Mutuo: tempistiche e prassi per ottenerlo
16 Maggio 2018 - Redazione
Non sono molti quelli che riescono a comprare una casa in contanti, mentre assai di più sono quelli che per acquistare il mattone o per realizzare qualsiasi altra forma di investimento richiedono un mutuo: vediamo quindi quali sono le diverse tipologie di mutuo tra cui si può scegliere, i differenti tassi d’interesse (ossia il compenso da riconoscere per il prestito del capitale), i
documenti necessari per la richiesta di un mutuo, le tempistiche da considerare quando si decide accendere un mutuo.
A proposito di un mutuo, esso può essere a:
- tasso fisso: la quota di interessi da corrispondere non varia durante la durata del prestito
- tasso variabile: il tasso varia in relazione a determinati parametri legati al mercato monetario o finanziario, cui va applicato uno "spread" che costituisce il rendimento della banca
- tasso misto: prevede di poter variare il tipo di tasso applicato, scegliendo tra fisso e variabile (ovviamente in base a scadenze e condizioni stabilite nel contratto)
- tasso capped rate (CAP): è un tasso variabile con un limite massimo oltre il quale non potrà mai salire, anche se i tassi di mercato dovessero superarlo
- tasso bilanciato (o mix): è composto da una parte a tasso fisso e una a tasso variabile, entrambe “a peso variabile”, a seconda che si preferisca una quota maggiore o minore di tasso fisso e/o variabile.
A proposito della documentazione da presentare per fare richiesta di mutuo, le banche dovranno valutare la situazione economica del richiedente e calcolare il rischio a cui vanno incontro acconsentendo al prestito, per cui sarà necessario fornire:
- copia della carta d'identità
- copia del codice fiscale
- certificato di residenza
- stato di famiglia
- CUD (se lavoratore dipendente) o Modello Unico (se lavoratore autonomo)
- certificato di servizio e fotocopia della busta paga se lavoratore dipendente, oppure fotocopia degli estratti conto se lavoratore autonomo.
A questi vanno aggiunti i documenti riguardanti l’unità immobiliare, che servono a conoscerne il valore, qualora il mutuo venga acceso per l’acquisto di un immobile: in particolare bisogna disporre di copia del compromesso e dell’atto di provenienza.
I documenti di cui sopra verranno passati al vaglio dalla banca, che esprimerà un primo parere di fattibilità in base al reddito del richiedente e del suo nucleo famigliare, alla presenza di garanzie da parte di terzi (fideiussioni, pegni), e al valore dell’immobile oggetto del finanziamento, che verrà decretato in relazione alla valutazione effettuata dal perito di parte (dopo circa 20 giorni lavorativi dalla consegna della documentazione).
L’iter di cui sopra si concluderà con la concessione definitiva del prestito nella stragrande maggioranza dei casi ammontante all’80% del valore valutato, non prima che siano trascorsi 30 giorni dalla perizia della banca: a quel punto si passerà al disbrigo delle pratiche notarili per la stipula del contratto di mutuo e per l’iscrizione di un’ipoteca di primo grado (che, per snellire le procedure e gli oneri contrattuali, si tende a far convergere in un 'contratto unico').
Volendo quindi quantificare le tempistiche necessarie a vedersi approvato un mutuo (detto che esse variano di banca in banca e che, in caso di mutuo per acquisto di immobile, dipendono dalla velocità con cui periti e notai effettuano le rispettive incombenze), sono da considerarsi “veloci” i mutui erogati nel giro di 1 mese, “normali” i mutui concessi in 1 mese e mezzo, “fuori tempo” quelli che richiedono oltre i 2 mesi.
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