TINTEGGIARE CON IL RULLO: come scegliere lo strumento più adatto
17 Febbraio 2016 - Redazione
Tinteggiare con il rullo è raccomandabile soprattutto quando si ha a che fare con pareti di grandi dimensioni e con spazi difficilmente raggiungibili.
Una volta che si sia scelta questa tecnica, bisognerà anche destreggiarsi con materiali, misure e caratteristiche che differenziano gli strumenti di lavoro disponibili sul mercato.
Tinteggiare con il rullo significa quindi, innanzitutto, decidere se utilizzare un rullo rivettato o uno ad innesto. Quest’ultimo è smontabile, così che la pulizia ne risulta agevolata; i rulli a rivetto invece sono costituiti da parti non staccabili dal manico, ma in compenso hanno un costo più contenuto rispetto ai primi.
Altra differenza da valutare quando si decide di utilizzare un rullo riguarda la tessitura dello strumento, giacché per superfici lisce e poco assorbenti e per gesso e cartongesso si privilegeranno setole corte (in modo da evitare di caricare troppo colore, che potrebbe gocciolare, determinando uno sgradevole effetto disomogeneo); per pitturare con il rullo pareti molto assorbenti sarà invece il caso di munirsi di uno strumento a setole lunghe, che assorbe una maggiore quantità di colore.
Imbiancare a rullo significa anche tenere presente che bisognerà avere a disposizione attrezzi di diverse misure e caratteristiche: un rullo largo e con manico telescopico (che permetterà di arrivare facilmente in tutti gli spazi e coprire tutta la dimensione della parete, stendendo in modo uniforme e omogeneo il colore); uno piccolo (per raggiungere gli spazi tra gli infissi e in prossimità degli spigoli); e un pennello (per i bordi e i dettagli).
Per arricchire una parete con un effetto particolare è possibile usare un rullo decorativo, che presenta disegni e motivi, che resteranno impressi sul muro man mano che verrà steso il colore (tuttavia, si tratta di uno strumento che richiede una notevole dose di precisione nell'utilizzo).
Esistono poi degli accorgimenti da adottare per tinteggiare con il rullo.
Il primo riguarda la pulizia: la superficie del rullo deve essere innanzitutto liberata da detriti, sporco, polvere e pelucchi (utilizzando del nastro adesivo oppure un accendino); è necessario avvolgere il rullo in una borsa di plastica, magari riponendolo in frigorifero, nel caso in cui si dovesse interrompere la tinteggiatura per riprenderla poi il giorno successivo; è bene tenere a portata di mano un panno umido, col quale rimuovere i grumi che si dovessero formare sulla parete durante la tinteggiatura; bisognerà coprire il secchio della pittura con un panno umido quando non lo si usa.
Il secondo accorgimento ha a che fare con l’utilizzo dello strumento (e consente, se seguito, di allungarne la vita): inutile schiacciare il rullo fino all'ultima goccia, oppure utilizzare una pressione eccessiva quando si dipinge (il che porta il rivestimento ad infeltrirsi); piuttosto, è bene lavorare con delicatezza e tenere il rullo sempre carico di pittura (ricaricandolo fra una passata e l'altra).
L’ultima perizia riguarda invece la pulizia degli ambienti interessati dall’imbiancatura, e consiste nel munirsi di una decina di rivestimenti in plastica per vassoi da imbianchino, facilmente reperibili nei colorifici a meno di un euro e da buttare a fine giornata.
Se invece non volete fare le cose da soli potete richiedere da noi un preventivo.