La ristrutturazione completa del bagno: suggerimenti e costi
03 Giugno 2016 - Redazione
Aver deciso di eseguire dei lavori in bagno non significa poter prendere martello, spaccare tutto e rifarlo, ammesso che se ne sia capaci, perché bisogna rispettare le regole previste dal Regolamento edilizio e da quello di Igiene edilizia, che stabiliscono finanche la superficie minima di un bagno (a Milano per esempio le misure sono 3,5 mq per il bagno principale e 2 mq per il secondo): dunque qualsiasi intervento di ristrutturazione completa del bagno che ne modifichi le dimensioni, così come quello finalizzato a crearne uno ex novo, deve attenersi ai valori previsti da tali regolamenti, che sono reperibili presso l’ufficio tecnico del Comune.
Allo stesso modo è stabilito che a Milano un bagno privo di finestra, ma dotato di apparecchio per l’aerazione meccanica attivata, è a norma solo quando l’abitazione ha superficie inferiore a 70 mq e dotata di una sola camera da letto, oppure quando c’è un altro bagno con finestra; o che le pareti vanno rivestite fino a180 cm.
Ricordate anche che per molti Comuni è necessario che la zona che ospita il vaso sia disimpegnato tramite apposito vano delimitato da serramenti, e che in prossimità dei lavandini le prese elettriche vanno protette con un interruttore differenziale da incasso.
È bene dunque, quando si decide di realizzare dei lavori in bagno affidarsi a delle ditte competenti, che prima di ogni altra cosa lavorino con trasparenza, competenza, e rispetto delle norme citate e di tutte le altre che riguardano il settore delle ristrutturazioni.
Qualora sia prevista una ristrutturazione completa del bagno sarà bene optare per impianti a pavimento, che ovviamente richiedono la rimozione totale dei rivestimenti e dei sottofondi (è consigliabile scattare una foto dell’impianto in questione, prima che vengano applicate finiture e rivestimenti, per avere una traccia degli schemi tecnici realizzati).
Anche se si tratta di un intervento globale, non è detto che non si possa risparmiare un po’ (sia in termini di tempo e fatica, che di denaro speso) scegliendo sanitari, rubinetti, doccia, vasca nuovi che presentino però attacchi compatibili coi precedenti, oppure decidendo di non rimuovere i vecchi pavimenti, ma di applicare delle lastre di gres con spessore di soli 2-3 mm che possono essere incollate sulle piastrelle esistenti, o ancora, invece che staccare i rivestimenti dalle pareti, di adoperare dei rasanti impermeabilizzanti per pitturare le vecchie piastrelle (purché integre).
Qualunque sia la soluzione adottata, è necessario comunque che le pareti siano rivestite con materiale impermeabile, liscio, lavabile e resistente (come la ceramica per esempio), e il soffitto rifinito con un prodotto traspirante.
A proposito dei sanitari, bidet e vaso affiancati rappresenta la sistemazione più comoda ed esteticamente gradevole, ma è bene rammentare che necessitano di 120 cm sulla parete: in caso contrario vanno sistemati uno di fronte all’altro, ma facendo attenzione che lo scarico del bidet abbia la giusta pendenza (1 cm per ogni metro lineare) verso il wc, e che si tratti di elementi dalla profondità contenuta (ce ne sono anche da 45 o 50 cm).
Prezzi per il rifacimento del bagno
Se dunque, come visto, è possibile adottare degli stratagemmi per contenere i prezzi per il rifacimento del bagno, a quanto ammontano questi costi?
Considerando che per una ristrutturazione completa del bagno occorre anzitutto rimuovere il pavimento e i tubi (se vecchi e danneggiati) e smaltire le macerie; progettare il bagno per potervi disporre water, bidet, lavandino, vasca o doccia (e in taluni casi anche una lavatrice); intervenire, qualora necessario, sull’impianto idrico e quello elettrico, con personale qualificato che possa certificare la conformità dell’impianto; ripristinare l’intonaco, qualora danneggiato, reincollare il rivestimento precedente o demolire questo e incollare quello nuovo; realizzare il massetto (alto almeno 3 centimetri per coprire le tubature) e posizionarvi una sottile rete metallica (per impedire la fessurazione); posare pavimento, rivestimenti e sanitari (che possono essere a terra o sospesi, e i cui prezzi oscillano vistosamente); e infine pitturare le pareti con prodotti resistenti alle muffe.
Tutto questo (qualora si tratti di un bagno di circa 6mq e di un servizio chiavi in mano costerà tra i 4600 e i 9000 euro (il prezzo dipende molto dai materiali utilizzati).
Tutto questo (qualora si tratti di un bagno di circa 6mq e di un servizio chiavi in mano costerà tra i 4600 e i 9000 euro (il prezzo dipende molto dai materiali utilizzati).
Tuttavia, qualora si valutino i prezzi per il rifacimento del bagno è bene considerare che alcune voci possono beneficiare della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie, valida solo per le civili abitazioni o condomini, e non anche per uffici o negozi.
E' bene fare attenzione se si tratta di lavori di manutenzione ordinaria (sostituzione della rubinetteria, delle piastrelle o tinteggiatura) non è prevista alcuna detrazione fiscale (la sostituzione dei sanitari è detraibile solo se accompagnata dalla sostituzione degli impianti), a differenza che per quelli di manutenzione straordinaria (rifacimento dell'impianto idrosanitario, elettrico, spostamento di tramezze). In pratica ci sono alcuni interventi che presi singolarmente si configurano come manutenzione ordinaria e non possono godere del beneficio fiscale se eseguiti su abitazioni private; mentre, se i medesimi interventi rientrano in un intervento più ampio, in una ristrutturazione completa del bagno, possono accedere alla detrazione fiscale in quanto conseguenziali.
In occasione di interventi su un bagno finalizzati a favorire la mobilità di un disabile, come l'installazione di un wc rialzato, di un lavabo senza ingombri sottostanti che permetta alla carrozzina di avvicinarsi in modo corretto, di una doccia a filo pavimento, di una vasca con sportello, di seggiolini ribaltabili a parete, maniglioni fissi, ecc., sarà possibile beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.
In realtà, a usufruire di queste detrazioni, non sono solo i lavori del bagno preesistente, ma anche la realizzazione di un nuovo servizio igienico, a patto che esso venga creato all'interno del volume esistente della casa, e non come ampliamento al fabbricato.
Agevolabili però sono anche i mobili necessari all’allestimento del bagno, ma solo se si eseguono interventi edilizi (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia) all'interno dello stesso bagno, o della ristrutturazione casa in generale: la detrazione prevista dal bonus mobili ammonta al 50% per un tetto massimo di spesa di 10.000 euro.