Tinteggiatura esterna: perché è importante e cosa valutare

08 Luglio 2024 - Redazione

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Tinteggiatura esterna: perché è importante, cosa valutare e come trovare la giusta impresa specializzata

La cura di un edificio passa anche dall’attenzione verso la tinteggiatura delle superfici esterne.

Questa, infatti, non ha solamente funzioni estetiche (comunque molto importanti), ma svolge un ruolo cruciale anche nella protezione dagli agenti atmosferici e dalla formazione di muffe e funghi così come contribuisce a migliorare l’efficienza energetica dello stabile.

Quando si parla di tinteggiatura esterna bisogna poi distinguere tra le diverse realtà sulle quali intervenire.

La tinteggiatura di una villetta, infatti, differisce da quella di una casa indipendente o di un condominio in quanto cambiano le caratteristiche dei singoli edifici, le norme che regolamentano questi edifici e gli obiettivi che si vogliono perseguire.

Per questi motivi è importante approfondire l’argomento comprendendo le diverse tipologie di tinteggiatura esterna e come eseguirla in maniera corretta.

 

I fondamenti della tinteggiatura esterna

Le tipologie di pittura

Per realizzare una tinteggiatura esterna che assolva pienamente alle sue funzioni decorative e protettive è indispensabile orientarsi verso la scelta delle migliori vernici e pitture esistenti. Le opportunità sono:

  • Pitture acriliche o acril-silossaniche;
  • Pitture silossaniche;
  • Vernici al silicone;
  • Pitture epossidiche o poliuretaniche.
Tipologia Applicazioni consigliate Caratteristiche principali
Pittura acrilica Pareti esterne in muratura, cemento e intonaco.

Realizzata con resine acriliche, offre diverse finiture, da lucide a opache

Resistenza agli agenti atmosferici, disponibilità di diverse finiture.

Pittura silossanica Pareti esterne esposte a condizioni climatiche critiche, come zone molto piovose o costiere.

Realizzata con silice e resine siliconiche. 

Permeabilità al vapore, idrorepellenza, traspirabilità.

Vernici al silicone Edifici esposti a elevata umidità.

Caratterizzate da grande durevolezza e idrorepellenza, proteggono dalla muffa e umidità.

Pitture epossidiche o poliuretaniche Edifici ad alto traffico o industriali. Assicurano migliori prestazioni in termini di stress meccanico, adatte a edifici esposti a usura.

La normativa di riferimento

Quando si deve tinteggiare una parete esterna, quindi, è fondamentale valutare non solo il tipo di superficie (intonaco, cemento, pietra, eccetera) ma anche le condizioni climatiche tipiche di quella località e le finiture estetiche che si vogliono ottenere.

Va riservata particolare attenzione anche all’aspetto normativo andando a verificare se questo intervento rientra in edilizia libera (e quindi non necessita di permessi o comunicazioni) oppure se bisogna rispettare quanto previsto dal regolamento condominiale o dai vincoli paesaggistici e architettonici che alcune amministrazioni comunali possono prevedere su alcune tipologie di edificio.

Gli aspetti climatici

Per una corretta tinteggiatura è doveroso anche effettuare una serie di considerazioni climatiche e stagionali.

Oltre a quelle finalizzate alla scelta della migliore pittura è consigliato evitare di dipingere le facciate quando ci sono temperature elevate (troppo freddo o troppo caldo) in quanto l’adesione e l’asciugatura della vernice potrebbe essere compromessa.

Anche l’umidità, oltre alla temperatura, è un fattore da considerare, motivo per cui è preferibile tinteggiare le mura esterne di un edificio durante le stagioni più miti e asciutte quando le condizioni climatiche sono più favorevoli.

La preparazione delle superfici

Per procedere con la tinteggiatura delle superfici esterne di un edificio è fondamentale preparare la superficie. Innanzitutto si deve rimuovere lo sporco, la polvere, l’eventuale muffa e i residui presenti tramite una pulizia profonda e accurata.

