Bagni disabili: dimensioni e normative da seguire per la ristrutturazione del bagno

23 Agosto 2024 - Redazione

Vota

Voto 5 su 1 voti

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.

Misure bagno disabili articolo Misure bagno disabili articolo Misure bagno disabili articolo

Bagni disabili: dimensioni e caratteristiche richieste dalla normativa

Nel corso degli ultimi anni è aumentata l’attenzione verso le persone con disabilità.

Una forma di dignità, civiltà e rispetto verso persone che vivono delle difficoltà specialmente di natura motoria (ma non solo) e che devono poter accedere ai servizi igienici in autonomia e nel rispetto della loro privacy.

La progettazione dei bagni per disabili è una realtà articolata disciplinata da norme ben specifiche che ne regolamentano i vari aspetti tecnici (misure e caratteristiche). Se vuoi approfondire gli aspetti legati ai prezzi medi ed alle variabili legate alla ristrutturazione del bagno puoi visualizzare questo articolo di approfondimento

Facciamo una panoramica completa su questo argomento fornendo indicazioni utili e pratiche per tutte quelle realtà, pubbliche e private, ricettive e di servizi pubblici, che hanno necessità di costruire o ristrutturare i servizi igienici conformandoli alle necessità delle persone disabili.

 

Normative di riferimento nazionali ed internazionali relative ai bagni per disabili

misure bagno disabili

Quando parliamo di progettazione di bagni per disabili facciamo riferimento al più ampio discorso dell’accessibilità. Un’accessibilità che deve essere non la mera applicazione di misure e standard, ma una prospettiva volta a ridurre il più possibile le difficoltà che una persona con disabilità potrebbe incontrare.

Spesso le norme sono l’effetto e la conseguenza di una consapevolezza acquisita, quindi non difficilmente sono sempre esaustive. Questo perché tanto la tecnologia quanto la capacità progettuale dei professionisti è in grado di individuare ed elaborare soluzioni sempre più efficaci che superano anche la normativa stessa (pur senza violarla).

È quindi importante avere un approccio di accessibilità da intendersi come un impegno verso l’autonomia di ogni individuo e la tutela della sua dignità.

In Italia la normativa di riferimento comprende leggi, decreti e norme tecniche che disciplinano la progettazione e l’allestimento dei bagni per disabili.

I principali riferimenti sono:

  • Legge 13/89 - Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati
  • Decreto Ministeriale 236/89 - Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Circolare ministeriale 1669/1989
  • Decreto del Presidente della Repubblica 503/96Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
  • Decreto legislativo 626/1994 - Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
  • Legge 104/1992Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

È utile fin da subito chiarire che la normativa (e il buon senso) non prevede la creazione di un bagno a parte per i disabili, ma di uno utilizzabile anche dalle persone con disabilità.

Per progettare un bagno è utile ricordare anche quali sono gli elementi essenziali che lo compongono: WC, corrimani, porta con anta scorrevole (o apertura a libro), segnaletica, appoggio ribaltabile, lavabo con rubinetteria con leva, specchio.

 

Dimensioni minime del bagno per disabili

La normativa vigente regolamenta le dimensioni minime che deve avere un bagno per disabili consapevoli di come questi spazi vengano utilizzati da persone che spesso utilizzano per la deambulazione sedie a rotelle, bastoni, stampelle o altri ausili che non solo occupano spazio ma condizionano le operazioni di manovra.

Inoltre non è da escludere che tali persone siano accompagnate da un assistente e che pertanto vada tenuto conto anche di questo elemento.

Dopo questa premessa si può considerare:

  • Distanza servizi – almeno 80-90 cm
  • Distanza del sedile dall’ostacolo frontale più vicino – 65-75 cm
  • Cerchi di rotazione di 360° - 150-170 cm
  • Dimensioni porta (con apertura verso l’esterno) – 85 cm
  • Larghezza corridoi – minimo 100 cm

Queste misure minime tengono conto dello spazio necessario a una persona che per camminare utilizza il bastone o le stampelle così come quello impiegato da una persona che si muove su una sedia a rotelle.

Quando si progetta un bagno per disabili, si consiglia di prevedere degli spazi funzionali a permettere un giro di 360° (cerchi di rotazione) in modo da consentire uno spazio di manovra adeguato a un’ampia tipologia di persone disabili.

A questo fa riferimento anche la distanza del sedile del sanitario rispetto all’ostacolo frontale, in quanto risponde allo spazio necessario a una persona per spogliarsi e rivestirsi. Per questo motivo uno standard di pianta quadrata è di un bagno di 200 cm x 200 cm.

 

Altezza e posizionamento degli elementi

Oltre alle dimensioni della pianta e al distanziamento dei sanitari è importante anche considerare il posizionamento degli elementi e la loro altezza.

  • WC – deve essere posizionato sulla parete opposta a quella dell’ingresso e con la seduta a un’altezza di 42-45 cm da terra con una sporgenza dal muro di 75-80 cm così da consentire l’accostamento della carrozzina.
  • Corrimani – altezza di 80 cm e a una distanza di 5 centimetri dalle pareti
  • Lavabo – altezza di 80 cm
  • Doccia o vasca con sportello – altezza sedile 53 cm, sportello da 70-85 cm e apertura esterna a 180°
  • Specchio – altezza di 90-170 cm da terra e posizionato sopra il lavabo
  • Campanello di emergenza – in prossimità del WC o della vasca
  • Dispositivi di comando (luci, tapparelle, scarico) – automatizzati o a un’altezza compresa tra 0.75 metri e 1.40 metri
 

Zona doccia e vasca

Per le strutture ricettive, quelle di ricovero e le abitazioni private è possibile prevedere anche la sistemazione di una vasca o di una doccia.

