Quanto consuma un condizionatore: come scegliere
14 Giugno 2015 - Redazione
Con l'arrivo dell'estate e delle alte temperature, come ogni anno sono in molti coloro che considerano la possibilità di acquistare un condizionatore. Ma quanto consuma un condizionatore e come sceglierne uno che non consumi troppo?
Lo scopo di un condizionatore è di raffrescare e ridurre l'umidità dell'ambiente ove è posizionato, secondo il concetto base: un fluido che evapora assorbe il calore, mentre per l'operazione inversa, quando condensa, cede calore.
Il fluido nei condizionatori evapora usando l'aria calda presente nella stanza - che viene raffreddata - e quando passa nell'unità esterna, rilascia il calore condensando. Il processo ha luogo a diverse pressioni del fluido e l'energia che è assorbita dal condizionatore, aziona il compressore, ossia il dispositivo che aumenta la pressione del fluido. Scambi per i quali, le due unità devono essere collegate con adeguate tubazioni.
Nel condizionare si può impostare la velocità dell'aria e può essere ad esempio:
Ma quanto consuma un condizionatore?
Tra i parametri in base ai quali varia il consumo di un condizionatore, sono da considerare: la classe energetica, il modello del dispositivo e le caratteristiche dell'abitazione.
E' ovvio infatti, che un condizionatore usa più potenza se installato in una stanza assolata e con un isolamento scarso, rispetto invece ad una stanza posizionata a nord e ben coibentata.
Da considerare inoltre, l'eventuale presenza di altri apparecchi che generano calore (lampade alogene, pc fissi, eccetera). Come ogni elettrodomestico, un condizionatore acceso di continuo, per 8 ore, non consuma la stessa quantità di energia durante il funzionamento.
Le prestazioni del condizionatore, variano poi in funzione alle condizioni climatiche esterne e al periodo dell'anno. A riguardo da precisare, che la differenza di temperatura tra interno ed esterno, onde evitare malesseri e malattie da raffreddamento, non dovrebbe essere superiore agli 8-10 °C.
Quando si acquista un condizionatore è importante valutare le diverse prestazioni, i rendimenti, l'estetica ed il prezzo. A riguardo, dal 2013, sono in vigore le nuove etichette energetiche per i condizionatori d'aria, che forniscono un' indicazione immediata del consumo, ove:
Il condizionamento può comunque arrivare in alcuni casi ad essere il 15-20% del consumo elettrico totale. Da considerare inoltre, che se la potenza dei condizionatori è elevata, possono non essere sufficienti i 3 kW dell'utenza domestica.
Valutando quindi al momento dell'acquisto anche la silenziosità ed il sistema di filtraggio (prezioso in caso di persone con allergie), bisogna ricordare che un minimo di manutenzione è doverosa coi condizionatori domestici. E' buona abitudine infatti, pulire i filtri dell'aria almeno una volta l'anno, prima dell'uso, con l'obiettivo di avere prestazioni al top.
Funzione particolarmente utile è poi quella del deumidificatore separato, che consente di avviarla senza il raffrescamento, garantendo quasi la medesima soddisfazione ed un consumo elettrico minore: è possibile infatti diminuire la temperatura di 3°C, con una minore umidità, sconfiggendo l'afa!
Un altro prezioso aiuto per il portafoglio, arriva poi dalla tecnologia: alcuni nuovi condizionatori possono essere infatti gestiti nelle principali funzioni da remoto, ovunque si sia con lo smartphone.
Infine, per acquistare un buon condizionare, moderno e ad alta efficienza energetica, che si ripaghi in breve, è bene optare per un brand conosciuto, scegliere condizionatori di classe A/A+ che abbiano garanzia CE e servizio di assistenza in zona, per avere in caso di guasti, un intervento il più rapido possibile!
Lo scopo di un condizionatore è di raffrescare e ridurre l'umidità dell'ambiente ove è posizionato, secondo il concetto base: un fluido che evapora assorbe il calore, mentre per l'operazione inversa, quando condensa, cede calore.
