Quanto costa rifare l'impianto elettrico
11 Giugno 2015 - Redazione
Un impianto elettrico obsoleto, che non è a norma, oltre che molto pericoloso è indice di una scarsa efficienza energetica, in termini di bollette salate e sull’ambiente, per gli elevati consumi energetici.
Risulta quindi necessario rifare l’impianto elettrico, nel rispetto della norma Cei 64-8.
Spesso il rifacimento di un impianto elettrico avviene all'interno di un intervento di ristrutturazione totale dell'appartamento e il costo viene inserito all'interno di un preventivo di ristrutturazione casa chiavi in mano, ma volendo approfondire la parte degli impianti, quanto può costare rifare l'impianto elettrico?
Spesso il rifacimento di un impianto elettrico avviene all'interno di un intervento di ristrutturazione totale dell'appartamento e il costo viene inserito all'interno di un preventivo di ristrutturazione casa chiavi in mano, ma volendo approfondire la parte degli impianti, quanto può costare rifare l'impianto elettrico?
L’efficienza energetica e lo stato dell’impianto elettrico di un immobile sono infatti elementi fondamentali, in quanto per legge, è obbligatorio allegare agli atti di compravendita e locazione degli immobili una certificazione energetica, attestante le prestazioni energetiche dell’abitazione.
Premesso questo, il rifacimento dell’impianto elettrico richiede opere murarie, come ad esempio aprire o chiudere tracce a muro, nel pavimento oppure a soffitto, per innestare i corrugati nei quali scorrono i fili dell’impianto. Interventi edili, che in genere sono 1/3 del costo complessivo dell’impianto elettrico.
Proprio per questo, ogni qual volta si eseguono lavori di ristrutturazione edili (come ad esempio una nuova ridistribuzione dei locali, oppure l'aggiunta o l'eliminazione di una parete, o altro) è consigliabile approfittare per rinnovare l’impianto elettrico, onde ridistribuzione i punti luce, adattandoli alla nuova distribuzione dei locali.
Ma quindi cosa significa mettere a norma un impianto elettrico?
Un impianto elettrico a norma, vanta determinate caratteristiche:
Premesso questo, il rifacimento dell’impianto elettrico richiede opere murarie, come ad esempio aprire o chiudere tracce a muro, nel pavimento oppure a soffitto, per innestare i corrugati nei quali scorrono i fili dell’impianto. Interventi edili, che in genere sono 1/3 del costo complessivo dell’impianto elettrico.
Proprio per questo, ogni qual volta si eseguono lavori di ristrutturazione edili (come ad esempio una nuova ridistribuzione dei locali, oppure l'aggiunta o l'eliminazione di una parete, o altro) è consigliabile approfittare per rinnovare l’impianto elettrico, onde ridistribuzione i punti luce, adattandoli alla nuova distribuzione dei locali.
Ma quindi cosa significa mettere a norma un impianto elettrico?
Un impianto elettrico a norma, vanta determinate caratteristiche:
- la messa a norma deve essere eseguita da un’azienda registrata, per cui, tutti gli interventi devono essere stati eseguiti solo da professionisti, che sono registrati alla Camera di Commercio;
- deve avere un salvavita, cioè un dispositivo capace di interrompere il flusso elettrico, nel caso di dispersione oppure di folgorazione;
- deve avere degli interruttori magnetotermici, ad accompagnare i differenziali (salvavita) per la protezione dell’immobile in casi di cortocircuito, oppure in caso di sovracorrente;
- i cavi usati, devono essere bilanciati sulla portata dell’impianto;
- deve essere presente la messa a terra, che disperde nel terreno il flusso elettrico e che deve rispettare le disposizioni della vigente normativa Cei;
- le diverse utenze devono essere differenziate all’interno dei moduli del cavo elettrico.
Rifare l’impianto elettrico ha un prezzo variabile in base alle dimensioni dell’immobile, per cui non è possibile dare una risposta univoca su quanto costa rifare l’impianto elettrico. In media è però possibile valutare, che in un appartamento di 40mq, vanno installati circa 35 punti luce, mentre in uno di 70 mq circa 60 punti luce e in uno di circa 100 mq, più o meno 80 punti luce.
Considerando quindi che il costo di un punto luce, comprensivo del quadro elettrico e dei lavori necessari per il rifacimento dell’intero impianto, è di circa 50,00 euro, il conto è presto fatto.
Attenzione, nella cifra, non sono inclusi il prezzo di montaggio di faretti, di lampade, dei lampadari e delle luci a LED.
Da sottolineare infine, che per le opere di sostituzione dell’impianto elettrico o per la sua messa a norma, effettuate entro il 31 dicembre 2015 è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, detraendo il 50% della spesa sostenuta dall’imposta Irpef, per massimo di 96.000 €.