La vasca può avere sistemi meccanizzati per favorire l’ingresso e l’uscita e deve prevedere una seduta flessibile con il doccino estraibile. In linea generale è da preferire la doccia rispetto alla vasca orientandosi verso la soluzione a filo pavimento che elimina il rischio di cadute e consente l’accesso anche alla sedia a rotelle.

 

WC e lavabo

Il water va posto a un’altezza più alta dei comuni sanitari così da facilitare l’alzata e la seduta delle persone e deve essere inoltre posto a una distanza sufficiente (75-80 cm) dal muro per permettere di avvicinarsi con la carrozzina e ridurre il movimento e lo sforzo da fare.

Il lavabo va posto a un’altezza da terra di 80 cm preferendo la configurazione sospesa e con il frontale concavo così da permettere l’accostamento e l’inserimento delle gambe o della carrozzina. Questo elemento può essere collocato anche nell’antibagno e non necessariamente nel bagno riservato ai disabili, purché sia sempre accessibile.

Per la rubinetteria del lavandino è possibile prevedere quella a leva clinica, temporizzata o elettronica.

 

Maniglie e supporti di sicurezza

Le difficoltà di deambulazione delle persone disabili richiedono l’attenzione verso la predisposizione di maniglie, corrimano e supporti di sicurezza.

Un primo corrimano va previsto sulla porta così da consentirne l’apertura verso l’esterno. Il secondo va previsto sull’interno perimetro del bagno (a eccezione dello spazio della porta e del lavabo), il terzo accanto al WC per facilitare la seduta e l’alzata e l’ultimo all’interno della porta per consentire l’apertura verso l’esterno.

Per la realizzazione di questi componenti l’indicazione è di preferire l’utilizzo di tubi di acciaio rivestiti di plastica e verniciati di colore bianco così da essere resistenti e facilmente individuabili.

 

Porte e percorsi di accesso

Oltre a quanto detto sulle porte va posta attenzione alla serratura. Questa deve essere sufficientemente ampia da poter essere manovrata anche da chi ha poca forza o problemi alle mani e non deve essere dotata di chiave così che in caso di emergenza possa essere aperta dall’esterno.

Il bagno e la relativa zona d’accesso devono essere realizzati con pavimenti antiscivolo prevedendo nel percorso di accesso, specialmente in presenza di corridoi, degli allargamenti ogni 10 metri. Questi servono a consentire la rotazione della carrozzina.

 

Illuminazione e segnaletica

Fondamentale è poi anche l’illuminazione del bagno per disabili e la segnaletica sia per individuarlo che per utilizzarlo in sicurezza.

A questo proposito va ricordato come la disabilità può essere non solo motoria ma anche visiva e per queste (ipovisione o cecità) esistono precauzioni adeguate.

Innanzitutto nel prevedere un tipo di illuminazione che sia visibile e non affatichi la vista, ma anche nel posizionamento dei punti luce e dei sistemi di controllo (accensione e spegnimento).

Parallelamente va previsto un sistema di illuminazione notturna (come i segna-passo che indicano un percorso particolare) e un sistema di illuminazione d’emergenza.

 

Guida alla scelta di materiali e finiture adatti per bagni per disabili

Proprio in virtù di quanto detto all’inizio (che l’accessibilità deve essere una prospettiva e non uno sterile rispetto delle norme) è importante occuparsi anche degli accessori, delle finiture e della scelta dei materiali più adatti per i bagni dei disabili.

Tra gli accessori ricordiamo il distributore di carta igienica, il dispenser per il sapone e gli asciugamani, l’appendino e il dispenser per i guanti. Molto utile potrebbe essere anche la collocazione di un kit di primo soccorso.

Per i materiali l’indicazione è quella di adottare soluzioni antiscivolo e resistenti alla ruggine ma che assicurino una buona presa: plastica, acciaio e alluminio sono le soluzioni migliori anche in termini di igiene e sicurezza.

L’igiene e la sicurezza vanno perseguiti anche nella scelta dei pavimenti che devono essere in piano (evitare gradini e dislivelli) ed essere realizzati con materiali antiscivolo (che abbiano un coefficiente di attrito adesivo R10, R11, R12 o R13).

In alcuni contesti indipendenti potrebbe essere fondamentale anche l'installazione di un montascale per accedere al piano del bagno, qualora questo fosse il tuo caso puoi valutare qui alcuni fornitori di montascale per disabili

 

Conclusione

La progettazione e la realizzazione dei bagni per disabili è, anche considerando le esigenze della categoria di persone alle quali è rivolto questo ambiente, una materia complessa che coinvolge questioni tecniche ma anche mediche, normative e umane.

È quindi fondamentale non sottovalutarne lo sviluppo e rivolgersi esclusivamente a dei professionisti qualificati che possano guidare nella costruzione o ristrutturazione di un bagno per renderlo adatto alle esigenze di una persona con disabilità.

Hai bisogno di realizzare un bagno per disabili? Scopri tutti i migliori professionisti della tua zona ai quali poter chiedere consulenza e un preventivo personalizzato.

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.