La ristrutturazione dei pavimenti: tipologia di coperture e modalità di posa
15 Giugno 2015 - Redazione
Se le pareti sono il "vestito" di una casa. il pavimento rappresenta le "scarpe' e. come queste, deve essere di nostro piacimento oltre che resistente e duraturo negli anni.
Quando si ristruttura casa il rifacimento dei pavimenti è una tappa quasi obbligatoria, a maggior ragione quando questi sono deteriorati nel tempo e dall'utilizzo.
Solitamente vi sono due strade possibili da percorrere:
- pavimentare sopra la vecchia copertura; questa soluzione è da prendere in considerazione solamente quando la vecchia pavimentazione non balla ed è stabile.
- asportare radicalmente il pavimento vecchio e farne uno nuovo: è certamente la soluzione più sicura a livello di risultati, tuttavia comporta, spesso, un grosso lavoro di rimozione sia delle piastrelle che del suo sottofondo che dev'essere necessariamente rifatto prima di procedere con la nuova copertura.
La prima soluzione viene normalmente adottata quando si ha un esigenza di risparmio e di riduzione delle tempistiche della ristrutturazione, la seconda, invece è adottata quando si ha un budget maggiore e più tempo a disposizione.
La ristrutturazione totale del pavimento facilita, inoltre, la posa di nuovi impianti elettrici, impianti idraulici e di riscaldamento.
La tipologia della nuova pavimentazione va scelta, oltre che in base allo stile e all'estetica della casa, anche in funzione dell'utilizzo prevalente che ogni singolo ambiente potrà avere.
Non è consigliabile differenziare troppo le coperture ma orientarsi verso una o due tipologie al massimo.
Spesso, le coperture più "calde" vengono inserite nelle stanze dei bambini o nella stanza matrimoniale, mentre, le coperture più "dure" sono utilizzate negli ambienti di maggior passaggio e di maggior utilizzo come ingressi, cucine e bagni.
La imponente varietà di coperture complica a volte la scelta a meno che si abbiano già le idee molto chiare sullo stile che vogliamo dare alla nostra abitazione. Esistono infatti coperture:
- ceramica: essenzialmente di due tipi: la monocotture e le bicotture. le monocotture sono resistenti ed hanno caratteristiche di sottigliezza ed antigelività superiori, mentre le seconde hanno qualità estetiche superiori. Soprattutto negli interni si possono utilizzare senza problemi le bicotture che hanno caratteristiche di maggior pregio, mentre per gli esterni sono più indicate le monocotture che resisto di più al freddo ed all'umidità.
- marmette: sono piastrelle composte da uno strato cementizio su cui è collocato un impasto di pietre di vario genere molate e spianate. Sono più spesse e pesanti rispetto alle ceramiche ma offrono comunque finiture di alto livello estetico
- pietre: marmi, graniti, lavagne e luserne con cui vengono realizzate lastre da pavimentazione che si posano come una piastrellatura normale
- Cotto: deriva da terra speciale lavorata ed impastata con acqua e cotta al forno a temperature superiori ai 1000 °C. Si realizzano così piastrelle e rivestimenti dal classico rosso cotto e dal sapore tradizionale
- impasti disponibili in una gamma vasta di forme, colori e dimensioni
Quando è stata scelta la tipologia di pavimento che si vuole realizzare è necessario creare il sottofondo in massetto cementizio, che normalmente ha uno spessore variabile tra i 3 e i 5 cm. Il massetto deve essere perfettamente piatto per poter posare la coperture in maniera ottimale.
Le piastrelle devono essere posate da artigiani esperti nel loro mestiere, poichè successivamente alla posa non sono possibili modifiche e soprattutto in grandi ambienti non è semplice mantenere gli allineamenti ed i livelli.
Per quanto riguarda i costi di piastrelle e pavimenti vi è una variabilità molto elevata poichè i materiali sono molto diversi tra uno e l'altro.
Se non si hanno esigenze particolari è possibile trovare magazzini che talvolta praticano sconti sui fine serie o su prodotti con difetti di lieve entità.