Cosa sono gli addolcitori d'acqua e quali sono i migliori ad uso domestico nel 2025?

19 Novembre 2024 - Redazione

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Cos’è la durezza dell'acqua e come funzionano gli addolcitori

Gli addolcitori d'acqua sono dispositivi che rimuovono i minerali duri dall'acqua, come il calcio e il magnesio, che possono causare molteplici problemi quali ad esempio depositi di calcare, che si accumula su superfici e apparecchiature idrauliche come tubi, caldaie, scambiatori di calore e lavastoviglie riducendone ovviamente l'efficienza, la riduzione anche dell'efficacia dei detergenti, la secchezza di pelle e capelli e, chiaramente, un'alterazione nel gusto dell'acqua stessa, che può diventare sgradevole.

Gli addolcitori risolvono questi problemi ed oltre a prevenire fastidiosi depositi di calcare su sanitari, rubinetti e superfici domestiche, riducendo la necessità di manutenzione, possono comportare un risparmio significativo sui costi di detergenti, ammorbidenti e altri prodotti per la pulizia.

È importante tuttavia sottolineare che essi non rappresentano la soluzione definitiva per tutti i problemi dell'acqua potabile perchè il loro uso non rimuove sostanze nocive o pericolose come invece farebbe un depuratore. 

È infatti bene non fare confusione tra addolcitori e depuratori, ma approfondiremo il tema nei paragrafi a venire.

 

Cosa sono gli addolcitori d'acqua e quali sono i migliori ad uso domestico nel 2025?

Uno dei migliori addolcitori d'acqua sul mercato è il modello Ecowater ECR3702, che utilizza la tecnologia ad osmosi inversa per eliminare i contaminanti dall'acqua; è infatti in grado di rimuovere fino al 99% del calcare oltre ad altri minerali e impurità, per produrre acqua di alta qualità. Il prezzo si aggira sui 1.500 euro.

Alta gamma anche per il modello Fleck 5600SXT, che utilizza un processo di scambio ionico per rimuovere il calcare dall'acqua. Questo addolcitore è in grado di produrre fino a circa 54 litri di acqua addolcita al minuto, ed è dotato di un display digitale per monitorare e regolare il livello di addolcimento. Il prezzo è di circa 900 euro.

Per chi cerca un prodotto più economico ma comunque di qualità, il modello Water2Buy W2B200 è una buona opzione; anche in questo caso viene utilizzato un processo di scambio ionico per rimuovere il calcare e altri minerali, ed è in grado di produrre fino a 1.250 litri di acqua addolcita al giorno, con una spesa che si aggira intorno ai 450 €.

Un'altra marca conosciuta è Kinetico, che offre una vasta gamma di modelli a differenti prezzi e funzionalità, da quelli più economici che utilizzano il processo di scambio ionico a quelli più avanzati con tecnologia ad osmosi inversa. I costi variano dai 500 fino ai 3.000 euro; anche la marca Culligan offre un’ampia scelta tra dispositivi che utilizzano il processo di scambio ionico, offrendo anche un servizio di installazione e manutenzione che garantisce il perfetto funzionamento, a prezzi che oscillano tra i 500 e i 1.500 euro.

Ci sono poi una serie di marchi italiani di altissima qualità che elenchiamo brevemente qui sotto:

  • Euroacque: offre un ventaglio che comprende dai modelli più semplici a quelli più avanzati, che utilizzano il processo di scambio ionico e sono dotati di funzioni come il controllo automatico del livello di addolcimento e la regolazione della durezza dell'acqua. I prezzi anche qui oscillano mediamente dai 500 ai 1.500 euro circa;
  • Aquamatic: produce addolcitori d'acqua sia per uso domestico che commerciale, con una vasta gamma di modelli e funzionalità, i cui costi variano mediamente dai 600 ai 2.000 euro circa;
  • Miatech: interessante perché al processo di scambio ionico e a funzioni come il controllo automatico del livello di addolcimento e la regolazione della durezza dell'acqua associa anche la disinfezione mediante raggi UV; i costi si aggirano nella stessa fascia dei precedenti;
  • Tersystem: dispone sia di modelli domestici che commerciali, con una variazione media di prezzo dai 500 ai 2.500 euro.

In generale, quando si sceglie un addolcitore è importante considerare le proprie esigenze e il proprio budget, ma è essenziale scegliere un marchio affidabile e con una buona reputazione, in modo da garantirsi il funzionamento corretto e la durata nel tempo.