Quindi, successivamente, intervenire con la riparazione di buchi e crepe tramite l’applicazione dello stucco o di malte a base di resine attendendo che il prodotto sia completamente asciutto e livellato prima di procedere con la stesura della vernice.

L’ultima operazione preliminare per preparare la superficie alla vernice riguarda l’applicazione di un primer o di un trattamento antimuffa che ha proprio lo scopo di prevenirne la formazione.

 

Tinteggiatura di una villetta

Come anticipato un aspetto cruciale cui tenere conto è legato alla tipologia di edificio sul quale intervenire.

Nel caso di una villetta la tinteggiatura ha spesso lo scopo di valorizzare i dettagli architettonici dell’unità immobiliare andando quindi a prestare attenzione non solo alle superfici e al materiale con cui sono realizzate, ma anche a finestre, balconi, portici e dettagli decorativi che richiedono una pittura accurata così da enfatizzare i contorni e valorizzare l’estetica dell’edificio.

Parallelamente proprio per le caratteristiche delle villette va posta particolare attenzione agli elementi strutturali (tetto, cornicioni, grondaie, eccetera) che possono necessitare di un apposito trattamento contro la corrosione e l’umidità.

Nella scelta dei colori e dello stile di tinteggiatura può essere utile preferire le finiture lisce per donare un aspetto moderno e pulito (specie nelle villette dal design contemporaneo), mentre si rivelano più adatti gli effetti decorativi (stucco veneziano, intonaci rustici, marmorizzati, eccetera) nel caso in cui si volesse ottenere un effetto artistico più marcato.

È utile anche valutare l’utilizzo di tonalità complementari in modo da creare dei contrasti leggeri tra le pareti e i dettagli architettonici senza stravolgere l’armonia complessiva e riuscendo a valorizzare l’intera facciata.

 

Tinteggiatura di una casa indipendente

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Una casa indipendente ha generalmente peculiarità diverse rispetto a una villetta, sia in termini di grandezza che di vincoli.

Proprio perché indipendente, infatti, è un tipo di edificio per il quale si ha maggiore libertà di intervento ma allo stesso tempo il più delle volte sono case con superfici esterne più grandi; aspetto che comporterà una serie di valutazioni maggiori per pianificare ed eseguire il lavoro in maniera corretta.

Tenuto conto delle indicazioni sul tipo di materiale con cui è realizzata la superficie esterna bisogna poi prevedere la necessità di utilizzare scale, ponteggi o attrezzature specifiche per raggiungere tutte le parti del muro da tinteggiare.

L’utilizzo di queste attrezzature si rivela indispensabile anche per le riparazioni e la pulizia del muro incidendo sui costi e sui tempi della lavorazione.

Aspetto non meno importante è poi quello legato alla pianificazione dell’applicazione della pittura in modo da garantire una copertura uniforme e completa che, proprio per le sue maggiori dimensioni, può non essere così semplice.

 

Tinteggiatura di un condominio

Discorso ancora più articolato per quel che riguarda la tinteggiatura di un condominio. In questi casi, infatti, il lavoro richiede non solo attenzioni di natura tecnica (anche considerando la grandezza dell’edificio) ma anche di natura burocratica e procedurale essendo ogni intervento sottoposto a quanto previsto dal regolamento di condominio.

L’amministratore di condominio è la figura di riferimento per l’attività di tinteggiatura delle mura del palazzo in quanto è colui che si occupa di contattare le imprese, ottenere preventivi, sottoporli all’assemblea e, una volta ottenuta l’approvazione, coordinare le varie attività.

È compito sempre dell’amministratore comunicare con i condomini i tempi e le particolarità dei lavori così come sulle decisioni da prendere in modo che sia sempre garantita la trasparenza.

Inoltre l’amministratore ha anche il compito di gestire le risorse finanziare del condominio alle quali attingere per sostenere le spese in modo da garantire che il lavoro venga completato ed eseguito correttamente.

Per gli interventi che si eseguono nei condomini fa fede, ovviamente, il relativo regolamento ma va sempre tenuto conto delle varie normative locali in quanto per alcuni edifici possono essere previsti ulteriori step burocratici (come quelli relativi all’ottenimento di un permesso edilizio) da rispettare.

