rispetto alle specie esotiche.
È importante anche scegliere piante a basso fabbisogno idrico, poichè considerare la quantità di acqua necessaria per coltivare una pianta è importante per ridurre l'impatto ambientale. Molte piante succulente, piante xerofite o piante che crescono naturalmente in ambienti aridi sono ottime scelte per un giardino a basso consumo idrico, così come un'altra valida opzione è la scelta di piante perenni, ossia quelle che vivono per più di due anni. Coltivarle nel proprio giardino riduce la necessità di sostituire le piante annualmente, risparmiando risorse e riducendo l'impatto ambientale. Le piante perenni stabiliscono anche radici più profonde nel suolo, contribuendo alla sua stabilità e alla conservazione dell'acqua.
Qualunque sia la scelta, è sempre consigliabile cercare varietà resistenti alle malattie e agli insetti piuttosto che dipendere dai pesticidi per il controllo dei parassiti. Alcune piante infatti sono naturalmente più resistenti e possono richiedere meno trattamenti.
Inoltre, scegliere piante che attirano insetti utili come api e farfalle, può contribuire a creare un equilibrio ecologico nel giardino.
A tal proposito, gli insetti impollinatori sono essenziali per il processo di impollinazione delle piante, che a sua volta favorisce la produzione di frutta, semi e la riproduzione delle piante stesse.
Alcune categorie di piante che sono generalmente benefiche per gli insetti impollinatori sono:
- Fiori ricchi di nettare: forniscono una fonte di cibo essenziale per gli insetti e li incoraggiano a visitare il giardino. Alcuni di essi sono lavanda, borragine, calendula, salvia, echinacea e verbena bonariensis.
- Piante ospiti per le larve delle farfalle: è importante includere piante che fungono da ospiti per le larve delle farfalle, come l'asclepias, anche detta erba delle farfalle, e la brassica rapa. Coltivare queste piante offre alle farfalle un ambiente adatto per completare il loro ciclo di vita.
- Piante con fioriture stagionali: assicurano fiori disponibili per gli insetti impollinatori in diverse stagioni. Dunque, piante primaverili come crochi, scilla, erbe aromatiche come il rosmarino e l'aglio ornamentale; piante estive come lavanda, erigeron, rudbeckia e echinacea, ma anche piante autunnali come astri, sedumi e Eupatorium.
L'importanza di piantare alberi
Anche piantare alberi è di fondamentale importanza per diversi motivi e porta con sé numerosi vantaggi: tanto per cominciare, attraverso il processo di fotosintesi gli alberi assorbono l'anidride carbonica presente nell'atmosfera e ne immagazzinano il carbonio nel legno e nelle foglie.
Questo aiuta a ridurre l'eccesso di CO₂ nell'atmosfera, mitigando gli effetti dell'effetto serra e aiutando a rallentare il cambiamento climatico; attraverso i loro stomi e attraverso le foglie, gli alberi sono in grado anche di catturare sostanze nocive come l'anidride solforosa, l'ozono e gli ossidi di azoto, e le immobilizzano contribuendo così a migliorare la qualità dell'aria.
Non solo, durante la fotosintesi gli alberi producono ossigeno, tanto che le foreste sono spesso definiti come "i polmoni del pianeta" poiché forniscono una significativa quantità di ossigeno attraverso il processo di respirazione.
Altri ruoli assolutamente fondamentali svolti dagli alberi risiedono nella protezione del suolo, delle risorse idriche e della biodiversità che questi forniscono; le radici degli alberi aiutano infatti a prevenire l'erosione del suolo, mantenendo la sua stabilità, inoltre gli alberi possono agire come una sorta di filtro naturale, aiutando a purificare l'acqua piovana che scorre nel terreno. Questo contribuisce a ridurre il rischio di inondazioni e migliorare la qualità delle risorse idriche sotterranee.
Infine, offrendo habitat e rifugio a molte specie sia animali che vegetali, piantare alberi e preservare le foreste contribuisce alla conservazione della biodiversità e alla protezione delle specie minacciate.
Piantare verdura e frutta per autoproduzione
Da un punto di vista ambientale e personale, coltivare la propria frutta e la propria verdura consente di avere prodotti freschi e di alta qualità sempre a portata di mano, potendo anche optare per un approccio biologico che punti a limitare o eliminare l'uso di pesticidi e fertilizzanti.
La produzione di cibi industriali inoltre spesso richiede il trasporto su lunghe distanze, l'uso di imballaggi e l'impiego di risorse energetiche per la refrigerazione; mentre l’autoproduzione contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio e a risparmiare energia.
Sebbene possa richiedere un investimento iniziale per attrezzature e materiali, coltivare i propri alimenti può ridurre i costi a lungo termine, specialmente se se ne producono una grande quantità.
Per iniziare a piantare la tua frutta e verdura, ecco alcuni passi da seguire:
- Scegli le piante adatte al tuo clima e alle condizioni del terreno;
- Rimuovi le erbacce e migliora la fertilità con compost o fertilizzanti organici;
- Acquista semi o piantine da vivai locali o fai trapianti da ortaggi comprati al supermercato;
- Assicurati di fornire alle piante l'acqua necessaria e di posizionarle in un'area con la giusta quantità di luce solare;
- Mantieni il giardino pulito e proteggi le piante da parassiti e malattie utilizzando tecniche di gestione integrata dei parassiti e soluzioni naturali;
- Raccogli i tuoi prodotti quando sono pronti per essere consumati.
Ricorda che coltivare la propria frutta e verdura richiede impegno, pazienza e apprendimento continuo, ma è un'esperienza gratificante che ti connette con la natura e ti permette di nutrirti in modo sano e sostenibile.
