Truffa legata al bonifico bancario: come prevenirle e come tutelarsi
07 Novembre 2017 - Redazione
Il caso che vogliamo portare alla vostra attenzione è segnalato dal portale subito.it ed è noto come truffa della Costa d’Avorio, dal momento che le email e gli SMS ricevuti dagli utenti presentano prefisso di quella zona del mondo, sono scritti in un italiano stentato e richiedono di essere contattati a un indirizzo diverso rispetto a quello fornito, al fine di ottenere denaro in maniera fraudolenta tramite lo sblocco di un finto bonifico.
Il truffatore cerca in internet annunci di vendita, contatta tramite email l’acquirente, e cerca di portare a termine l’acquisto tramite bonifico. Spiegherà che il pagamento avverrà tramite bonifico bancario dalla Costa d’Avorio, e che per confermare la transazione è necessario pagare una tassa nazionale, pari a una percentuale sul valore del bonifico, che andrà saldata tramite un trasferimento di denaro verso un paese estero con Western Union o MoneyGram (che non consentono di risalire al soggetto che riscuote il denaro).
Diffidate anche nel caso in cui il truffatore si dica disposto a rimborsare la tassa una volta sbloccato il pagamento, o qualora invii dei documenti in PDF di un fantomatico funzionario della Costa d’Avorio che confermi la correttezza e imprescindibilità delle modalità appena elencate.
Ma come difendersi dalle tentate truffe online tramite bonifico bancario? Prestando attenzione a questi aspetti:
- il contatto non è quasi mai diretto, ma rimanda a un altro indirizzo
- il metodo di pagamento è Western Union oppure MoneyGram
- non viene richiesta nessuna informazione aggiuntiva sull’oggetto messo in vendita.
La cosa più saggia da fare, sempre, per evitare la truffa del bonifico via internet è non fornire mai alcun dato personale.
Pure perché, una volta incappati in una siffatta circostanza, potrebbe sorgere una questione di competenza territoriale, anche se ormai la giurisprudenza è piuttosto concorde nell’identificare il momento consumativo con l'effettivo conseguimento dell'ingiusto profitto (in poche parole: poiché l'ordine alla banca di eseguire un pagamento attraverso bonifico non avviene contestualmente alla ricezione della somma da parte del destinatario, e poiché l'ordinante ha facoltà di bloccare il bonifico bancario emesso, il momento consumativo corrisponde alla ricezione effettiva del denaro da parte del truffatore, e la competenza territoriale è quella della sede della banca di quest’ultimo).
Ciò è quanto è stato stabilito Corte di cassazione con la sentenza 8 settembre 2016 n. 37400.
Siete stati poco attenti e vi siete resi conto di aver subito una truffa online tramite bonifico bancario? Volete fare una segnalazione di un caso di pagamento sospetto tramite bonifico bancario? Il consiglio migliore che possiamo darvi è di rivolgervi ad un legale, e visto che noi di Quotalo sappiamo quanto certe questioni possano essere delicate e di difficile risoluzione, abbiamo voluto mettervi a disposizione un intero network, suddiviso per provincia, interamente dedicato alla vostra assistenza.