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Cos’è la durezza dell'acqua e come funzionano gli addolcitori

Quando si parla di durezza dell'acqua si fa riferimento alla quantità di minerali in essa disciolti, principalmente calcio e magnesio; questi minerali si accumulano attraverso il contatto con le rocce ed il suolo durante il percorso sotterraneo dell'acqua. 

La durezza viene poi misurata in termini di concentrazione di ioni di calcio e magnesio espressi in parti per milione, o PPM, o anche in gradi francesi, indicati con la dicitura °f, che corrisponde a 10 mg/l di carbonato di calcio.

Gli addolcitori rimuovono i minerali responsabili della durezza attraverso quel processo che viene chiamato scambio ionico: le resine scambiatrici di ioni, cariche negativamente, sono in grado di attirare e trattenere i minerali che invece sono carichi positivamente, come il calcio e il magnesio appunto; quando l'acqua passa attraverso la resina, i minerali vengono trattenuti e scambiati con ioni di sodio o potassio.

Periodicamente la resina deve essere rigenerata, cioè i minerali trattenuti devono essere rimossi attraverso un processo di lavaggio con una soluzione di sale; in questo modo, la resina può continuare a lavorare per ridurre la durezza dell'acqua.

 

Che caratteristiche hanno le varie tecnologie in uso per il miglioramento qualitativo dell’acqua domestica

Lo scopo di ottenere acqua qualitativamente migliore può comunque essere raggiunto attraverso tecnologie differenti:

  • Decalcificatori d'acqua magnetici anche noti come anticalcari magnetici: funzionano utilizzando un campo magnetico per ridurre la formazione di calcare; vengono solitamente posizionati vicino all'ingresso principale dell'acqua in casa o nell'edificio, per cui l'acqua passa attraverso un tubo avvolto attorno a un magnete che altera il processo di formazione del calcare, impedendo alla calcite di cristallizzarsi; la loro efficacia è però inficiata dall’incapacità di rimuovere altri contaminanti
  • Addolcitori d'acqua elettronici: sono simili ai precedenti, ma invece di utilizzare un campo magnetico generano un campo elettrico; anche in questo caso la rimozione di altri contaminanti è limitata
  • Addolcitori d'acqua ad osmosi inversa: utilizzano una membrana semipermeabile per rimuovere i contaminanti, per cui l'acqua viene forzata attraverso la membrana ad alta pressione, in modo che questi rimangano sulla superficie della membrana, mentre l'acqua pulita passa attraverso; tali dispositivi possono rimuovere una vasta gamma di contaminanti, inclusi metalli pesanti, pesticidi e virus
  • Addolcitori d'acqua per distillazione: bollono l'acqua per rimuovere i contaminanti e poi la condensano per produrre acqua pulita; tuttavia richiedono una grande quantità di energia per funzionare e possono rimuovere anche minerali benefici
  • Addolcitori d'acqua a scambio ionico: rimuovono i minerali duri sostituendoli con ioni di sodio, per cui l'acqua passa attraverso una colonna di resina scambiatrice di ioni, dove i minerali duri si legano alla resina e vengono sostituiti da ioni di sodio; sono efficaci ma richiedono manutenzione periodica
  • Addolcitori d'acqua a doppio corpo: utilizzano due colonne di resina scambiatrice di ioni, per cui mentre una è in uso l'altra viene rigenerata, cosicché il dispositivo funziona continuamente senza interruzioni
  • Addolcitori d'acqua cabinati: sono dispositivi di grandezza maggiore e sono progettati per gestire grandi volumi di acqua, motivo per cui sono spesso utilizzati in contesti industriali o commerciali, e possono utilizzare qualsiasi tecnologia di addolcimento menzionata.
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Addolcitori centralizzati o a caldaia?

La scelta va effettuata anche tra due tipologie di addolcitori differenti:

  1. Centralizzati: si tratta di sistemi che vengono installati nella tubazione principale, dalla quale poi si dipanano i collegamenti che portano l'acqua in tutta casa. Questo tipo di addolcitore richiede una pompa elettrica per il funzionamento e necessita di manutenzione regolare, come la sostituzione del sale utilizzato per il processo di addolcimento
  2. A caldaia: installati direttamente sulla caldaia, agiscono solo sull'acqua che entra in essa; non richiedono energia elettrica né una manutenzione frequente.

Entrambi sono efficaci nel ridurre la durezza dell'acqua e prevenire l'accumulo di calcare, per cui la scelta dipende dalle esigenze individuali.

acqua-addolcita-senza-calcare  

Addolcitori per trattare solo l'acqua da bere o addolcitori per trattare tutta l'acqua di casa?

