Tetti in legno con travi a vista: pro e contro di una soluzione sempre più frequente nelle abitazioni moderne
23 Ottobre 2018 - Redazione
Quando si decide di realizzare un tetto in legno con travi a vista i vantaggi e gli svantaggi non riguardano tanto la presenza di questo dettaglio, che in realtà risponde più ad esigenze estetiche che a proprietà tecniche o funzionali specifiche, ma piuttosto alla tipologia di legno adoperata per la costruzione della copertura.
Infatti, le travi a vista e l’intera struttura del tetto possono essere realizzate in legno massello o lamellare, che presentano caratteristiche diverse.
Tra i vantaggi di un tetto lamellare con travi a vista il maggiore è sicuramente la resistenza alla curvatura naturale del legno, che viene minimizzata incollando diverse lamelle tra loro, ognuna delle quali col suo singolo verso di incurvatura, neutralizzato da quello delle altre.
Il risultato è una trave dritta e stabile anche quando molto lunga.
E non si tratta dell’unico vantaggio del legno lamellare per tetti con travi a vista, che possiedono:
- Grandi spessori, per cui sono ideali per realizzare strutture che devono supportare pesi ingenti;
- Notevole duratura, basti pensare che diverse strutture medievali realizzate con questo sistema sono ancora intatte e in piedi;
- Elasticità, tant’è che le lamelle vengono adoperate anche per la realizzazione di curvature, ponti ed archi;
- Resistenza elastica alle scosse;
- Ottimo isolamento acustico, per la grande capacità di assorbimento dei suoni;
- Ottima ventilazione, che impedisce la formazione della condensa;
- Notevole resistenza al fuoco, all’acqua e alle gelate se tinteggiate con apposite vernici.
Molto pochi i difetti del legno lamellare per la realizzazione di tetti con travi a vista, sempre che si parli di legno di alta qualità: tra questi, delle possibili fratture che, se superficiali, non comportano pericoli, se equiparabili a scollatura delle lamelle possono compromettere la resistenza e la capacità di sostegno delle travi, con conseguenti problemi strutturali.
La seconda opzione è un tetto in legno con travi a vista realizzato in massello, che si caratterizza per un aspetto più rustico e grezzo.
Le travi sono ricavate dal taglio del tronco senza incollare più pezzi tra di loro, e questo comporta che le venature non siano interrotte lungo l'intera trave, come accade invece nel lamellare.
Tra i pregi di questo legno figurano anche:
- riciclabilità;
- elasticità;
- resistenza;
- isolamento;
- capacità di assorbimento dell’umidità dall'aria quando questa risulta eccessiva, e rilascio quando l'ambiente si secca, garantendo un clima sano, pulito e salubre.
Tuttavia, a questo fanno da contrappunto dei limiti funzionali e dimensionali, sia in sezione che in lunghezza, maggiori problematiche di stabilità di forma, e assoggettamento al ritiro dimensionale (al contrario del legno lamellare).
Che si opti per un tetto con travi a vista in legno lamellare o massello, si sta comunque scegliendo una soluzione di grande impatto, particolarmente indicata per abitazioni di montagna, per le coperture di edifici adibiti all’uso sportivo, ma anche per loft e mansarde di città che giocano sul contrasto tra rustico ed industriale.
È chiaro però che, trattandosi di un elemento di pregio, il costo di un tetto in legno con travi a vista non è particolarmente economico, anche se sicuramente più abbordabile di quello con travi in cemento o in acciaio.
Il prezzo è stabilito al mq oppure per singola trave, e dipende da vari fattori come l’essenza del legno, la sezione, le dimensioni, etc.
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