La normativa sull'installazione della linea vita sul tetto
23 Ottobre 2018 - Redazione
Tutti i lavori svolti in quota, come quelli di rifacimento dei tetti, necessitano di sistemi antinfortunio e anticaduta che permettono di realizzare le operazioni in sicurezza.
Il Decreto Legislativo 81/08 (decreto sicurezza) norma l’obbligo di installazione delle linee vita sul tetto, stabilendo due obblighi:
- quello dell’installazione, che spetta al datore di lavoro;
- quello sulla “responsività” del sistema, che ricade invece sul costruttore, responsabile di apporre il marchio di qualità e di conformità al prodotto.
Ma cosa sono le linee vita?
Si tratta dell’insieme degli ancoraggi antinfortunio usati dagli operai protetti da imbracatura, che lavorano in bilico e in quota.
Rientrano quindi tra i sistemi di protezione contro le cadute dall'alto e devono permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m (in presenza di dissipatore di energia a 4 metri).
Possono essere di tipo mobile o removibile, oppure fissi e non removibili.
Per applicare una linea vita su un tetto è necessario contattare un professionista: solo in questo modo si avrà la certezza di un impianto a norma, con sistemi di ancoraggio rispondenti alle caratteristiche individuate dalla UNI EN 795 del 2002.
All’interno di questa norma vengono differenziate 5 categorie di classi di ancoraggi:
- alla categoria A si descrivono “gli ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne e architravi” e “quelli strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati”;
- nella categoria B sono descritti ed elencati i dispositivi portatili e provvisori per l’ancoraggio;
- la categoria C individua “i dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali”;
- la classe D comprende: “i dispositivi che utilizzano rotaie rigide orizzontali”;
- la la categoria E descrive “gli ancoraggi a corpo morto su superfici orizzontali”.
All’interno della normativa ogni categoria è accompagnata da un disegno che spiega, in modo accurato, il tipo di linea vita da applicare in base al tipo di superficie o di tetto.
Sono descritti, inoltre, i requisiti necessari che devono avere i punti di ancoraggio, i dispositivi mobili e le apertura del gancio (che “deve essere progettato in modo da poter essere staccato, o applicato, solo facendo almeno due movimenti manuali consecutivi e deliberati”).
Oltre che all’impeccabile costruzione, il buon funzionamento e l’apprezzabile durata di un sistema anticaduta (tra cui appunto le linee vita) dipendono anche dalla manutenzione e ispezione periodica, da effettuarsi con cadenza annuale ad opera di personale competente e abilitato.
Dunque, è opportuno rivolgersi solo a professionisti del settore in grado di documentare e certificare lavori a norma, cioè operai che abbiano seguito corsi di formazione appositi....