La scelta di trattare solo l'acqua potabile o l'intera fornitura d'acqua dipende dunque innanzitutto da ciò che si desidera e dalle proprie esigenze personali; ad esempio, se si hanno bambini piccoli o persone con problemi di salute potrebbe essere importante avere accesso ad acqua potabile di alta qualità in tutta la casa e non solo in cucina.

Secondariamente, bisogna tenere conto della qualità dell'acqua di origine: se questa è buona, trattare solo l'acqua potabile potrebbe essere la scelta adatta, perché più economica e pratica rispetto all'installazione di un sistema di addolcimento centralizzato; se invece l'acqua è particolarmente dura o impura può essere necessario trattare l'intera fornitura, e in questo caso l'installazione di un modello centralizzato è quasi obbligata!

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Quali sono i reali vantaggi di installare un addolcitore d'acqua a casa propria, e quali gli eventuali svantaggi

Come per qualsiasi tecnologia, ci sono vantaggi e svantaggi da valutare, e li abbiamo riassunti qui sotto:

VANTAGGI SVANTAGGI
Riduzione dei depositi di calcare nelle tubature e negli elettrodomestici: lavastoviglie, lavatrici e caldaie funzionano meglio e durano più a lungo, riducendo così la necessità di riparazioni costose L'addolcitore potrebbe rimuovere anche alcuni minerali utili che apportano benefici per la salute; ciò significa che l'acqua addolcita potrebbe non essere così nutriente come quella non addolcita
Capelli più sani, pelle più morbida e meno irritata: il calcio e il magnesio nell'acqua possono irritare la pelle e seccare i capelli Il sale addolcente, aumentando il contenuto di sodio nell'acqua, potrebbe causare problemi alle persone con ipertensione o che comunque seguono diete a basso contenuto di sodio
Riduzione delle macchie sulle superfici: il calcare presente nell'acqua può causare macchie e aloni sulle superfici di rubinetti e vasche; l'uso di un addolcitore può ridurre la formazione di queste macchie

Se il sale addolcente non viene smaltito correttamente al termine del suo utilizzo potrebbe risultare inquinante

Risparmio di denaro a lungo termine, riducendo la necessità di riparazioni costose degli elettrodomestici e delle tubature

È necessario rivolgersi ad un installatore professionale e occuparsi di una regolare manutenzione

 

Differenze tra addolcitori e depuratori

Gli addolcitori e i depuratori d'acqua sono entrambi dispositivi che servono a migliorare la qualità dell'acqua, ma hanno scopi e funzioni differenti.

Gli addolcitori sono progettati per rimuovere i minerali che rendono l'acqua "dura", che come già detto può causare problemi come l'accumulo di calcare nelle tubazioni e negli elettrodomestici.

I depuratori d'acqua, invece, sono progettati per rimuovere le impurità come ad esempio cloro, batteri, virus, piombo e altri contaminanti, utilizzando diverse tecnologie per la rimozione, come la tecnologia della depurazione ad osmosi inversa, carboni attivi, raggi UV e filtri a membrana, o anche una combinazione di queste tecnologie per garantire che l'acqua sia sicura e potabile.

In sintesi, gli addolcitori sono utili per ridurre la durezza dell'acqua e prevenire l'accumulo di calcare, mentre i depuratori sono essenziali per rimuovere i contaminanti e garantire un’acqua sicura da bere.

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Normativa vigente sull'installazione degli addolcitori

In molte parti del mondo, l'acqua ha una durezza naturale elevata, il che può causare, come visto, problemi a tubature ed elettrodomestici.

Le norme che regolamentano l'uso degli addolcitori dell'acqua variano da Paese a Paese e da Stato a Stato, tuttavia esistono alcune linee guida comuni generali che regolamentano la progettazione, l'installazione e l'uso.

In molti paesi, gli apparecchi devono essere conformi alle norme di sicurezza e qualità dell'acqua potabile. Ciò significa che il dispositivo deve essere costruito con materiali non contaminanti, e deve essere progettato in modo tale da impedire la proliferazione di batteri o altri microrganismi.

Inoltre, non deve ovviamente alterare la composizione chimica dell'acqua sino a determinarne la non potabilità.

Ancora, è fatto divieto di installazione sulle fonti di acqua pubblica, o è comunque necessario ottenere l'autorizzazione dell'autorità competente ed è necessario che il dispositivo venga installato da un professionista qualificato. Infine, devono essere regolati in modo da non ridurre eccessivamente la durezza dell'acqua, poichè ciò potrebbe comportare la rimozione di minerali importanti per la salute; la quantità di minerali “residui” può variare a seconda del paese e della legislazione locale.

