Reato di violazione di domicilio: in cosa consiste e come la legge lo sanziona
30 Aprile 2018 - Redazione
Prima di parlare del reato di violazione di domicilio e di analizzare le sanzioni previste dal codice penale per quelli che violano un domicilio privato, cerchiamo innanzitutto di capire cosa la giurisprudenza intende per domicilio, e in cosa si sostanzia la condotta penalmente rilevante di violazione di domicilio.
Il concetto di domicilio comprende l'abitazione, ogni altro luogo di privata dimora, e le appartenenze di essi: l'abitazione è il luogo dove la persona conduce la sua vita domestica (definitivamente o temporaneamente); per luogo di privata dimora si intende un qualsiasi sito nel quale una persona si soffermi per svolgere un'attività inerente alla sua vita privata (e quindi vi sono ricompresi lo studio professionale, la camera d'albergo o la cabina di una nave); le appartenenze rappresentano “accessori” dei luoghi di privata dimora, come possono essere giardini, androni, balconi e rimesse.
Il reato di violazione di domicilio sussiste allorquando qualcuno si introduca o si trattenga nell'abitazione altrui (anche nel caso in cui questa sia abitata saltuariamente), o in altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze, contro la volontà espressa o tacita del risiedente, o clandestinamente o con l'inganno (che è lo stesso strumento che viene adoperato nella truffa aggravata.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, o per ufficio qualora la commissione del fatto avvenga con violenza o con l’uso di armi.
Due in particolare sono gli articoli che disciplinano la violazione di domicilio: il 614 e 615 del Codice penale, dove viene analizzato anche un caso particolare, la violazione di domicilio agita da un pubblico ufficiale in abuso dei suoi poteri e funzioni, punita con la reclusione da uno a cinque anni.
Tali norme mirano a tutelare l’interesse e il diritto alla tranquillità e alla sicurezza dei luoghi di privata dimora.
Molto interessante anche analizzare alcune sentenza della Corte di Cassazione che approfondiscono e integrano ulteriormente la definizione di questo reato, le circostanze che consentono di parlare di domicilio violato, e le punizioni previste.
Ad esempio, anche un uomo che si introduca nella casa della moglie, dalla quale vive separato, senza il suo consenso, pur se spinto dal desiderio di vedere la figlia, commette violazione di domicilio.
La violenza adoperata fisicamente o con l’ausilio di mezzi, strumenti e armi, ai danni di una persona rappresenta sempre un aggravante, a prescindere dal momento in cui viene agita (quindi non solo per introdursi illecitamente in casa, ma anche successivamente per intrattenersi nel domicilio contro la volontà dell'avente diritto).
Un’altra sentenza stabilisce che, se durante una separazione di fatto, uno dei coniugi abbandona l'abitazione familiare trasferendosi altrove, solo all’altro compete il titolo di avente diritto, per cui commette violazione di domicilio il coniuge allontanatosi che si introduca in casa o vi si intrattenga contro la volontà espressa o tacita dell’altro rimasto sotto il tetto coniugale.
La Cassazione s è espressa, e non poteva essere altrimenti, anche su casi che hanno attinenza con la tecnologia, sostenendo che integra il reato di violazione di domicilio anche chi acceda o permanga in un sistema informatico o telematico protetto, mentre non ha rilievo penale l’introduzione dii un soggetto autorizzato in orari diversi da quelli previsti.
Se si è stati vittime di questo reato, si deve sporgere querela entro tre mesi da quando si è appreso il fatto, altrimenti non potrà esserci alcun processo (tranne che non ricorrano gli estremi per procedere d’ufficio, come quando siano state adoperate violenza o armi).
La querela può essere presentata dalla persona offesa dal reato, cioè il titolare dell’abitazione “violata” o, in caso di più contitolari, da quella tra loro che non abbia acconsentito all’introduzione della persona “non gradita”.
Le pene previste per chi viola il domicilio altrui sono la reclusione da sei mesi a tre anni, che aumentano da uno a cinque anni in presenza di armi o di comportamenti violenti su cose o persone, per cui se si è accusati di avere violato il domicilio di un altro è necessario nominare un avvocato penalista che verifichi la validità dell’accusa, gli elementi raccolti a carico e scelga la migliore strategia difensiva possibile, magari svolgendo indagini difensive: i penalisti che abbiamo deciso di inserire trai nostri partner sono spari in tutta Italia, proprio per garantire a chiunque il diritto alla difesa, ed entrando a far parte del nostro database hanno acconsentito ad abbracciare la nostra filosofia, vale a dire offrire un servizio di qualità ad un prezzo mediamente abbordabile, come si avrà modo di verificare quando si chiederà la predisposizione di un preventivo di spesa…