Reato di stalking: presupposti e come effettuare denuncia

30 Gennaio 2025 - Redazione

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Lo stalking è un reato grave caratterizzato da comportamenti ripetitivi e invasivi attuati nei confronti di un soggetto, che generano in lui un forte stato di ansia e paura per la propria incolumità.

Secondo il codice penale italiano, in particolare all'articolo 612-bis, il reato di stalking è punibile con la reclusione, e per essere configurato come tale deve manifestarsi attraverso comportamenti chiari e identificabili.

Tuttavia, è utile comprendere anche le differenze tra stalking e molestie, poiché il primo implica una condotta più persistente e intimidatoria.

Atti di stalking includono pedinamenti, telefonate ripetute, messaggi insistentemente inviati, e appostamenti ossessivi..

È cruciale evidenziare che allo stalking è associato un forte stato di ansia e paura, non solo per la vittima, ma anche per i suoi cari, così da alterare profondamente le abitudini quotidiane della persona colpita.

Lo stalking: un fenomeno preoccupante statisticamente nella società moderna, con molteplici casi segnalati ogni anno. Diversi studi hanno dimostrato che le vittime di stalking possono mostrare segni di disagio psicologico, tra cui depressione e stress post-traumatico.

È importante, per le vittime, riconoscere i segni premonitori di tali comportamenti,come il contatto non richiesto o la sorveglianza costante, affinchè possano prendere provvedimenti tempestivi.

Per far fronte a questo reato, è possibile presentare una denuncia per atti persecutori, ma è altrettanto importante sapere come documentare il comportamento persecutorio.

Mantener una registrazione dettagliata degli eventi, comprese date, orari, contenuti delle comunicazioni e testimoni, può risultare fondamentale per supportare una denuncia.

Inoltre, per chi ha subito stalking, ci sono risorse e supporto psicologico disponibili, che possono aiutare a affrontare le conseguenze emotive del trauma subito. È fondamentale che le vittime non si sentano sole e possano contare su una rete di supporto.

Nel caso in cui la situazione non migliori, come previsto dalla legge, la vittima può optare per diverse azioni legali, dalla redazione di un esposto per ammonimento all’avvio di una querela.

L'ammonimento è un avviso formale, ma non produce effetti immediati, costringendo comunque il molestatore a interrompere comportamenti illeciti. Qualora non ci fossero miglioramenti, l’applicazione di misure cautelari da parte del giudice, quali il divieto di avvicinamento, può diventare necessaria.

Va sottolineato che il reato di stalking è perseguibile a querela della persona offesa entro sei mesi dall'ultimo atto persecutorio, tuttavia esso è procedibile d’ufficio senza la necessità di querela nei casi di vittime minorenni o disabili, una tutela fondamentale per le categorie più vulnerabili.

Infine, è importante notare che il presunto autore di stalking ha il diritto di contestare le accuse tramite querela, in caso di ritenute ingiuste le denunce, configurando in tal caso reati di calunnia o diffamazione. L'argomento dello stalking richiede quindi una comprensione profonda delle dinamiche e delle norme legali, affinché tutti possano essere adeguatamente tutelati.

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