 

Considerazioni pratiche e logistiche

Le attività legate alla tinteggiatura esterna degli edifici devono tenere conto di diversi aspetti pratici e logistici.

Quelli, innanzitutto, legati alle tempistiche e alla pianificazione di un lavoro che deve tenere conto delle condizioni climatiche (in modo da consentire una qualità migliore e una maggiore efficacia) e che deve essere svolto in tempi brevi anche per assicurare un’uniformità della resa finale.

Gli aspetti organizzativi si intrecciano poi direttamente con quelli economici dovendo valutare attentamente il budget necessario per completare i lavori tenendo conto non solo della tintura ma anche delle riparazioni e delle eventuali attrezzature per raggiungere ogni punto dell’edificio.

Ecco quindi che la richiesta, la valutazione e il confronto di più preventivi si rivela indispensabile anche nella prospettiva di scegliere il miglior professionista cui affidare il lavoro.

È utile orientarsi verso realtà che sappiano assicurare tempi rapidi e certi e che abbiano referenze qualificate per lo svolgimento di questo tipo di lavori.

Tanto negli aspetti pratici quanto in quelli economici incidono profondamente diversi elementi legati alla sicurezza di coloro che svolgono l’intervento di tinteggiatura.

Ogni operatore, infatti, deve indossare dispositivi di protezione individuale (caschi, occhiali, guanti, eccetera) e utilizzare strumenti e attrezzature come scale, corde di sicurezza e ponteggi a norma e posizionati in maniera adeguata.

Durante ogni fase del lavoro di tinteggiatura il professionista deve avere tutto il materiale accessibile prevedendo anche un corretto smaltimento dei rifiuti prodotti.

 

Manutenzione e durata: consigli per la manutenzione della tinteggiatura esterna

In fase di scelta e valutazione del tipo di tinteggiatura da applicare è doveroso soffermarsi anche sulla manutenzione e la durata della pittura utilizzata.

A incidere sulla longevità della tinteggiatura esterna ci sono diversi fattori. Dalla qualità dei materiali utilizzati al tipo di ambiente in cui ci si trova.

Ci sono condizioni climatiche che logorano maggiormente le pitture e, quindi, richiedono interventi più frequenti. Edifici esposti a un elevato inquinamento atmosferico, alla salsedine o ai venti forti, infatti, sono maggiormente a rischio e richiedono interventi più specifici.

Allo stesso tempo anche l’utilizzo di prodotti non adeguati può accelerare il processo di deterioramento della pittura così come la mancata preparazione delle superfici con la pulizia e la riparazione di danni strutturali.

La manutenzione delle tinteggiature esterne si basa innanzitutto su una serie di ispezioni periodiche per individuare tempestivamente segni di scolorimento, degrado o danni.

La pulizia delle superfici andando a rimuovere polvere, detriti, sporco e depositi atmosferici è altrettanto fondamentale così come l’esecuzione di riparazione tempestivi di crepe o danni superficiali in modo da prevenire danni maggiori.

Molto utile in termini di manutenzione si rivela anche l’utilizzo di trattamenti protettivi o sigillanti che possono prolungare la durata della tinteggiatura.

Nel confronto con il professionista delle imbiancature che si occuperà dell’esecuzione del lavoro è utile anche chiedere indicazioni su dopo quanto sarà presumibilmente necessario pianificare una nuova tinteggiatura. La presenza di incrostature, segni di sfaldamento o perdite di colore sono segnali che richiedono un intervento di uno specialista così come la frequente comparsa di infiltrazioni, umidità o danni strutturali.

Tinteggiare le superfici di un edificio è un lavoro delicato ma di estrema importanza in quanto assicura la possibilità di avere facciate eleganti, solide e capaci di migliorare l’efficienza energetica in quanto, riflettendo la luce solare, riduce il riscaldamento interno. Un lavoro dalle grandi potenzialità che deve essere eseguito a regola d’arte: trova ora i migliori professionisti da consultare per ricevere preventivi personalizzati e individuare la realtà a cui affidare il lavoro di tinteggiatura.

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