Come regolarizzare una badante in Italia: adempimenti e leggi
14 Luglio 2022 - Redazione
La cura delle persone anziane e non più autosufficienti è una necessità per un numero sempre maggiore di famiglie che non possono farlo direttamente. In questo senso il ruolo delle badanti e delle collaboratrici è sempre più fondamentale e lo diventa in modo particolare la loro regolarizzazione, valorizzando e riconoscendo loro i dovuti diritti. Scopriamo quindi come regolarizzare una badante extracomunitaria, con o senza permesso di soggiorno, e quali sono le regole dell’INPS in materia.
- Indice contenuti
- Come fare per regolarizzare una badante?
- Quali sono le normative di riferimento per regolarizzare una badante?
- Quanto costa mettere in regola una badante?
- Come regolarizzare una badante senza permesso di soggiorno
- Sanzioni previste e termine del rapporto di lavoro
- Dove trovare una badante
La regolarizzazione è necessaria per assicurare alla badante tutti i diritti previsti per i lavoratori, contrastare il fenomeno del lavoro in nero ed evitare le sanzioni annesse per i datori di lavoro che favoriscono questo tipo di pratica.
L'assunzione e la regolarizzazione di una badante proveniente da un altro Paese presuppone quindi il rispetto di una serie di forme contrattuali ed adempimenti sia da parte del datore di lavoro che da quella della lavoratrice, infatti è necessario che questa consegni al datore di lavoro diversi documenti, tra cui: una copia di un documento d’identità in corso di validità, del codice fiscale, dei documenti previdenziali e assicurativi e, nel caso fossero disponibili, degli attestati professionali, delle qualifiche e dei diplomi. Questi ultimi si rivelano fondamentali per assicurare un inquadramento più corretto alla badante in riferimento alle sue qualifiche. Per regolarizzare la badante con cittadinanza europea o equiparata sono sufficienti la carta d’identità, il codice fiscale e la tessera sanitaria.
Inoltre, entro le 24 ore precedenti al giorno dell'inizio del rapporto di lavoro è necessario presentare agli uffici Inps una comunicazione di assunzione; con questi documenti si può procedere alla stipula del contratto per regolarizzare una badante.
Il contratto per essere valido deve rispettare il CCNL, cioè il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. All’interno del contratto per regolarizzare la badante deve essere indicata la data di inizio del rapporto di lavoro, il livello di inquadramento, la durata dell’eventuale periodo di prova, l’orario di lavoro, il giorno di riposo settimanale e la suddivisione in giorni festivi e feriali, la retribuzione oraria, se è prevista la convivenza con la famiglia e conseguentemente il vitto e l’alloggio previsto, il luogo di lavoro, il periodo di ferie annuali e ulteriori altre clausole.
Inoltre, qualora il rapporto di lavoro prevedesse la convivenza familiare della lavoratrice, è fondamentale denunciarne la presenza all'autorità di Pubblica Sicurezza della propria città.
Se la lavoratrice in questione risiede già in Italia con regolare permesso di soggiorno, l'assunzione seguirà le modalità previste per i lavoratori domestici italiani e comunitari. Nel caso la sua residenza fosse ancora all'estero, la procedura si fa un po' più complessa.
Quali sono le normative di riferimento per regolarizzare una badante?La normativa che disciplina la regolarizzazione di una badante è cambiata nel corso degli ultimi anni anche nel tentativo del Governo Italiano di contribuire all’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. La normativa principale è il Decreto Rilancio 34/2020 articolo 103 a cui fa riferimento la Circolare del Ministero dell’Interno del 30 maggio 2020. Questa normativa si occupa delle regolarizzazioni delle badanti extracomunitarie tramite le procedure che coinvolgono le questure, l’ispettorato del lavoro e lo sportello dell’immigrazione. Tra le novità introdotte da questa normativa c’è la possibilità non solo di presentare una nuova domanda di assunzione per le badanti ma anche di regolarizzare i rapporti di lavoro già in essere.
Come abbiamo anticipato, regolarizzare una badante con residenza all'estero è un po' più lungo e complesso: innanzitutto prima del suo ingresso in Italia il datore di lavoro è tenuto a presentare allo Sportello Unico per l'Immigrazione della sua provincia la richiesta nominativa di nulla osta al lavoro, la documentazione idonea per la sistemazione e la proposta di contratto di soggiorno, impegnandosi a comunicare qualsiasi variazione circa il rapporto di lavoro.
