La realizzazione di un soppalco in cartongesso
25 Ottobre 2017 - Redazione
Prima di iniziare i lavori per costruire un soppalco bisogna informarsi sulle leggi Comunali: esistono infatti criteri e distanze da rispettare:
- i soppalchi calpestabili non possono superare in estensione 1/3 totale della casa
- l'altezza minima della stanza sottostante il soppalco deve essere superiore ai 2 metri
- il soppalco deve essere aperto e dotato di una balaustra la cui altezza dovrà superare il metro.
In base a quanto stabilito dalle normative, non è sempre possibile costruire un soppalco: non è possibile ad esempio in case con altezze inferiori ai 4 metri, oppure in quelle con sottotetto.
Altri aspetti burocratici legati alla realizzazione di un soppalco concernono i permessi da richiedere (non è necessario ad esempio l’autorizzazione all’assemblea condominiale) e l’aumento della volumetria della casa, laddove se le tabelle millesimali sono calcolate in base alla superficie allora il soppalco comporta una modifica, se invece ci si basa sulla cubatura non interviene alcun cambiamento.
Soffermiamoci adesso sui materiali che è possibile impiegare per un soppalco: legno, metallo, cemento armato, cartongesso.
Il primo non crea problemi con l'ancoraggio alla parete in quanto basta realizzare dei montanti verticali su cui poggiarlo; il secondo e il terzo prevedono un ancoraggio all'interno del muro per cui bisogna che questo abbia uno spessore notevole, minimo 45- 50 cm (si tratta però, nella stragrande maggioranza dei casi, di soluzioni che vengono adottate in fase di edificazione del fabbricato, più difficili e complesse da aggiungere successivamente); i soppalchi in cartongesso sono costituiti da strutture portanti, generalmente in ferro, e da pannelli sopra i quali viene posato il rivestimento.
L’ancoraggio di un soppalco portante può avvenire attraverso pilastrini, o agganciando il soppalco al soffitto con dei montanti, o con delle travi metalliche posate da parete a parete: ci spieghiamo ulteriormente…
I soppalchi più semplici, costituiti da piani che poggiano su un sistema orizzontale formato da travi e travetti, sono sostenuti da pilastrini che partono dal pavimento del locale sottostante.
Se questi però dovessero risultare ingombranti o antiestetici, è possibile decidere di “sospendere” il soppalco tramite montanti che si agganciano agli elementi strutturali del soffitto..
Se poi i soppalchi in cartongesso fossero di dimensioni contenute, si potranno anche eliminare gli elementi di sostegno verticali, ricorrendo a travi metalliche posate da parete a parete, incassate nei muri portanti dell’edificio.
Una volta realizzato l’ancoraggio si passa ad incastrare le tavole che fungeranno da pavimento (poi rivestite a seconda dei gusti).
Strette bene tra loro le tavole, si applicherà e fisserà la balaustra, e il soppalco sarà stato costruito, ma non potrà ritenersi ancora funzionale se non prima d'averlo collegato ad una scala che ne permetta l’accesso: potrà trattarsi di una scala tonda, a chiocciola o diritta, ma la cosa essenziale è che non occupi troppo spazio nell'ambiente sottostante il soppalco, pur senza arrivare a spessori inferiori ai 120 cm per non risultare scomoda.
Costruire un soppalco in cartongesso non è comunque cosa che possa essere improvvisata, sia che si voglia realizzare un angolo lettura, sia che si voglia adibire quello spazio ad un ripostiglio: ragion per cui è necessario contattare dei professionisti, esporre la propria idea progettuale o le personali esigenze, e farsi realizzare un preventivo personalizzato.