In Italia le norme che regolamentano l'uso degli addolcitori sono principalmente contenute nel Decreto Legislativo n. 31/2001, "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell'acqua destinata al consumo umano", che stabilisce i requisiti minimi di qualità dell'acqua destinata al consumo umano, nonché le procedure per la valutazione e gestione del rischio nell'approvvigionamento.

In particolare, l'articolo 6 stabilisce che l'acqua destinata al consumo umano deve essere priva di sostanze nocive e contaminanti in quantità tale da presentare rischi per la salute, mentre l'articolo 7 stabilisce che l'acqua debba avere un'adeguata durezza per garantire la salute e la protezione dei materiali e delle attrezzature che entrano in contatto con essa.

Per quanto riguarda gli addolcitori, il Decreto non definisce requisiti specifici per la progettazione o installazione, tuttavia:

  • L'articolo 13 dispone che detti strumenti non possano essere utilizzati per mascherare la presenza di sostanze nocive o pericolose nell'acqua, e che non debbano alterare la composizione dell'acqua in modo tale da renderla non potabile o dannosa, e inoltre che siano conformi alle norme di sicurezza e qualità dell'acqua potabile
  • L'articolo 15 determina che vadano progettati e costruiti in modo tale da prevenire la proliferazione di batteri o altri microrganismi, e che non contengano sostanze nocive o pericolose, e che l'installazione venga effettuata da personale qualificato e in conformità alle norme tecniche e di sicurezza applicabili
  • L'articolo 16 stabilisce che gli addolcitori vadano collegati alla rete idrica in modo tale da prevenire la contaminazione dell'acqua potabile e che siano dotati di dispositivi di sicurezza per evitare eventuali perdite di acqua o di sostanze nocive.

È necessario rispettare le disposizioni del Decreto Ministeriale n. 25/2012 e le norme UNI 8065 relative alla sicurezza degli impianti.

Tali regolamentazioni stabiliscono che l’addolcitore d’acqua deve essere idoneo esclusivamente al trattamento di acque fornite dall’acquedotto pubblico.

 

 

Detrazioni fiscali per l'installazione di addolcitori domestici

In Italia esistono alcune agevolazioni fiscali e bonus che potrebbero coprire parte dei costi di acquisto e installazione di un sistema di trattamento dell'acqua.

Per tutto il 2025, sarà ancora disponibile in bonus acqua potabile

Per favorire un uso più razionale dell'acqua e ridurre il consumo di contenitori in plastica, è previsto un credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi dedicati a:

  • filtraggio,
  • mineralizzazione,
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Questi sistemi devono essere finalizzati al miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano erogate dagli acquedotti.

L'agevolazione si applica su un importo massimo di:

  • 1.000 euro per ciascun immobile destinato a uso personale, per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile utilizzato per attività commerciali o istituzionali, per esercenti attività d’impresa, arti, professioni e per enti non commerciali.

Le informazioni relative agli interventi per ottenere il "bonus acqua potabile" devono essere trasmesse telematicamente all'ENEA. Sebbene la compilazione del questionario non sia obbligatoria, è utile per valutare l'effettiva riduzione dell'uso di plastica ottenuta.

Purtroppo, dal 2024 non è più possibile usufruire del Bonus Idrico che, introdotto dal Decreto Legge n. 93/2013, prevedeva la possibilità di ottenere un rimborso del 50% della spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione di dispositivi e sistemi per il risparmio idrico.

È quindi importante valutare attentamente l'installazione e le relative spese considerata la manutenzione periodica richiesta e l'aggiunta dei sali per la rigenerazione della resina, di cui abbiamo già parlato, ma che comportano un costo aggiuntivo.

Inoltre, l'addolcitore d'acqua può essere sconsigliato in alcune zone geografiche in cui l'acqua ha già una bassa durezza, o in cui l'acqua ha un contenuto elevato di ferro, manganese o altre sostanze che possono compromettere il corretto funzionamento dell'addolcitore d'acqua.

È quindi molto importante valutare attentamente la qualità dell'acqua della propria zona e consultare un tecnico specializzato per valutare la fattibilità dell'intervento, scegliere un prodotto di alta qualità, installarlo in modo corretto e garantirne una manutenzione adeguata. Grazie al servizio di Quotalo.it, è possibile mettersi in contatto con le migliori aziende di addolcitori del territorio e richiedere un preventivo gratuito senza alcun impegno.

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