Lo Sportello Unico comunicherà quindi la richiesta al relativo Centro per l'Impiego, il quale a sua volta invierà la richiesta agli altri centri e provvederà a renderla disponibili online: se la domanda è approvata, lo Sportello Unico per l'Immigrazione invia su richiesta del datore di lavoro la documentazione agli uffici Consolari, che dopo gli accertamenti di competenza rilasciano il visto di ingresso; il nulla osta al lavoro subordinato ha validità per un periodo massimo di 6 mesi dalla data di rilascio.
Entro massimo 8 giorni dall'arrivo in Italia poi il lavoratore deve recarsi allo Sportello Unico per l'Immigrazione che ha rilasciato il nulla osta per firmare il contratto di soggiorno, che è trasmesso in copia all'autorità consolare ed al centro per l'impiego competente.
Le Questure mandano all'Inps le informazioni anagrafiche dei lavoratori extracomunitari a cui è concesso il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Regolarizzare una badante ha inevitabilmente dei costi. Per legge ogni datore di lavoro deve riconoscere, oltre allo stipendio netto, i contributi previdenziali obbligatori, la tredicesima, 26 giorni di ferie all’anno, le festività, i permessi retribuiti ed il TFR. Queste sono le spese fisse alle quali, laddove previsto dagli accordi e dal contratto, si aggiungono quelli legati al vitto e all’alloggio.
Mediamente i costi per il vitto e l’alloggio si aggirano al 50% dello stipendio base previsto dal contratto collettivo nazionale. A questo proposito è doveroso chiarire qual è il costo orario della paga prevista dal CCNL in base all’inquadramento della badante:
Livello A | Livello AS | Livello B | Livello BS | Livello C | Livello CS | Livello D | Livello DS |
4.69 € | 5.53 € | 5.86 € | 6.22 € | 6.57 € | 6.93 € | 7.99 € | 8.33 € |
Una badante quindi può avere un costo mensile che si aggira intorno ai 600€ ma può superare tranquillamente anche i 1000€ al mese in base alle ore di lavoro, al livello e al tipo di contratto.
Come regolarizzare una badante senza permesso di soggiornoAbbiamo visto i documenti necessari per regolarizzare una badante extracomunitaria o comunitaria. Ma cosa fare nel caso di badante senza permesso di soggiorno? Il permesso di soggiorno è obbligatorio per qualsiasi tipo di contratto di lavoro, motivo per cui per regolarizzare una badante il primo step da fare è richiedere ed ottenere un permesso di soggiorno valido per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Una volta ottenuto, il datore di lavoro ha l’obbligo di trasmettere all’INPS la Comunicazione Obbligatoria di assunzione, variazione e cessazione allegando anche il permesso di soggiorno.
Sanzioni previste e termine del rapporto di lavoroCome abbiamo visto, il datore di lavoro deve impiegare lavoratori dichiarati dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, pena una sanzione da 1.500 € a ben 12.000 € per lavoratore, con maggiorazione di 150 € per ogni giornata lavorativa effettiva.
Qualora quindi il lavoratore risultasse regolarmente occupato per un periodo lavorativo successivo, l’importo sanzionatorio va da 1.000 € a 8.000 € per lavoratore irregolare, più 30 € per ogni giornata di lavoro irregolare.
Salvo i casi in cui il datore di lavoro inquadri i collaboratori domestici nelle forme della collaborazione occasionale, il rapporto di lavoro, che sia a tempo indeterminato o determinato, è di tipo subordinato e quindi il rapporto tra il datore di lavoro e il collaboratore domestico, può concludersi:
- per le dimissioni del lavoratore, previo il termine di preavviso;
- per accordo tra il lavoratore e il datore di lavoro;
- alla scadenza naturale del contratto, nei rapporti a tempo determinato;
- a causa di licenziamento, da parte del datore di lavoro.
Oltre all’aspetto burocratico ed economico regolarizzare una badante significa innanzitutto trovare una persona di fiducia alla quale affidare la cura di una persona cara non più autosufficiente. Questo è uno degli elementi più delicati in quanto la cura di una persona richiede non solo abilità e competenze tecniche, ma anche umane. Per questo motivo trovare una badante fidata è estremamente importante. Con il nostro servizio di ricerca avrete la possibilità di trovare le migliori badanti che lavorano nella zona con le quali accordarvi per l’assistenza, part time o full time, della persona che ne ha bisogno.