Perché e come allontanare i parassiti senza pesticidi
Allontanare i parassiti senza l'uso di pesticidi può essere un approccio più sicuro ed ecologico per proteggere le piante e gli ambienti circostanti, ma come fare? Innanzitutto, cambiare tipo di coltura in un dato terreno ogni anno aiuta a interrompere il ciclo di vita dei parassiti specifici che potrebbero infestare una determinata specie.
Come si anticipava poi, alcune piante possono fungere da repellenti naturali contro specifici parassiti; la coltivazione di aglio o cipolle ad esempio può tenere lontane le mosche, mentre le piante aromatiche come la menta, la lavanda o la citronella possono respingere insetti come zanzare e moscerini.
Assicurati sempre di fornire una corretta irrigazione, una nutrizione adeguata e di rimuovere le erbacce che potrebbero ospitare i parassiti, e controlla regolarmente le tue piante per individuare eventuali infestazioni e rimuoverle rapidamente.
Anche reti o tessuti protettivi possono impedire agli insetti di raggiungere le piante, così come l'introduzione di predatori o parassitoidi naturali come le coccinelle, che possono aiutare a controllare gli afidi.
Infine, l'olio di neem, l'olio di menta piperita o l'aceto possono essere utilizzati in modo mirato per controllare i parassiti, ma è importante usarli con cautela e rispettando le dosi raccomandate per evitare danni alle piante.
Il risparmio idrico
Preservare l'acqua è un aspetto assolutamente cruciale per proteggere una delle risorse naturali più preziose che abbiamo, perciò oltre alla selezione di piante adatte al clima locale o native, ci sono altri consigli pratici da considerare per ridurre il consumo idrico nel giardino, come pianificare gli spazi con oculatezza, creando sezioni con esigenze idriche simili.
Questo approccio consente di fornire solo l'acqua necessaria alle aree specifiche, riducendo lo spreco e garantendo un uso più efficiente delle risorse.
L'applicazione di uno strato di pacciame organico intorno alle piante, come paglia, corteccia o trucioli di legno, non solo limita l'evaporazione del suolo, ma trattiene anche l'umidità, proteggendo le radici dalle condizioni climatiche estreme.
I già citati sistemi di irrigazione a goccia o a pioggia possono contribuire a fornire acqua direttamente alle radici delle piante, minimizzando l'evaporazione e riducendo gli sprechi: è inoltre sempre consigliabile evitare l'irrigazione durante le ore più calde per ridurre al minimo l'evaporazione.
Per verificare se il terreno necessiti o meno di irrigazione, è utile utilizzare un indicatore di umidità del suolo o semplicemente toccare il terreno per assicurarsi che non sia eccessivamente secco prima di procedere all'irrigazione.
Anche installare un sistema per la raccolta dell'acqua piovana offre un'opportunità ecologica per irrigare il giardino durante periodi di siccità, sfruttando una risorsa naturale a disposizione.
Per quanto sembri scontato poi, anche la rimozione delle erbacce può rivelarsi particolarmente utile perchè non solo favorisce l'aspetto ordinato del giardino, ma riduce anche la competizione per l'acqua e i nutrienti.
Infine, raccogliere l'acqua di scarico dalla doccia o dall'acquario per l'irrigazione delle piante può essere un metodo intelligente per ridurre il consumo idrico complessivo del giardino.
Perché e come fertilizzare col compost
Fertilizzare con il compost è un'ottima pratica per migliorare la salute del suolo e fornire nutrienti alle piante in modo naturale ed ecologico.
Il compost è infatti ricco di sostanze organiche e nutrienti essenziali, come azoto, fosforo, potassio e micronutrienti, ma è anche in grado di migliorare la struttura del suolo favorendo un migliore drenaggio dell'acqua e migliorando la ritenzione dell’umidità. Aggiungendo il compost al terreno, si promuove la formazione di aggregati del suolo, che favoriscono la porosità e l'aerazione, consentendo alle radici delle piante di crescere in modo sano.
I microrganismi benefici presenti nel compost aiutano a decomporre la materia organica, rendendo i nutrienti più disponibili alle piante e creando un ambiente equilibrato per la vita nel suolo.
Come utilizzare il compost nella maniera migliore?
- Assicurati di avere un compost maturo e ben decomposto, che abbia un aspetto scuro e un odore terroso. Assicurati che non ci siano materiali freschi o non decomposti che potrebbero bruciare le radici;
- Applica il compost in strati sottili sul terreno intorno alle piante. In generale, puoi applicare da 2 a 5 centimetri di compost all'anno. Evita di sovraccaricare, poiché un'eccessiva quantità potrebbe creare un ambiente troppo ricco di nutrienti per le piante;
- Distribuisci uniformemente il compost, evitando di accumularlo direttamente sulle radici. Puoi anche mescolare il compost con il terreno durante la preparazione del letto di semina o trapianto;
- Fertilizza con il compost durante la stagione di crescita delle piante, quando possono trarre il massimo beneficio dai nutrienti aggiunti, vale a dire a inizio primavera o autunno;
- Ripeti l'applicazione del compost ogni anno o secondo le esigenze delle piante.
L'uso regolare del compost contribuirà a migliorare la fertilità del suolo nel tempo e a promuovere piante più sane e vigorose.
Ancora un paio di consigli
Altri due consigli immancabili in un giardino ecologico sono:
- Utilizza materiali riciclati come ad esempio mobili da giardino fatti con pallet riciclati, bordature ottenute con vecchie mattonelle o pietre riutilizzate e contenitori di riciclo adoperati come vasi per le piante;
- Se hai illuminazione esterna, opta per lampade a energia solare. Utilizza l'energia solare anche per alimentare altre apparecchiature, come pompe per fontane o sistemi di irrigazione.
Come contattare un giardiniere esperto
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