Notaio per diritto di sequela: tutto quello che c'è da sapere e come fare per richiedere una consulenza.

Notaio per diritto di sequela: tutto quello che c'è da sapere

Nel nostro ordinamento giuridico, ai sensi dell’articolo 2740 del Codice Civile, il soggetto debitore risponde per i debiti assunti con il proprio patrimonio presente e futuro. Lo scopo è quello di garantire la cosiddetta par condicio creditorum, secondo cui tutti i creditori hanno eguale diritto di soddisfarsi sul patrimonio del debitore fatte salve le cause legittime di prelazione come ad esempio i privilegi, il pegno e l’ipoteca. Quest’ultima rientra nel novero dei diritti reali di garanzia, ed ha uno scopo ben preciso, ossia quello di garantire un credito con priorità rispetto agli altri creditori.

• Indice contenuti
• L’ipoteca
• Il diritto di sequela
• Diritto di ipoteca e vendita di bene ipotecato
• Diritto di sequela e diritto di prelazione

L’ipoteca

Come anticipato, il diritto di ipoteca è un diritto reale di garanzia concesso dal soggetto debitore, oppure da un terzo su un bene a garanzia di un determinato credito. Ciò significa, in poche parole, che il suddetto diritto conferisce al soggetto creditore il potere di espropriare il bene e di essere soddisfatto con preferenza sul ricavato della vendita coattiva.

Infine occorre precisare che il diritto in questione si costituisce solo ed esclusivamente mediante iscrizione nell’apposito registro, ossia il Registro Immobiliare detenuto dall’apposito ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, dove è ubicato l’immobile oggetto d’ipoteca.

Il diritto di sequela

L’ipoteca attribuisce al soggetto creditore anche il cosiddetto diritto di sequela. Anzi, a voler essere rigorosi, lo ius sequelae rappresenta la caratteristica più importante del diritto reale in esame. Esso consiste nel diritto del creditore ipotecario di far valere il proprio diritto di garanzia nei confronti dei terzi aventi causa dal debitore.

Ciò significa che se il debitore, ovvero colui il quale ha concesso l’ipoteca, dovesse vendere il bene oggetto dell'ipoteca stessa, il creditore ipotecario potrà aggredire il suddetto bene anche dopo la vendita o la concessione in godimento a terzi soggetti. In questo modo il legislatore, seppur sacrificando la certezza nei traffici giuridici, ha garantito un’ottima tutela al creditore ipotecario.

Diritto di ipoteca e vendita di bene ipotecato

Giunti a questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: è lecito vendere un bene gravato da ipoteca? La risposta è sicuramente affermativa, ovviamente però il debitore ha l’obbligo di rendere edotto il soggetto acquirente del peso che grava sul bene oggetto di cessione. È chiaro però che, quand’anche il debitore dovesse dichiarare l’esistenza dell’ipoteca, il creditore ipotecario sarà pur sempre legittimato ad esercitare il proprio diritto di sequela nei confronti dell’acquirente ed espropriare così il suddetto bene al fine di soddisfare il proprio credito.

Diritto di sequela e diritto di prelazione

Come anticipato, il fine ultimo del diritto di sequela è quello di permettere al creditore ipotecario di aggredire il bene oggetto di ipoteca presso terzi. Ma una volta “recuperato” il bene ipotecato il creditore non potrà appropriarsene poichè in tal caso si violerebbe l’articolo 2744 del Codice Civile norma che prevede il cosiddetto divieto del patto commissorio.

Dunque, una volta recuperato il bene sarà necessario procedere alla vendita all'asta dello stesso. Una volta venduto il cespite, il creditore ipotecario potrà esercitare il proprio diritto di prelazione sul ricavato della vendita del bene, soddisfando così le proprie pretese ed i propri interessi senza dover concorrere con altri eventuali creditori. Se si desidera avere maggiori informazioni sull'ipoteca o su come aggredire i beni dei creditori, è sempre opportuno rivolgersi ad un notaio professionista. Grazie a Quotalo.it  è possibile trovare il professionista più vicino a te a cui chiedere consulenze di tipo legale.