Il fluido nei condizionatori evapora usando l'aria calda presente nella stanza - che viene raffreddata - e quando passa nell'unità esterna, rilascia il calore condensando. Il processo ha luogo a diverse pressioni del fluido e l'energia che è assorbita dal condizionatore, aziona il compressore, ossia il dispositivo che aumenta la pressione del fluido. Scambi per i quali, le due unità devono essere collegate con adeguate tubazioni.
Nel condizionare si può impostare la velocità dell'aria e può essere ad esempio:
- senza unità esterna: preziosi quando l'installazione dell'unità esterna risulta difficoltosa. Il suo funzionamento è il medesimo, ma i componenti sono tutti nella stessa macchina, collegata all'esterno con tubi. Hanno prestazioni inferiori e sono più rumorosi;
- a pompa di calore: funziona anche in senso inverso, ossia producendo aria calda, essendo utilizzabile anche nelle mezze stagioni. E' una soluzione molto apprezzata negli ultimi anni e tra le più innovative sul mercato.
Ma quanto consuma un condizionatore?
Tra i parametri in base ai quali varia il consumo di un condizionatore, sono da considerare: la classe energetica, il modello del dispositivo e le caratteristiche dell'abitazione.
E' ovvio infatti, che un condizionatore usa più potenza se installato in una stanza assolata e con un isolamento scarso, rispetto invece ad una stanza posizionata a nord e ben coibentata.
Da considerare inoltre, l'eventuale presenza di altri apparecchi che generano calore (lampade alogene, pc fissi, eccetera). Come ogni elettrodomestico, un condizionatore acceso di continuo, per 8 ore, non consuma la stessa quantità di energia durante il funzionamento.
Le prestazioni del condizionatore, variano poi in funzione alle condizioni climatiche esterne e al periodo dell'anno. A riguardo da precisare, che la differenza di temperatura tra interno ed esterno, onde evitare malesseri e malattie da raffreddamento, non dovrebbe essere superiore agli 8-10 °C.
Quando si acquista un condizionatore è importante valutare le diverse prestazioni, i rendimenti, l'estetica ed il prezzo. A riguardo, dal 2013, sono in vigore le nuove etichette energetiche per i condizionatori d'aria, che forniscono un' indicazione immediata del consumo, ove:
- BTU, British Termal Unit, indica la capacità di raffreddamento nel tempo;
- SEER, indica l'efficienza stagionale in funzione raffreddamento;
- SCOP, valuta l'efficienza stagionale in modalità riscaldamento.
Il condizionamento può comunque arrivare in alcuni casi ad essere il 15-20% del consumo elettrico totale. Da considerare inoltre, che se la potenza dei condizionatori è elevata, possono non essere sufficienti i 3 kW dell'utenza domestica.
Valutando quindi al momento dell'acquisto anche la silenziosità ed il sistema di filtraggio (prezioso in caso di persone con allergie), bisogna ricordare che un minimo di manutenzione è doverosa coi condizionatori domestici. E' buona abitudine infatti, pulire i filtri dell'aria almeno una volta l'anno, prima dell'uso, con l'obiettivo di avere prestazioni al top.
Funzione particolarmente utile è poi quella del deumidificatore separato, che consente di avviarla senza il raffrescamento, garantendo quasi la medesima soddisfazione ed un consumo elettrico minore: è possibile infatti diminuire la temperatura di 3°C, con una minore umidità, sconfiggendo l'afa!
Un altro prezioso aiuto per il portafoglio, arriva poi dalla tecnologia: alcuni nuovi condizionatori possono essere infatti gestiti nelle principali funzioni da remoto, ovunque si sia con lo smartphone.
Infine, per acquistare un buon condizionare, moderno e ad alta efficienza energetica, che si ripaghi in breve, è bene optare per un brand conosciuto, scegliere condizionatori di classe A/A+ che abbiano garanzia CE e servizio di assistenza in zona, per avere in caso di guasti, un intervento il più rapido possibile!