Parquet inchiodato: le caratteristiche e le differenze rispetto a quello incollato

14 Marzo 2025 - Redazione

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Quando si sceglie un parquet, il metodo di posa rappresenta un elemento cruciale che influisce non solo sull'estetica finale, ma anche sulla durata, la stabilità e la manutenzione del pavimento nel tempo.

Tra le varie tecniche disponibili, due delle più diffuse sono la posa inchiodata e la posa incollata, ognuna con caratteristiche, vantaggi e svantaggi specifici.

Non è possibile parlare di parquet inchiodato senza prima evidenziare le differenze fondamentali che lo distinguono dalla posa incollata. La scelta tra questi due metodi dipende da vari fattori, tra cui il tipo di supporto su cui verrà installato il parquet, lo spessore delle tavole, le condizioni ambientali e le preferenze estetiche e funzionali dell’utente.

Di seguito, analizziamo nel dettaglio entrambe le tecniche per comprenderne meglio le peculiarità e le implicazioni pratiche.

 

 

   Cos'è la posa incollata

Per quanto concerne la posa incollata , essa prevede invece l’impiego di un poliuretano monocomponente o bicomponente come collante (da stendersi in modo uniforme, onde evitare dislivelli) e di una spatola dentellata per l’applicazione, che avviene suddividendo l’area da coprire in settori di non più di due metri quadrati, e avendo cura che il fondo sia completamente asciutto.
 
Caratteristiche distintive della posa incollata sono la praticità, dal momento che un parquet può essere incollato anche su pavimenti già esistenti e che non necessita di intelaiatura di supporto.
 
In aggiunta, non ci sono spessori minimi da valutare, come nel caso dei parquet inchiodati ; non si avvertono scricchiolii da calpestio (perché non si creano spazi sottostanti); i tempi risultano minori rispetto all’altra, come pure i costi.

 

  Cos'è la posa inchiodata

Parquet inchiodato


La posa inchiodata invece, sconsigliata per spessori al di sotto dei 18 mm, abbisogna di una struttura di fondo (che può essere uno strato di legno collocato sul massetto oppure una serie di listelli disposti trasversalmente detti magatelli fissati nel battuto di cemento) dove vanno collocati i chiodi.
 
Da ciò deriva un’altra differenza che intercorre tra i parquet inchiodati e quelli incollati, vale a dire il prezzo della posa in opera , un terzo più costosa per i primi rispetto ai secondi, proprio per via della necessità di predisporre la struttura di fondo di cui sopra (sulla quale, se possibile, andrebbe anche stesa una barriera al vapore).
 
Altra caratteristica è l’effetto ‘cassa armonica’, vale a dire lo scricchiolio dovuto al calpestio, tipico del parquet inchiodato e non di quello incollato, che affascina molti, ma che per tanti altri rappresenta un deterrente nella scelta.



Parquet inchiodato
 

  Elementi da considerare per il parquet inchiodato

Si ricordi poi che, procedendo con un parquet inchiodato , è indispensabile prevedere:
  • uno spazio tra parete e pavimento di circa 10 mm, cosicché il legno possa dilatarsi nel tempo senza che i listelli si fessurino (poiché il legno è, appunto, soggetto ad assestamenti, un accorgimento ulteriore consiste nel lasciarlo per qualche tempo nell’ambiente in cui andrà posato, in modo che possa assestarsi sugli stessi livelli di umidità)
  • l’uso di almeno due chiodi lunghi 40-50 mm da inserire con inclinazione di 45°, incassando la testa del chiodo dopo averlo piantato a filo della superficie, dando un paio di colpi di martello sul cacciachiodi (uno speciale punzone a punta cilindrica).
 
Altri elementi da considerare quando si valuta un parquet inchiodato sono:
 
Non eravate nemmeno a conoscenza della possibilità di posare un parquet inchiodato in questi modi?
 
È normale, se non siete esperti del settore, ed è molto probabile che, sempre per questo motivo, non sappiate che ci sono alcune essenze legnose che meglio di altre reagiscono all’inchiodatura: se volete consigli in tal senso potete avvalervi, gratuitamente, del form che abbiamo predisposto per voi proprio per ottenere informazioni, delucidazioni e preventivi di spesa dai migliori parquettisti d’Italia...
 
  Tipologie di posa inchiodata

  • la tipologia dei listoni che si vorrebbero adoperare: essi possono presentarsi come tavole piane su tutte le facce, con incastri laterali semplici che permettono di ottenere una superficie immediatamente planare, o con incastri autobloccanti che limitano l’uso dei chiodi
  • le diverse tipologia di posa inchiodata: 1) a tolda di nave, nella quale gli elementi hanno le giunzioni di testa che cadono casualmente 2) a correre regolare, che prevede giunte a spaziatura costante tra le file 3) a mosaico o nido d’ape, con accostamento alternato orizzontale e verticale di quadrotti premontati 4) a spina di pesce, coi listelli che vengono disposti a 90° tra loro secondo file parallele, con la testa di un listone che poggia sul fianco dell’altro.

 

 

  Conclusione

La scelta tra posa incollata e posa inchiodata dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di pavimentazione esistente, il budget a disposizione e le preferenze personali. Se si desidera un’installazione più rapida, economica e pratica, la posa incollata è una soluzione ideale.

Al contrario, chi cerca un pavimento più tradizionale, duraturo e con il caratteristico effetto “cassa armonica” può optare per la posa inchiodata, tenendo presente la necessità di una struttura di supporto adeguata.

Se sei indeciso su quale sia la soluzione migliore per la tua casa o vuoi conoscere le essenze legnose più adatte alla posa inchiodata, non esitare a contattarci. Compila il nostro form per ricevere gratuitamente informazioni, consulenze personalizzate e preventivi dai migliori parquettisti d’Italia!

 

 

 

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